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“Luce, sale, lievito”: la vita cristiana per don Luigi Epicoco, ospite a Biancavilla

Incontro promosso dalle parrocchie Cristo Re, Idria ed Annunziata, nel 70° della loro fondazione

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Un’iniziativa organizzata in occasione del 70° anno di elevazione a Parrocchie delle comunità biancavillesi di Cristo Re, Santa Maria dell’Idria e Annunziata. Tre parrocchie che hanno accolto il giovane sacerdote, filosofo e scrittore don Luigi Maria Epicoco, il quale ha offerto un momento di spiritualità ai molti fedeli presenti. L’incontro si è svolto presso la chiesa Cristo Re, dopo che don Luigi ha accolto l’invito dei parroci Giovambattista Zappalà, Giosuè Messina e Francesco Rubino.

Sacerdote abruzzese, don Epicoco è un noto scrittore ed autore di articoli di carattere filosofico, teologico e spirituale, editorialista dell’Osservatore Romano, oltre che docente di filosofia presso la Pontificia Università Lateranense.

Nella predicazione, don Epicoco ha illustrato le peculiarità della vita cristiana di parrocchia utilizzando tre termini che ha descritto come “tappe” per una vita esemplare del cattolico: luce, sale, lievito. Per il sacerdote abruzzese, la luce è l’emblema del Vangelo che è alla base della vita cristiana, il sale rappresenta la comunità che dà sapore alla vita cristiana, il lievito è un’allegoria che spiega la vita spirituale del cristiano, il quale dovrebbe “lievitare”, ovvero crescere.

Don Luigi ha invitato i fedeli, attraverso un collegamento al Vangelo di Luca, a seguire l’esempio di Maria di Betania, la quale lascia tutto per andare incontro a Gesù. Spiega, don Luigi, che il cristiano deve assomigliare sempre più a Maria di Betania per poter emanare il profumo della fede e affascinare le persone lontane da essa.

Durante il convegno, il giovane sacerdote ha citato la tragica esperienza del terremoto vissuta all’Aquila nella parrocchia universitaria San Giuseppe Artigiano. A conclusione dell’incontro, un caloroso applauso tra le mura della chiesa Cristo Re per don Luigi, che si è poi intrattenuto per le foto e i saluti.

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Chiesa

Video-lettera al sindaco dall’oratorio Don Bosco: «Ti affidiamo i nostri sogni»

Amore e speranza per la città, Bonanno: «Il mio impegno perché ognuno sia orgolgioso di Biancavilla»

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«Caro sindaco, chi ti scrive siamo noi, i piccoli della parrocchia Annunziata…». Una video-lettera indirizzata al primo cittadino di Biancavilla, Antonio Bonanno, al termine delle attività dell’oratorio inclusivo “Tu X Tutti”. L’hanno scritta i ragazzini dell’oratorio “Don Bosco” dopo tre settimane di incontri (aperti anche ai diversamente abili), laboratori nei quartieri, gite in montagna e al mare. Tutte le attività hanno ruotato attorno al tema centrale del “prendersi cura degli altri”.

E proprio queste riflessioni hanno portato i giovanissimi dell’oratorio a scrivere al sindaco per «raccontare la loro esperienza per le strade» di Biancavilla: «Tu Biancavilla la conosci bene, si sa, o non saresti Sindaco, ma possiamo dirti che per noi è stata una vera scoperta, anzi una riscoperta».

«Avere cura di ciò che ci sta attorno non è solo rispettare il creato e quanto ci è stato donato da Dio ma è anche conoscere questo splendido regalo e soprattutto imparare ad amarlo e a custodirlo», sottolineano i piccoli dell’oratorio.

E proseguono: «Biancavilla è una realtà che cresce come facciamo noi, con noi, ed è per questo che ci siamo finti degli esperti architetti e con l’aiuto di animatori ed educatori abbiamo immaginato un belvedere nuovo come simbolo della nostra città del futuro, pulita e a portata di tutti».

Lo sguardo al futuro

Da qui, lo sguardo rivolto al futuro: «Vogliamo una Biancavilla organizzata, ma soprattutto valorizzata, perché in fondo non possiamo solo essere influencer criticoni e senza sogni. Forse tra noi, piccoli cittadini che crescono, ci sono già dei futuri medici, avvocati e, perché no, prossimi sindaci e assessori. Non vogliamo crescere in un mondo che non ci appartiene ma, al contrario, vogliamo appartenere a questo mondo, ed è per questo che ci rivogliamo a te, caro Sindaco: per affidarti i nostri sogni, le nostre speranze e soprattutto i nostri progetti».

Già, la speranza dei piccoli cittadini di Biancavilla: «Abbiamo in mente una Biancavilla speciale, accogliente e bella, così come l’hanno trovata i nostri antenati quando l’hanno fondata. Se l’hanno chiamata Callìcari, “bella contrada”, ci sarà un motivo. Ecco, caro Sindaco, siamo ai saluti. Visto che tu hai le chiavi della nostra città e hai tante responsabilità nei nostri confronti vogliamo proporti un accordo: tu ci prometti che ti prenderai cura dei nostri alberi, delle nostre panchine, delle nostre strade, ma anche dei nostri anziani e delle nostre mamme, e noi faremo in modo che nella Biancavilla che erediteranno i tuoi figli ci sarà sempre un posto per chi vorrà renderla sostenibile e sicura, diventando proprio noi i suoi angeli custodi. Abbi cura di tutti noi! Con affetto, i tuoi piccoli grandi concittadini».

Bonanno: «Darò il mio impegno massimo»

L’appello dei piccoli dell’oratorio è stato subito accolto dal sindaco Antonio Bonanno, che ha definito la testimonianza “bellissima” e si è emozionato, apprezzando la loro «autentica volontà di essere cittadini attivi di Biancavilla, sempre propositivi e mai brontoloni».

E ha garantito: «Accetto con gioia di rinnovare, come mi chiedete, il mio impegno per la cura di strade, piazze e alberi e per i nostri anziani, le nostre mamme e i nostri piccoli. Darò il mio massimo, ragazzi cari, affinché ciascuno di voi possa essere orgoglioso di vivere in questa città. Grazie, ragazzi. Contate sempre su di me».

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