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Cultura

Premio per la cultura “Filippo Reale” alla nostra casa editrice Nero su Bianco

Le motivazioni: «Alta qualità delle pubblicazioni, un autorevole riferimento nel nostro territorio»

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© Foto Biancavilla Oggi

Uno speciale riconoscimento per la nostra casa editrice. A “Nero su Bianco” è andato il premio per la cultura “Filippo Reale”, la cui sesta edizione si è svolta al castello normanno di Adrano. Il comitato direttivo e la presidenza del “Comitato per la cultura” ha voluto conferirci il premio per la sezione editoria. A ritirare la pergamena, dalle mani del presidente Filippo Marotta Rizzo, è stato il nostro direttore editoriale Vittorio Fiorenza.

«Il riconoscimento – è stato sottolineato – si deve al fatto che “Nero su Bianco” in pochi anni si è distinta per l’alta qualità delle pubblicazioni, improntate sulla storia e le tradizioni locali. E per questo, è diventata una risorsa e un autorevole riferimento nel nostro territorio, investendo in cultura e ricerca storica, senza finalità di lucro».

L’evento ha visto premiare altre personalità, per meriti culturali e professionali, provenienti da tutta la provincia. Intermezzi musicali e di versi poetici hanno allietato gli interventi dei premiati. Ad ognuno di loro è stato dato in omaggio anche l’ultimo volume pubblicato da “Nero su Bianco Edizioni”, ovvero “Cronache di Adrano del secolo di ferro” di Pietro Spitaleri Perdicaro.

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Cultura

Premiata la biancavillese Elena Cantarella per un saggio su Pippo Fava

Importante riconoscimento per l’artista, nota per il suo talento nella lavorazione della cartapesta

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Importante riconoscimento per l’artista biancavillese Elena Cantarella, maestra della lavorazione della cartapesta nella bottega catanese “Cartura”, fondata da Alfredo Guglielmino nel 1998.

Al Piccolo Teatro di Catania, Elena Cantarella ha ricevuto il premio storico-artistico della Fondazione Giuseppe Fava di Catania “Giovanna Berenice Mori”. Un premio intitolato alla compianta storica dell’arte e al suo appassionato lavoro di studio e ricerca dell’opera pittorica di Giuseppe Fava, giornalista ucciso dalla mafia a Catania nel 1984.

Cantarella ha vinto scrivendo un saggio dal titolo “Giuseppe Fava. Oltre il segno”. «L’arte per Fava – scrive Cantarella – è testimonianza della continuità tra la sua attività di giornalista e quella di artista, non è solo uno sfogo, ma un’ineluttabile esigenza comunicativa, espressione concreta degli aspetti più profondi della sua anima».

«Il mezzo artistico – prosegue Cantarella – realizza la sua necessità di tradurre la realtà attraverso uno strumento che rispetto alla parola possa avere un linguaggio universale, senza abbandonare la sua intimità di significato: nelle immagini, nel colore, nel segno i suoi sentimenti si mescolano con quelli degli uomini e delle donne su cui posa lo sguardo».

Ad assegnarle il premio la commissione composta dal presidente della Fondazione Fava, da un rappresentante della famiglia Fava e da due docenti dell’Accademia di belle arti di Catania.

Una lettura innovativa sull’arte di Fava

Cantarella, secondo la motivazione, ha «presentato in modo puntuale e preciso, asciutto e piano il lavoro artistico di Giuseppe Fava, coniugandolo con le principali intenzioni artistiche, antropologiche e culturali dell’autore». E ha anche intercettato «l’ironica denuncia caricaturale che Fava mette continuamente in atto» attraverso «l’introspezione, il doppio, lo studio sui volti» e promuovendo una lettura innovativa e un «valido approfondimento dell’opera faviana».

All’intermezzo musicale curato da un quartetto d’archi dell’orchestra “MusicaInsieme” di Librino è seguita la cerimonia di premiazione del concorso giornalistico Giuseppe Fava “Apri la finestra sulla tua città e raccontaci dove vedi la mafia, l’illegalità, le ingiustizie”.  Tra i vincitori di quest’ultimo concorso, una scuola del quartiere Zia Lisa di Catania, che ha realizzato una video-inchiesta molto coraggiosa, e un ragazzo di Giarre.

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