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Mignemi “salta” in maggioranza: nasce gruppo consiliare a quattro

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di Vittorio Fiorenza

Geografia consiliare mutata, a Biancavilla, a meno di un anno dalle Amministrative. Vincenzo Mignemi lascia formalmente la minoranza, espressione del candidato sindaco del Centrodestra, Antonio Bonanno, e aderisce alla coalizione del primo cittadino Giuseppe Glorioso.

I rapporti tra gli schieramenti presenti in aula, quindi, sono adesso di 13 consiglieri di maggioranza e 7 di opposizione.

Il consigliere Vincenzo Mignemi

L’operazione politica si è concretizzata attraverso la costituzione di un “gruppo misto”, denominato “CittAttiva”. Formazione che, oltre ad ospitare Mignemi (eletto nella Lista delle libertà, poi passato al movimento Articolo 4), vede l’adesione dei tre consiglieri della lista “Biancavilla nel cuore” (Grazia Ventura, Giuseppe Petralia e Vincenzo Chisari).

La creazione del nuovo gruppo di maggioranza dovrebbe avere i suoi effetti anche sugli assetti interni allo schieramento amministrativo.

Che, da tempo, i consiglieri in questione chiedessero al sindaco «adeguata visibilità» è cosa nota. Adesso, punterebbero a coinvolgere il nuovo gruppo in giunta o a proporlo alla guida del Consiglio Comunale.

«La nostra –puntualizza, però, Grazia Ventura– non è un’operazione per occupare una poltrona o utilizzare la nostra forza numerica per ricattare il sindaco, ma un progetto politico di lunga prospettiva».

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Politica

Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica

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La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.

Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.

E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.

«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».

I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».

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