In città
Le reliquie di San Placido portate tra i reparti dell’ospedale di Biancavilla
Tradizionale visita agli ammalati da parte del circolo dei devoti del patrono di Biancavilla. Assieme al gruppo anche padre Pino Salerno e i Volontari Ospedalieri Italiani.
di Vittorio Fiorenza
Tradizionale visita agli ammalati ricoverati all’ospedale di Biancavilla da parte del Circolo San Placido. Una delegazione del gruppo di devoti, guidati dal presidente Alessandro Rapisarda e dal prevosto, padre Pino Salerno, è stata tra i reparti della struttura sanitaria, portando il braccio reliquario del martire benedettino. Assieme a loro anche l’associazione dei Volontari Ospedalieri Italiani, che svolge servizio a Biancavilla ormai da alcuni anni.
Ammalati, medici, infermieri ed operatori sanitari hanno avuto modo di avvicinarsi alla figura del patrono di Biancavilla, di accostarsi in preghiera o intonare l’inno dedicato al santo.
«Con l’avvicinarsi delle giornate dei festeggiamenti dedicate al nostro patrono –dice il presidente del circolo, Alessandro Rapisarda– per noi è importante portare un segno vicinanza a chi soffre e a coloro che si trovano ricoverati all’ospedale. Segni di solidarietà che ognuno di noi, in ambito parrocchiale o associazionistico, compie non soltanto in queste giornate ma durante tutto il resto dell’anno, in maniera silenziosa e sincera».
Oltre alla visita agli ammalati, altra iniziativa socio-culturale promossa dal circolo è quella che coinvolge le scuole elementari e medie del paese. Un tour tra gli alunni per fare conoscere la storia, il culto e la devozione legate al patrono cittadino.
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►San Placido tra storia e leggenda spiegato agli alunni di Biancavilla
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In città
Nella chiesa del Purgatorio evento ispirato ai “nannareddi” della Civita
Uno spettacolo-recital con Carmelo Zuccaro organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi
Un’atmosfera carica di emozione nella Chiesa del Purgatorio di Biancavilla, dove si è tenuto il concerto di Natale “a bona nova”. Lo spettacolo-recital, organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi, ha rievocato musiche, canti, poesie e litanie della novena natalizia tradizionale siciliana, cantata da suonatori e poeti di inizio Novecento nei quartieri di Catania, dove venivano chiamati “nannareddi”, e di tutte le città della Sicilia.
Un evento che è ispirato dai ricordi d’infanzia di Carmelo Zuccaro, che nel quartiere catanese della “Civita” ascoltava direttamente dai “nannareddi” musiche, canti e recitativo, ed arricchito dalle testimonianze degli anziani dello stesso quartiere. Proprio a loro si deve il recupero dei contenuti di questo antico racconto, che rievoca atmosfere e tradizioni di epoche ormai scomparse ma che riescono ancora ad affascinare e coinvolgere il pubblico.
Uno spettacolo impreziosito dal suono finale della “ciaramella” ed animato dallo stesso Zuccaro, nel ruolo di cantaturi. Con lui: Giorgio Maltese al violino, friscalettu, mandolino e ciaramedda, Mimmo Aiola alla chitarra e Savì Manna, poeta.
Prima del concerto, una messa celebrata dall’assistente spirituale della confraternita, don Pino Salerno, in memoria dei confrati defunti. Speciale ricordo per Gianmarco Rapisarda, prematuramente scomparso nell’ottobre scorso. Conclusioni affidate al governatore dell’arciconfraternita, Agostino Sangiorgio, per i saluti e gli auguri.
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