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La vicenda di Gerardo Sangiorgio raccontata anche a Modena

La deportazione del 1943: testimonianza del figlio Placido nella scuola elementare di Castelvetro

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Per il secondo anno consecutivo, la vicenda del biancavillese Gerardo Sangiorgio è stata raccontata in provincia di Modena dal figlio Placido, presso l’aula magna della scuola “C. Cavedoni” di Levizzano Rangone, frazione di Castelvetro.

Placido ha parlato ai bambini di quarta e quinta elementare. Alunni molto attenti e curiosi di conoscere la figura e la vita del nostro concittadino, deportato a Dusseldorf nel 1943, per aver detto “no”, da cattolico antifascista, alla Repubblica di Salò. Tornato a casa dopo «indicibili sofferenze», ha dedicato la sua vita all’insegnamento, alla memorialistica, alla poesia e alla letteratura. Fino al 1993, anno della sua scomparsa.

A promuovere l’incontro, Giuseppe Gugliuzzo, collaboratore di Biancavilla Oggi, che insegna in quella scuola.

Significativa la presenza del vice sindaco del Comune di Castelvetro, Giorgia Mezzacqui, che ha dato valore istituzionale all’incontro ed espresso parole di apprezzamento e plauso per la figura di Gerardo Sangiorgio. Oltre al racconto del figlio Placido (altro nostro collaboratore), la testimonianza è stata corredata da una raccolta fotografica.

«In un frangente così difficile – ha sottolineato Placido – la forza trainante delle storie di quanti ci hanno preceduto riesce a darci un senso e un indirizzo, la coscienza che orienta le azioni. È quanto alcuni ragazzi poco più che ventenni, tra cui Gerardo Sangiorgio, mio padre, hanno inteso agire nel tragico 1943, come monito alla libertà».

«Pur nelle circostanze più dolorose e nei frangenti più amari – ha concluso – l’uomo tocca il suo senso profondo nel custodire integra la sua umanità. È il solo antidoto alla barbarie, la sola strada sicura».

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Da 4 a 2 dirigenti scolastiche: a Biancavilla restano Gumina e Drago

In vigore il nuovo piano di dimensionamento della rete scolastica: trasferite D’Orto e Gennaro

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Non più quattro ma due dirigenti scolastiche. A Biancavilla, il piano di dimensionamento della rete scolastica in Sicilia ha definito i suoi effetti. Le scuole, il numero di plessi e classi non subiranno cambiamenti. Ma sul piano della gestione amministrativa ci saranno degli accorpamenti.

Così, la scuola media “Luigi Sturzo” e il primo circolo didattico con i plessi “Guglielmo Marconi” e “San Giovanni Bosco” formeranno un istituto comprensivo. A dirigerlo sarà Concetta Drago.

All’Istituto comprensivo “Antonio Bruno” viene ora accorpato anche il secondo circolo didattico con i plessi di viale dei Fiori e quello di storico di via Liguria, “Giovanni Verga”. Per questa nuova realtà amministrativa, la dirigente sarà Patrizia Gumina.

Lasciano Biancavilla, quindi, le dirigenti che fino ad ora erano state alla guida dei due circoli didattici. Alfina D’Orto che va all’Istituto comprensivo “Mazzini-Castiglione” e Benedetta Gennaro va all’Istituto comprensivo “Federico II di Svevia” di Mascalucia.

Il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha espresso loro il saluto a nome della città ed augurato buon lavoro alle dirigenti riconfermate: «Rappresentano un grande esempio di cura per la formazione culturale e civica dei giovani studenti».

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