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Rifiuti, la Cgil boccia Glorioso: «A rischio i posti dei netturbini»

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Spazzatura in zona Idria in una recente giornata di protesta dei netturbini per stipendi non pagati

Spazzatura in zona Idria in una recente giornata di protesta dei netturbini per stipendi non pagati

Dura accusa del sindacato, che chiede il ritiro in autotula del bando di gara per il nuovo servizio: «Tentativo di deindustrializzazione del settore, che viola gli accordi»

di Vittorio Fiorenza

«Gravi e importanti anomalie e incongruenze». La Cgil di Catania boccia su ogni fronte il bando del Comune di Biancavilla per il servizio di raccolta rifiuti, il cui importo supera gli 860mila euro, di cui oltre 600mila relativi al personale, per sei mesi (questa la durata indicata nello stesso atto).

Per il segretario generale della Funzione pubblica della Cgil, Gaetano Agliozzo, con il bando proposto dall’amministrazione comunale del sindaco Giuseppe Glorioso si mettono a rischio i posti dei netturbini e non viene garantita l’efficienza del servizio: «Il numero stimato di operatori per garantire i servizi richiesti (ovvero 20 unità più 4 autisti, a fronte di oltre 23mila ore di lavoro, ndr) non rispetta e non garantisce il livello occupazionale contrattuale dei dipendenti attualmente in forza al cantiere di Biancavilla, che verrebbe drasticamente ridotto».

Gaetano Agliozzo, segretario generale Fp-Cgil di Catania

Per questo, Agliozzo, in una missiva, si rivolge a Salvatore Callari, assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, a Marco Lupo, dirigente regionale, al prefetto di Catania e al sindaco Giuseppe Glorioso: «Poiché non sono ravvisabili nel capitolato elementi che comportino l’introduzione di innovative tecnologie nella raccolta e nei restanti servizi di igiene urbana, contestiamo -sentenzia Agliozzo in maniera netta- l’impostazione della gara stessa e vi invitiamo alla sua revoca in autotutela».

Il sindacalista stronca senza mezzi termini l’atto dell’amministrazione comunale, parlando di «tentativo regresso di deindustrializzazione del settore» con una «violazione dell’accordo quadro dello scorso agosto», tale da far emergere il rischio licenziamenti.

Non solo: la Fp-Cgil chiede «la presentazione di un piano industriale credibile». Con un bando concepito in tal modo, però, vengono sollevati «forti dubbi e perplessità circa l’efficacia di un servizio così progettato sia rispetto al raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata che rispetto al livello di servizio offerto all’utenza».

«Il piano di intervento (approvato con formale decreto dell’assessorato regionale competente), da cui promana il bando di gara in questione –replica dal suo canto il sindaco Glorioso– è stato redatto con il duplice obiettivo di assicurare un servizio efficace e ridurre i costi per i cittadini».

Non aggiunge altro il primo cittadino. Non fa alcun accenno alle preoccupazioni mosse dall’organizzazione sindacale in riferimento al mantenimento dei livelli occupazionali dei netturbini, i quali, quindi, si riservano azioni a difesa del loro posto e dei diritti acquisiti.

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Istituzioni

Strage di Capaci, due alberi d’ulivo piantati dagli alunni di Biancavilla

Trentatre anni dall’uccisione del giudice Giovanni Falcone, della moglie e degli agenti di scorta

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GOODNEWS.
Questa è la Biancavilla che ci piace

Giovanni Falcone e la strage di Capaci, nel 33° anniversario, ricordati a Biancavilla in due cerimonie promosse dall’amministrazione comunale negli istituti comprensivi “Antonio Bruno” e “Don Bosco-Sturzo”. Un omaggio al magistrato, simbolo della lotta antimafia, e alla moglie Francesca Morvillo, e i tre agenti della scorta (Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro). Tutti morti in quel 23 maggio 1992: fatti saltare in aria in autostrada con il tritolo.

Le commemorazioni, svoltesi nelle aree verdi delle due scuole, hanno visto la partecipazione dell’assessore all’Istruzione Valentina Russo e del presidente del Consiglio Comunale Luigi D’Asero. Durante le cerimonie, gli studenti hanno piantato simbolicamente due alberi d’ulivo, a testimonianza dell’impegno per una cultura della legalità e della memoria.

Nel plesso ‘Sturzo’ è stato proiettato un documentario-film dedicato al magistrato Falcone. Particolarmente toccante è stata la lettura, da parte degli alunni dell’Istituto “Antonio Bruno”, di un reportage sulla loro visita, avvenuta nel marzo scorso, nel luogo dell’eccidio mafioso e al Giardino della Memoria di Capaci. I ragazzi hanno descritto quest’ultimo come «un luogo di riflessione, un invito a non dimenticare il coraggio e l’impegno di chi ha combattuto la mafia e a continuare a lottare per un futuro più giusto e democratico».

Alle iniziative hanno preso parte, tra gli altri, anche il comandante della stazione dei carabinieri di Biancavilla, maresciallo Francesco De Giovanni, e il presidente dell’associazione antiracket e antiusura, Rosario Cunsolo.

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Istituzioni

Blitz al supermercato, Bonanno e D’Asero: «Plauso a Procura e finanzieri»

Il sindaco e il presidente del Consiglio Comunale: «Bene che emergano questi fatti perché non si ripetano»

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© Foto Biancavilla Oggi

Un plauso alla magistratura e alla Guardia di finanza è stato espresso dal sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, e dal presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero, in merito all’arresto del titolare e del direttore commerciale di un supermercato, accusati di sfruttamento dei dipendenti, costretti a stipendi da fame.

«Nel nostro territorio, le realtà legate alla Grande Distribuzione Organizzata – sottolineano Bonanno e D’Asero – hanno saputo nel tempo dimostrare correttezza e capacità imprenditoriale. Per questo, è un bene che episodi anomali emergano grazie a denunce circostanziate, affinché siano isolati e non si ripetano».

«Come ha giustamente sottolineato il Procuratore capo di Catania, la situazione di estremo bisogno – conclude Bonanno – non può mai giustificare trattamenti economici e lavorativi che si pongono fuori da ogni logica di dignità e legalità. Il rispetto dei diritti dei lavoratori deve essere una priorità assoluta. La dignità del lavoro non è negoziabile».

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