Storie
Il cuore grande di Salvuccio: un nuovo donatore che riaccende la speranza
Sesto caso a Biancavilla di donazione di organi, grazie al gesto di altruismo di un giovane 30enne


di VITTORIO FIORENZA
C’è un nuovo donatore di organi a Biancavilla. Un nuovo gesto di grande altruismo che ha acceso la speranza di pazienti in lista di attesa per un trapianto e che adesso possono avere una qualità di vita migliore. Lo si deve al cuore grande di Salvatore Sapienza, conosciuto affettuosamente come “Salvuccio”, giovane 30enne biancavillese. Morto per emorragia cerebrale, il funerale sarà celebrato nella chiesa Annunziata, venerdì 22 maggio, alle ore 15.30.
Salvuccio ha accusato un malore ed è stato sottoposto ad intervento chirurgico all’ospedale “Garibaldi Nesima”. Sembrava che tutto fosse andato bene, ma l’aggravarsi delle sue condizioni ha reso necessario un secondo intervento. Purtroppo non c’è stato nulla da fare: encefalogramma piatto.
Un esito che non lascia possibilità di guarigione. Ma ne apre un’altra: quella di acconsentire all’espianto degli organi a scopo di trapianto a persone in lista d’attesa. È quello che hanno fatto i familiari di Salvuccio: il papà Franco, la mamma Rosanna e i fratelli Dino e Fabio. Un encomiabile gesto di altruismo che dà senso ad una perdita dolorosissima. E un po’ di conforto, nella consapevolezza che persone bisognose di cure possano vivere meglio. Un dramma familiare che si trasforma in esempio di civiltà e solidarietà umana.
«Tutto il mio cordoglio per la prematura scomparsa di un nostro figlio appena 30enne. Il suo gesto nobile -dice a Biancavilla Oggi il sindaco Antonio Bonanno- è di straordinaria generosità e tocca la sensibilità di ognuno di noi. L’intitolazione della nostra Cappella trova un altro biancavillese che ha permesso che la vita di altre persone possa continuare attraverso la donazione degli organi».
La cappella comunale del cimitero è, infatti, intitolata ai donatori di organi. I loro nomi figurano in una lapide commemorativa, posta nella facciata esterna e svelata lo scorso novembre, su iniziativa dell’amministrazione comunale.
Con l’assenso della famiglia Sapienza, le donazioni in Sicilia dall’inizio dell’anno salgono a 22. Salvuccio è il sesto donatore di organi a Biancavilla, nell’arco di quasi 25 anni. Prima di lui hanno compiuto lo stesso gesto Antonino Castro (nel 1996), Maria Pastanella (2001), Salvo Rubino (2009), Rosina Patti (2016) e Vincenzina Zagarella (2018).
Ma tanto, ancora tanto, c’è da lavorare a Biancavilla sul fronte dell’informazione e della promozione della cultura della donazione, il cui assenso si può manifestare facilmente in occasione del rinnovo della carta di identità.
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Storie
L’antifascismo di Gerardo Sangiorgio, medaglia di Mattarella ai familiari
Disse “no” alla Repubblica di Salò, alto riconoscimento al biancavillese sopravvissuto ai lager


Cerimonia di consegna della medaglia d’onore ai familiari di Gerardo Sangiorgio, morto trent’anni fa e sopravvissuto all’orrore dei campi di sterminio nazisti, dopo l’8 settembre, per il suo rifiuto a giurare fedeltà alla Repubblica di Salò.
L’onorificenza è stata voluta dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con proprio decreto, su indicazione del comitato istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. La consegna, in piazza Università, a Catania, in occasione della Festa della Repubblica, è avvenuta dalle mani del prefetto Maria Carmela Librizi. A ricevere la medaglia, Maria Cuscunà, moglie di Sangiorgio, assieme ai figli Placido Antonio (nostro apprezzato collaboratore) e Rita e i nipotini. Presenti alla cerimonia anche il ministro Nello Musumeci e, per il Comune di Biancavilla, l’assessore Martina Salvà, in fascia tricolore.
L’alto riconoscimento si lega a quanto previsto dalla Legge 296 del 2006. La medaglia d’onore è dedicata ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra e ai familiari dei deceduti.
Due volumi su Gerardo Sangiorgio
Negli ultimi anni, diversi i contributi e gli studi sulla figura di Sangiorgio. Due i volumi che la nostra casa editrice, Nero su Bianco, gli ha dedicato, promuovendoli in occasione della “Giornata della memoria” con il coinvolgimento delle scuole.
Si tratta di “Internato n. 102883/IIA. La cattedra di dolore di Gerardo Sangiorgio”, scritto da Salvatore Borzì con prefazione di Nicolò Mineo. E poi, a cura di Borzì, “Una vita ancora più bella. La guerra, l’8 Settembre, i lager. Lettere e memorie 1941-1945”, con prefazione di Francesco Benigno.


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