Politica
Maggioranza compatta (ma con qualche “distinguo”): Portale eletto presidente
Critici i consiglieri Furnari e Neri ma si allineano al voto, Pd-M5s: «La giostra continua a girare»
Fabrizio Portale è il nuovo presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla. Succede a Martina Salva, dimessasi per una scelta programmata e concordata nella coalizione di maggioranza. Sarà lui a guidare i lavori dell’assemblea cittadina fino alla scadenza elettorale, fissata in primavera.
«La mia – ha detto Portale, assumendo da subito il tono istituzionale – sarà una presidenza improntata alla imparzialità e al rispetto politico e democratico, anche se sarà un ruolo da ricoprire per un breve periodo, prima della campagna elettorale».
«Un figlio d’arte, immagino l’emozione nell’assumere un ruolo già ricoperto dal padre Nino»: sono state le parole augurali del sindaco Antonio Bonanno.
L’elezione di Portale era particolarmente attesa dagli osservatori politici perché ritenuta una prova sulla tenuta della maggioranza. Prova formalmente superata, visto che i voti andati al nuovo presidente sono esattamente quelli dello schieramento di Centrodestra. Chi si attendeva un esito clamoroso, è rimasto deluso. Ma la cronaca della seduta non può non registrare due importanti “distinguo” emersi dalla maggioranza.
Il consigliere Dino Furnari ha specificato che il suo è stato «un voto alla persona, visto che Portale è persona seria, equilibrata e con senso di responsabilità». Ma ha anche aggiunto che il suo «non è stato un voto legato ad accordi politici perché non ero seduto ai tavoli degli accordi».
Una sottolineatura per un mancato coinvolgimento è stata fatta anche da un altro esponente di maggioranza, Agatino Neri: «La collegialità della scelta non c’è stata. Io, di certo, non sono stato interpellato. Ma il nome di Portale è un nome valido».
Parole che sul piano politico hanno un peso e che potrebbero anticipare ulteriori distinzioni nell’evoluzione delle dinamiche politiche future.
Pd-M5s: «La giostra continua a girare»
Dal fronte delle opposizioni, sia il Partito democratico che il Movimento 5 Stelle rimarcano il balletto dei turnover continui.
Alfio Distefano, capogruppo del Pd, è netto: «A pochi mesi dalle elezioni, la giostra continua a girare. Da stasera si apre la campagna elettorale. Il messaggio che passerà è che in Consiglio Comunale e in questo palazzo esiste la giostra. Come Pd, il mio voto per la presidenza l’ho dato a Dino Asero, augurandomi una futura coalizione Pd- M5s che possa avere voce in capitolo per tracciare una via diversa a Biancavilla. E faccio appello ai consiglieri delusi perché si possa avere un progetto alternativo».
Dino Asero, esponente dei 5 Stelle ha ribadito che «andare a rinnovare una carica istituzionale, a pochi mesi dalle elezioni, non ha senso. La sostituzione continua di cariche non fa onore alle forze politiche di maggioranza perché passa il messaggio di giochi di potere e questa non è politica seria».
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Politica
L’Ortopedia chiude a Biancavilla? Il “no” del Pd: interrogazione all’Ars
L’atto parlamentare, con Ersilia Saverino prima firmataria, investe il presidente Schifani e l’assessore Volo
Il paventato accorpamento del reparto di “Ortopedia e Traumatologia” dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla a quello del “Santissimo Salvatore” di Paternò solleva perplessità e prese di posizione.
Il Partito democratico ha presentato, tramite il gruppo all’Ars, un’interrogazione (prima firmataria la deputata Ersilia Saverino) rivolta al governatore Renato Schifani e all’assessore alla Salute, Giovanna Volo.
I parlamentari chiedono un intervento per scongiurare una decisione simile e, anzi, di potenziare l’Ortopedia di Biancavilla «per scongiurane la chiusura per una adeguata gestione della sanità pubblica, a salvaguardia del diritto alla salute e all’accesso alle cure e all’assistenza», In quest’ottica si sollecita di rettificare la riforma della rete ospedaliera «in modo da assicurare ai presidi ospedalieri più piccoli un numero congruo di posti letto e di personale sanitario destinando ad essi maggiori risorse finanziarie pubbliche al fine di garantire il decoro e la dignità dei pazienti».
L’ospedale di Biancavilla, punto di riferimento per oltre 100.000 abitanti di tre province (Catania, Enna e Messina), vanta strutture all’avanguardia, tra cui sale operatorie con flusso laminare e un reparto di Rianimazione. Tuttavia, la scelta di accorpare il reparto al presidio di Paternò è motivata dall’Asp con esigenze di ottimizzazione del personale e miglioramento delle performance sanitarie.
Il gruppo dei “Democratici per Biancavilla”, che ha sollecitato l’interrogazione parlamentare, ha definito «illogica e penalizzante» l’eventuale accorpamento dei reparti. Il trasferimento a Paternò, infatti, lascerebbe scoperta l’area pedemontana e dell’entroterra, mentre il “Santissimo Salvatore” si trova a pochi chilometri dal più attrezzato “Garibaldi” di Catania.
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