Cronaca
I soccorsi per Alessandro Calvagno Polemiche sui tempi di intervento

di Vittorio Fiorenza
Scia polemica dopo la tragedia. L’incidente di viale dei Fiori di domenica scorsa, in cui ha perso la vita il 42enne Alessandro Calvagno, solleva un polverone di discussioni sui presunti ritardi dei soccorsi.
Isabella Bartoli, direttore della centrale operativa 118 del “Cannizzaro”, ha puntualizzato però che «le ambulanze sono arrivate sul posto nel giro di un quarto d’ora dalla chiamata, così come previsto dalla normativa vigente e certificato dai tabulati informatici e dalle schede operative.
Nonostante, infatti, l’indisponibilità dell’autoambulanza di Adrano, impegnata in altro intervento, la Centrale ha inviato sul posto ambulanza medicalizzata da Paternò e ambulanza di base da Ragalna».
Sulla vicenda, c’è una nota di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale: «Sollecitiamo l’amministrazione comunale a migliorare la sicurezza delle nostre arterie e chiediamo l’immediato ripristino della segnaletica orizzontale e verticale, così come l’installazione di riduttori di velocità».
L’associazione Symmachia, poi, chiede di potenziare il sistema di soccorso dell’ospedale: «Biancavilla piange un’altra vittima di incidenti lungo viale Dei Fiori, occorre unirsi al dolore dei familiari e riflettere sugli interventi per la sicurezza e per garantire la celerità dei soccorsi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cronaca
Preso a calci e pugni per avere osato mandare un messaggio ad una ragazza
La vittima è un 40enne, gli aggressori sono due congiunti: per due anni sottoposti a “Daspo urbano”

Divieto di accesso ad alcuni esercizi pubblici. Un provvedimento – il cosiddetto “Daspo urbano” – emesso dal questore di Catania e che i carabinieri hanno notificato ad un 50enne e al figlio 30enne per avere partecipato ad una violenta lite. In quell’occasione, i due avevano aggredito un altro biancavuillese di 40 anni.
Una lite prolungata, i cui retroscena erano stati ricostruiti dai militari, dopo un’accurata indagine.
La persona aggredita, secondo quanto riferiscono i carabinieri, avrebbe inviato un messaggio tramite smartphone ad una giovane, legata sentimentalmente al 30enne. Tanto è bastato per accendere la scintilla della contesa, avvenuta lo scorso agosto presso il bar in cui lavorava la ragazza.
Il fidanzato di lei e suo padre si sono presentati davanti al 40enne. Prima un’accesa discussione, poi calci e pugni verso l’uomo, ritenuto responsabile di avere importunato la ragazza. Un’aggressione che gli ha procurato la frattura del naso con una prognosi di 30 giorni, indicata dai medici del pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.
I due aggressori, dopo la denuncia, sono stati sottoposti ora al provvedimento del “Daspo urbano”, che vieta loro per due anni non solo di entrare nel bar in cui sono avvenuti i fatti, ma anche di stazionare nei pressi di locali di Biancavilla adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Cronaca3 mesi fa
“Ultimo atto”, ecco gli affari del clan di Biancavilla nel racconto dei pentiti
-
Cronaca3 mesi fa
Pellegriti: «Collaboro con la giustizia per dare un futuro ai miei figli…»
-
Biancavilla3 mesi fa
Operazione “Ultimo atto” con 13 indagati: blitz notturno dei carabinieri
-
Cronaca3 mesi fa
Droga, pizzo e trasporti: Pippo Mancari “u pipi” a capo del clan di Biancavilla