Istituzioni
Salva la sede del Giudice di pace, il Comune interviene in extremis


L’immobile di via Fratelli Cervi di proprietà comunale: il primo piano ospiterà l’ufficio del Giudice di pace
Ad un giorno dalla scadenza, Glorioso trasmette al ministero la documentazione. Individuati i nuovi locali di via Fratelli Cervi, negli ex uffici della polizia municipale.
di Vittorio Fiorenza
L’operazione salvataggio della sede del Giudice di pace di Biancavilla è stata completata. Il Comune ha individuato, nell’ultimo giorno utile, i locali da adibire all’ufficio, prendendosi carico pure delle spese di funzionamento, incluse quelle per il personale amministrativo. Dagli attuali locali in affitto di via Filippo Turati, la sede sarà trasferita (comunque non prima di settembre) al primo piano dell’immobile comunale di via Fratelli Cervi.
La comunicazione del sindaco Giuseppe Glorioso al ministero della Giustizia e al Tribunale di Catania è di ieri. «L’ufficio del Giudice di pace –ha dichiarato Glorioso– continuerà ad operare grazie alle risorse e ai locali che ha individuato l’amministrazione. Lo abbiamo fatto perché rappresenta il presidio giudiziario più vicino alla gente. Mentre i precedenti governi nazionali auspicavano la soppressione, il Comune, ancora una volta, ha scelto di salvare un servizio utile per i cittadini».
350 processi all’anno
La sede giudiziaria biancavillese, coordinata da Margherita Togo, affiancata da Salvatore Montante come secondo giudice, con un personale di quattro unità (un dirigente, due quarti livelli e un usciere), è nota per una spiccata efficienza. La media di fascicoli trattati in un anno è di 300 per la parte civile (il 90% riguarda incidenti stradali, cioè casi che richiedono un lavoro molto complesso) e di 50 per la parte penale. Ma fino al 2011, quando i ricorsi sulle bollette della spazzatura si presentavano a valanga, l’ufficio riusciva a gestire 1500 fascicoli e a produrre 1100 sentenze all’anno. Numeri per certi versi “scomodi” ad enti e soggetti che subivano le decisioni prese a tutela dei cittadini ricorrenti, al punto che da mesi circolava voce di manovre per lasciare sopprimere l’ufficio. Una voce rientrata definitivamente ieri.
«Una vittoria per Biancavilla»
La scelta del Comune arriva appena qualche giorno dopo la presentazione di una mozione bipartisan in Consiglio Comunale, su input di Fratelli d’Italia, per sollecitare l’amministrazione ad intervenire. «Il nostro obiettivo era quello di mantenere questa importante risorsa al servizio dei cittadini e a tutela dei loro diritti –spiega il consigliere Marco Cantarella di FdI–. Una vittoria per Biancavilla, seppure avvenuta in extremis, in quanto l’ultimo giorno utile per il Comune di invio della documentazione era il 28 giugno, nonostante avesse avuto 60 giorni di tempo a disposizione. Se la nostra mozione è servita da stimolo o da spinta per accelerare e concretizzare il lavoro dell’amministrazione, non posso che essere soddisfatto»
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Istituzioni
Bonanno: «Sconfitti i nazifascisti, ci furono restituite libertà e democrazia»
Festa della liberazione, l’assessora Valentina Russo e il presidente Luigi D’Asero omaggiano i Caduti

«Celebriamo il 25 Aprile, Festa della Liberazione che commemora la liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal fascismo. È una data che unisce tutti gli italiani nel ricordo e nella riconoscenza verso coloro che, con coraggio e sacrificio, hanno lottato per restituire all’Italia la libertà e la democrazia. La Festa della Liberazione ci invita a riflettere su quei valori universali che stanno alla base della nostra Repubblica: il rispetto della persona, il rifiuto di ogni forma di oppressione, la difesa della pace e dei diritti civili».
Queste le parole del sindaco Antonio Bonanno, in occasione dell’80esimo anniversario della fine della guerra e la liberazione dell’Italia dal regime fascista e dall’occupazione nazista. Parole nette e chiare, più di quelle pronunciato in anni precedenti e nelle quale la parola “fascimo” non veniva menzionata. Biancavilla Oggi lo aveva fatto notare lo scorso anno in questo articolo.
Per questo importante anniversario, in piazza Annunziata, davanti al monumento ai Caduti, breve cerimonia con l’assessora Valentina Russo e il presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero. Con loro rappresentanti dell’Arma dei carabinieri, della polizia municipale e delle associazioni di protezione civile. Assenti, come sempre, i rappresentanti di tutte le forze politiche.
«Il 25 Aprile – parlano Russo e D’Asero – ci ricorda che la libertà non è un’eredità scontata, ma un bene prezioso da custodire ogni giorno, con responsabilità e partecipazione. La speranza è che questo 25 Aprile trovi uniti noi tutti nel rinnovare l’impegno verso una società più giusta, solidale e inclusiva».
Alla fine della cerimonia, un pensiero commosso rivolto a Papa Francesco i cui funerali si svolgeranno domani.
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Associazionismo
L’Avis di Biancavilla è senza una sede, il Comune offre i locali dell’ex macello
Il sindaco Antonio Bonanno: «Abbiamo sempre supportato l’associazione e continueremo a farlo»

I locali dell’ex macello di via Taranto, a Biancavilla, sono a piano terra e si prestano alle esigenze del volontariato, anche perché per anni utilizzati da associazioni locali. Per queste ragioni, il Comune di Biancavilla mette a disposizione dell’Avis alcune stanze.
È questa la soluzione del sindaco Antonio Bonanno per andare incontro alla sezione “Nino Tropea”, costretta a lasciare i locali del vecchio plesso ospedaliero di via Guglielmo Marconi (dove era ospitata dal 2018), in quanto l’Asp deve avviare i lavori per realizzare la “Casa di comunità”.
L’Avis di Biancavilla si ritrova al momento senza una sede, come spesso è successo nei 38 anni della sua storia. Circostanza che pregiudica lo svolgimento della sua attività, che è stata sempre in crescita, al punto che nel 2024 ha raggiunto il record delle 560 sacche di sangue raccolte. Da qui, l’appello lanciato, anche attraverso il nostro giornale, affinché si possa trovare un immobile idoneo.
Il sindaco Bonanno aveva già incontrato i vertici dell’associazione, prospettando l’offerta di un paio di stanze dell’ex macello comunale. Allo stato attuale ci sono dei lavori di riqualificazione dell’edificio: quelli interni sono ultimati, mancano da completare gli spazi esterni. Bisognerà attendere.
«Ho detto loro che alcune stanze dell’ex macello le mettiamo a disposizione, una volta finite le opere in corso. Nel frattempo, inoltre, abbiamo dato disponibilità – dice il primo cittadino – dei locali comunali di via Chieti per consentire il deposito degli arredi. Abbiamo sempre supportato l’Avis in quanto associazione meritevole del nostro territorio. C’era stata la nostra intercessione con l’Asp anche nel 2018, quando l’associazione trovò collocazione nei locali del vecchio plesso ospedaliero. Continueremo ad essere a fianco dell’Avis».
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