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Gara per il panettone più buono d’Italia, pasticciere di Biancavilla tra i finalisti

Francesco Cantarella ha ottenuto gli apprezzamenti del maestro Iginio Massari, coordinatore della giuria

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C’è anche un pasticciere di Biancavilla, Francesco Cantarella, tra i finalisti del prestigioso concorso “Panettone Day 2021”. Un concorso esclusivo promosso da Braims, in partnership con Novacart, in collaborazione con Callebaut, FB e Vitalfood, nato per premiare i migliori panettoni artigianali e promuovere l’eccellenza della pasticceria italiana.

Francesco Cantarella, orgoglio del Caffè Scandura di Biancavilla, si è posizionato tra i 15 finalisti della categoria “panettone tradizionale”. Già in precedenti edizioni, il pasticciere biancavillese aveva raggiunto le alte posizioni del concorso, ottenendo gli apprezzamenti del maestro Iginio Massari.

Una giuria di esperti, coordinata proprio da Massari, valuterà i migliori in ulteriori prove. Sfide che si terranno a settembre presso la Sala Mengoni del ristorante Cracco di Milano.

Nel mese di Ottobre, i finalisti (tra cui Francesco) avranno l’opportunità di esporre i propri panettoni nel Temporary Shop. Un vero e proprio moderno concept store, dunque, firmato Panettone Day che sarà aperto in corso Garibaldi, in una location esclusiva nel cuore di Milano. Qui sarà possibile la vendita: si prevede che migliaia di visitatori assaggeranno l’eccellenza della pasticceria italiana racchiusa nel più tipico dolce milanese.

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Storie

Vent’anni senza Placido Stissi, il figlio Giuseppe: «Onorati di un papà così»

A “Biancavilla Oggi” il ricordo commosso: «Non ci ha visto crescere, ma siamo certi che veglia su di noi»

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Vent’anni fa la morte di Placido Stissi. Il suo ricordo è intatto. Il suo gesto resta una testimonianza del suo altruismo. Dipendente della Provincia di Catania e stretto collaboratore del presidente Nello Musumeci e poi di Raffaele Lombardo, Stissi stava andando al lavoro. In un punto della tangenziale di Catania, sotto la pioggia battente, accostò e fermò la sua macchina. Lo fece per prestare aiuto ad un giovane automobilista rimasto in panne nella corsia opposta. Mentre attraversa la carreggiata, però, un veicolo lo travolse. Morì a 41 anni, lasciando la moglie Anna Maria e i tre figli, ancora minorenni: Giuseppe, Gessica e Denis.

Il ricordo del suo primogenito è intriso di affetto e orgoglio. «Sono passati 20 lunghi anni, mi fa onore, ci rende onorati che – dice Giuseppe a Biancavilla Oggi – dopo tutto questo tempo ancora la gente ricordi il gesto eroico che mio padre ha fatto. Non ha riflettuto più di una volta a scendere dalla propria auto e a soccorrere quel ragazzo rimasto in panne e con l’auto capovolta. Non ha pensato alle conseguenze che potevano succedere in quella fatidica giornata piovosa. Come poi effettivamente accaduto, lasciando noi figli piccoli e mia mamma».

Chi ha conosciuto Placido, a Biancavilla, può confermare che le parole del figlio descrivano esattamente quei modi di sincera disponibilità nei confronti di chiunque.

«Mio papà era fatto così. Sempre premuroso. Sempre cordiale e generoso con tutti. L’amico degli amici. Sempre pronto ad aiutare tutti. Un angelo volato in cielo troppo giovane e troppo presto. Oggi è raro fare e ricevere gesti del genere. Soprattutto noi giovani – sottolinea Giuseppe – dovremmo prendere esempio da questi ormai rari gesti di altruismo verso il prossimo. Non si pensa altro che all’invidia e alla cattiveria, invece dovremmo trovare il modo per riportare i bei gesti di solidarietà. Non dovremmo dimenticare che potremmo avere bisogno, anche noi, di un semplice aiuto, una carezza, una mano che ci venga posta sulla spalla o essere ascoltati».

«Noi figli – conclude Giuseppe – siamo veramente onorati di avere avuto un padre così. Mia mamma lo è del marito che ha avuto. Certo, il dolore resta, come il rammarico che ci abbia lasciati così presto senza vederci crescere ed essere al nostro fianco. Ma siamo sicuri che ci veglia da lassù e guida i suoi nipoti nella migliore strada».

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