Fuori città
I «Lupi dell’Etna» scalano le Dolomiti, in mountain bike per oltre 80 km

di VITTORIO FIORENZA
Di forza di volontà ce ne vuole a non finire. Perché quella muscolare non basta. Non è soltanto un gioco di polpacci, bicipiti e quadricipiti femorali. Testa e cuore, sangue freddo e passione fanno la differenza. Il percorso è faticoso, anzi massacrante: 84 lunghi chilometri tracciati su un dislivello di 4300 metri. Ma i “Lupi dell’Etna” non si sono tirati indietro.
Partenza da Selva di Valgardena. Lo scenario è quello incantevole delle Dolomiti. La gara del Sellaronda (che prende il nome dal percorso sciistico e stradale intorno al gruppo del Sella) è ritenuta la più dura al mondo in mountain bike. Alla competizione di rilevanza internazionale hanno partecipato oltre 4000 atleti di 40 paesi diversi.
Tra loro, anche tre dell’associazione sportiva biancavillese “Lupi dell’Etna”: Nicola Milazzo di Biancavilla e Santo Benfatto e Andrea Chiantello di Paternò, i quali hanno portato a termine l’intero percorso, conquistando il titolo di “Heroes”. Avrebbero potuto optare per l’itinerario più “soft” di 62 km, ma hanno voluto affrontare quello più lungo degli 84.
«Non pensavo di partecipare alla Sellaronda Hero –racconta Nicola Milazzo– ma, convinto dagli altri due “Heroes”, nell’ottobre 2013, ho provveduto all’iscrizione. In meno di 24 ore si sono esauriti i posti disponibili e ciò fa capire l’importanza di questa competizione. L’esperienza è stata unica ed indimenticabile. Una vera arrampicata sulle cime dolomitiche in un solo giorno: è stata una grande fatica ma ripagata dalla soddisfazione di esserci riusciti».
Tutti e tre sempre insieme, uno affianco all’altro, fino al traguardo. «Il percorso –continua ancora Nicola– conduce intorno al massiccio del Sella e al Sassolungo, passando per la Val Gardena, l’Alta Badìa, Arabba, la Val di Fassa e l’Alpe di Siusi. Emozionante passare sul Pordoi. Immense ed infinite salite ma tagliare il traguardo tutti e tre insieme dà il senso dello spirito di unione di questo gruppo. Insomma, abbiamo chiuso la più difficile gara del pianeta con grande felicità».
Un orgoglio per i “Lupi dell’Etna – Etna Wolves”. L’associazione con sede a Biancavilla, presieduta da Salvo Bonanno, ha come finalità la promozione e la diffusione dell’attività sportiva del ciclismo in tutte le sue forme, intese come strumento di aggregazione e socializzazione tra gli individui, valorizzando e promuovendo il territorio.
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Cultura
Sangiorgio e i lager, in provincia di Modena la testimonianza del figlio
Incontro a Prignano sulla Secchia sul biancavillese sopravvissuto ai campi di sterminio

La figura di Gerardo Sangiorgio, il biancavillese cattolico antifascista, sopravvissuto ai lager nazisti, ancora una volta celebrata anche fuori dalla Sicilia. A Sangiorgio dedicato un incontro nella sala conferenze del Comune di Prignano sulla Secchia (in provincia di Modena). La testimonianza su Sangiorgio, internato militare, data dal figlio Placido Antonio, collaboratore di Biancavilla Oggi.
Ad ascoltarlo, una sala gremita da cittadini ed alunni della scuola secondaria di primo grado “F. Berti”, accompagnati dai docenti, dalla dirigente scolastica Pia Criscuolo e dal suo vicario, Giuseppe Ciadamidaro, anche lui biancavillese.
La dirigente si è detta entusiasta di questo evento arricchente non solo per i cittadini, ma anche per gli alunni, auspicando che ogni anno queste iniziative vengano incentivate e divulgate.
Il prof. Sangiorgio ha parlato della Repubblica di Salò (a cui il padre non giurò fedeltà), al trattamento disumano verso i deportati, alla storia personale di suo padre nei campo di concentramento e poi di ritorno a Biancavilla. È seguito un vivace dialogo con gli alunni, che hanno posto domande su vari aspetti.
Presente all’incontro, il sindaco Mauro Fantini e gli assessori organizzatori dell’evento, Chiara Babeli e Cristian Giberti, che hanno prestato la loro voce leggendo le poesie di Gerardo. Il primo cittadino ha ringraziato Sangiorgio per la sua presenza e la bellissima testimonianza su suo padre, estendendo i ringraziamenti anche al nostro sindaco, Antonio Bonanno, per la cortese lettera inviata e letta all’inizio dell’incontro.

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