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Covid, 30 i biancavillesi già contagiati: il triplo rispetto ai mesi del lockdown
Il sindaco Antonio Bonanno: «Nessuno ha la ricetta per uscire dalla pandemia, ma restiamo uniti»
di VITTORIO FIORENZA
«Ad oggi, le persone positive sono 30. Ne ho ricevuto comunicazione dall’Asp». È l’ultimo aggiornamento reso noto dal sindaco Antonio Bonanno. Come era stato previsto, man mano che arriva l’ufficialità dei dati, a Biancavilla aumentano i contagi. Sono 30, quindi, i biancavillesi risultati positivi al coronavirus.
Il numero così elevato, nel nostro paese, non si era mai verificato. Le persone infette, asintomatiche, con sintomi o ricoverate all’ospedale, sono praticamente il triplo dei casi emersi durante il lockdown. Eppure, di fronte a questi due dati paralleli, il contesto sembra differente con tanti biancavillesi in giro e non sempre con le dovute precauzioni. Una pericolosa e diversa percezione dei momenti.
«Nessuno ha la ricetta per uscire dalla pandemia. Ma sappiamo – sottolinea il primo cittadino – che dobbiamo continuare ad attenerci alle regole che ci siamo sempre dati senza cedere alla tentazione di mollare. Senza allarmismo, restiamo uniti».
Un appello, quello del sindaco Bonanno, e un aggiornamento sui contagi, in netto aumento, che arrivano in coincidenza con il nuovo Dpcm che prevede misure di sicurezze e di prevenzione più restrittive.
Le perplessità di Bonanno sul nuovo Dpcm
«Conosciamo le dinamiche che, quotidianamente, una comunità come la nostra vive e affronta. Siamo al corrente – specifica il primo cittadino – che non possiamo permetterci di alzare ulteriormente il rischio sanitario. Eppure non posso non interrogarmi sull’opportunità di alcune misure che mettono in pericolo la sopravvivenza di tante, troppe, attività commerciali».
Le perplessità di Bonanno riguardanoi la chiusura di bar e ristoranti alle ore 18. «Pobabilmente l’orario serale indicato dalle Regioni -dice- poteva essere quello più opportuno.Si rischia davvero di veder chiudere intere categorie di commercianti, qualora il sistema dei risarcimenti non arrivi in modo chiaro, rapido e diretto».
Ma ci sono anche altri settori, oltre a quello della ristorazione. «Mi metto nei panni – specifica ancora il sindaco – di chi da domani (vedi palestre, piscine, teatri, cinema, il mondo dell’animazione) dovrà fermarsi del tutto fino al 24 novembre».
«Nel merito dell’ambito sanitario, si sarebbe dovuto agire – conclude Bonanno – affinchè si potenziasse il comparto della Sanità aumentando il personale ed i posti letto. Tuttavia, dobbiamo attenerci al Decreto. Ed alle regole ci atterremo ben sapendo che la strada da percorrere è ancora lunga».
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Il capitano Cipolletta: «La mafia qui attecchisce, ma Biancavilla cambierà»
Il saluto del comandante dei carabinieri, trasferito a Brescia: lascia in eredità il blitz “Ultimo atto”
«Biancavilla rappresenta un territorio che soffre di alcune problematiche, legate al fenomeno mafioso. Un fenomeno che attecchisce laddove purtroppo c’è ancora diffidenza nei confronti delle istituzioni e del lavoro degli investigatori. Ma tutto questo passerà perché c’è voglia di cambiamento. C’è un rinnovato interesse per la cosa comune».
Il comandante dei carabinieri della compagnia di Paternò, capitano Gianmauro Cipolletta, parlando nell’aula consiliare di Biancavilla, non nasconde la cruda analisi di un territorio a vivacità mafiosa, ma lo fa, salutando la città con un accorato ottimismo.
A chiamarlo al palazzo comunale è stato il sindaco Antonio Bonanno per rendere omaggio ad un uomo dell’Arma che ha conseguito brillanti risultati nel nostro territorio e che ora, dopo quattro anni dal suo insediamento, è destinato al trasferimento a Brescia.
«È inutile negarlo – ha detto il capitano nel suo intervento, affiancato dal mar. Francesco De Giovanni, comandante della stazione di Biancavilla – questo è un territorio nel quale delle persone, solo perché hanno un determinato cognome e nome, si permettono ancora di entrare nelle attività commerciali e chiedere, senza nessun titolo, del denaro per niente. Lo fanno con la paura, la minaccia, le intimidazioni».
Ma la risposta dello Stato non è mancata. Il cap. Cipolletta ricorda il blitz “Ultimo atto”, che nel settembre 2023, ha falciato il riorganizzato clan di Biancavilla con a capo Pippo Mancari u pipi, figura che evoca antichi fasti criminali degli anni ’80. «Un’operazione importantissima, dal punto di vista prettamente tecnico-investigativo, che è servita a disarticolare il clan esistente», ha sottolineato il comandante.
La notte dell’«Ultimo atto»
Un centinaio di carabinieri – quella notte del 13 settembre 2023 – hanno bussato alla porta di casa di presunti mafiosi, trafficanti di droga ed estortori, mentre sui cieli di Biancavilla sorvolava un elicottero per monitorare le attività. A mettere le manette ai polsi al boss, nella sua abitazione di Spartiviale, ci ha pensato proprio il cap. Cipolletta.
La gestione monopolistica del trasporto merci su strada, il traffico di droga, l’imposizione del pizzo ad attività commerciali e imprenditoriali: sono i filoni dell’inchiesta che ha portato 19 persone sul banco degli imputati. In 13 hanno scelto il rito abbreviato (con udienza fissata il 24 settembre), altri sei seguiranno il rito ordinario con prima udienza dibattimentale l’1 ottobre.
«Sono convinto – ha ribadito il capitano – che le cose cambieranno. Stiamo lavorando bene, tutte le istituzioni stanno lavorando bene. Ognuno deve fare la propria parte, dall’operaio al professionista a chi ha incarichi pubblici. Sappiate che i carabinieri danno il massimo per il ruolo sociale che hanno».
Cipolletta lascia una Compagnia che ha eseguito indagini su ogni fronte e una stazione di Biancavilla che dimostra un rilevante impegno quotidiano, sotto la guida del maresciallo Francesco De Giovanni. Parole di gratitudine sono state espresse dal sindaco Antonio Bonanno: «Un saluto a un professionista di rara qualità e un ringraziamento per i 4 anni di intenso lavoro nel nostro territorio». Ringraziamenti da parte del presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero. Presenti anche rappresentati dell’associazione antiracket “Libera Impresa”, dell’Associazione Nazionale Carabinieri e di alcune organizzazioni di volontariato di Biancavilla.
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25 Ottobre 2020 at 16:10
A Biancavilla mancano controlli, tante le persone mature e anziane sena mascherine e che sputano per strada, azione già volgare di per sé stessa quanti, oggi, pericolosa.