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Macché “Fase 2”, Biancavilla va oltre: c’è chi (finora rispettoso) riprende aria

A meno di due mesi dal lockdown, si nota un evidente allentamento (e tanta voglia di normalità)

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© Foto Biancavilla Oggi
di Vittorio Fiorenza

Macché “Fase 2”. Conte o non Conte, a Biancavilla siamo ben oltre. Il lockdown, almeno dal punto di vista della circolazione veicolare, è già finito. Basti notare la viabilità in via Vittorio Emanuele e nel centro storico, nel viale Cristoforo Colombo, nel viale dei Fiori e nel viale Europa. Un continuo flusso di auto, certamente non proprio come si era soliti vedere prima dell’emergenza. Ma, allo stesso tempo, uno scenario lontanissimo dal “coprifuoco” delle prime settimane di marzo.

Un allentamento rispetto al rigore iniziale è evidente. Tra piazza Roma e piazza Collegiata e lungo il corso principale, da piazza Sant’Orsola fino al tratto del plesso “Guglielmo Marconi”, si possono anche notare gruppi di persone, perlopiù anziani, a parlottare, comodamente sui sedili. Buona parte con la mascherina.

A meno di due mesi dall’inizio delle restrizioni per i cittadini (giustificati ad uscire di casa solo per validi motivi ed attività necessarie) e la chiusura di gran parte degli esercizi commerciali, Biancavilla sembra proiettata già alla fase di ripresa.

L’intervento del premier non è stato un annuncio di “via libera”. A Biancavilla, come altrove, si fa però “autogestione”. Eppure, i biancavillesi –al di là dei meccanismi psicologici di massa che facevano urlare e vedere assembramenti ovunque– si sono comportati fino a qualche settimana fa con senso civico, rispettosi delle disposizioni restrittive, fin dalla loro adozione.

I controlli, che –a scapito delle solite suggestioni collettive– ci sono stati (con pattuglie, con droni e persino con un elicottero della Guardia di finanza), non hanno fatto emergere episodi eclatanti, ad eccezione della denuncia di 11 “irregolari” in viale Europa.

Non è casuale, forse, che le fredde statistiche dei contagi registrano infezioni concentrate nell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” con una positività riscontrata principalmente sugli operatori sanitari: finora sei infermieri e un operatore di una ditta esterna. Numeri che, su oltre 300 tamponi effettuati sul personale dipendente, secondo l’Asp non autorizzano a parlare di “focolaio”, ma di “fisiologici casi” dovuti ad esposizione professionale.

Dettagli che non possono fare dimenticare (e che anzi confermano) la circolazione in paese degli asintomatici. E non vanno certamente accantonati in un registro i 5 casi di contagio accertati su cittadini di Biancavilla, di cui purtroppo uno deceduto nonostante il ricorso alla terapia intensiva. Una sola vittima –un uomo di 59 anni– che deve ricordarci comunque (anche nel rispetto dei familiari) la drammaticità di un’epidemia che resta ancora tra noi, nonostante le code di auto “ricomparse” nelle strade di Biancavilla che fanno da preludio alla fase di una nuova socialità in convivenza con il virus.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. Beppe

    30 Aprile 2020 at 18:58

    Pienamente d’accordo
    Poco fa sono dovuto uscire, anche se non avrei voluto farlo perché a casa mi sento più sicuro,mascherina e guanti, per poco tempo e sono subito rientrato.
    Ho notato diverse persone che sostano davanti tabaccai, generi alimentari,chi gira indisturbato in monopattino, chi si fa le passeggiate sportive visto che ancora non si può correre, chi beve birra davanti a qualche genere alimentare, tanti senza mascherina e chi, addirittura, sputa per strada, gesto questo già deplorevole e maleducato ma oggi più che mai pericoloso.
    Nessuna pattuglia nel corso principale.
    Comportamenti incoscienti e che potrebbero portarci a nuovi contagi e a una proroga delle aperture che persone come me e come tanti che abbiamo bisogno di tornare a lavorare non possiamo permetterci.
    Tutti abbiamo bisogno di una boccata d’aria perchè da tanto che siamo chiusi a casa ma non siamo ancora usciti dall’emergenza e segnalo anche tanta superficialità e ignoranza che viene ostentata anche con una certa arroganza, tutto ciò è inaccettabile.

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Coltre nera su Biancavilla: alla pioggia si aggiunge adesso la cenere vulcanica

Il sindaco Antonio Bonanno attiva la protezione civile: «Chiedo a tutti la massima attenzione»

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© Foto Biancavilla Oggi

Alle forti raffiche di vento e alla pioggia che stanno colpendo da diverse ore il nostro territorio si sono aggiunti i boati e la cenere vulcanica che sta cadendo copiosa su Biancavilla e su tutto il comprensorio. Una coltre nera ricopre piazze, strade, terrazze e balconi.

Secondo quanto comunicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia «il tremore vulcanico, già al livello alto, ha registrato un repentino aumento dei valori». E «il sistema Etnas è nello stato F2», che comporta quindi l’altissima probabilità di accadimento imminente o in corso di fontane di lava.

È per questo che i sindaci e i comuni delle aree sommitali dell’Etna sono stati invitati ad attivare nuovamente il sistema di protezione civile.

«Con gli uomini della Protezione Civile stiamo monitorando la situazione», ha fatto sapere il primo cittadino di Biancavilla, Antonio Bonanno. Per queste ragioni «chiedo a tutti la massima attenzione: guidare con prudenza e raccomando di evitare l’uso di motocicli e mezzi a due ruote».

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