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In città

Pasqua al “Cenacolo”, pensieri e preghiere scritti in bigliettini e “lanciati” in cielo

Iniziativa sociale ed educativa nella struttura di via San Placido che ospita persone con disagio mentale

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In questa Pasqua insolita, silenziosa e senza colori, un gesto di inclusione sociale da parte del “Cenacolo Cristo Re” di Biancavilla: la comunità terapeutica assistita che ospita persone con disagio mentale ha voluto compiere un segno significativo e visibile di presenza e di appartenenza territoriale.

Coordinati dagli operatori in questi giorni precedenti la Santa Pasqua, nella propria camera, gli ospiti hanno scritto ciascuno un pensiero di riflessione sul momento difficile e particolare che stiamo attraversando, non solo come società nel complesso ma anche sotto l’aspetto individuale.

Infatti in questa circostanza, per le particolari esigenze e le misure di prevenzione, sono state sospese sia le attività esterne che i contatti con i parenti per evitare ogni rischio collegato al coronavirus.

Queste limitazioni ed altri accorgimenti messi in atto all’interno della struttura di via San Placido hanno spinto gli ospiti a volere esprimere i loro sentimenti e la loro speranza, non solo con la preghiera ma anche con un gesto visibile.

Tutte le loro riflessioni, quindi, sono state trascritte in bigliettini che, legati ad un grande pallone aerostatico colorato, sono stati indirizzati al cielo nel pomeriggio della Domenica della Resurrezione, in un momento gioioso e di condivisione.

«Tale attività –viene specificato dagli operatori– ha avuto il duplice significato di preghiera verso l’Altissimo affinché questa epidemia possa nel più breve tempo finire, e nello stesso tempo di visibilità e solidarietà verso il territorio».

L’iniziativa è stata resa possibile in questo momento di chiusura sociale, grazie anche alla disponibilità e all’intervento dell’assessore comunale alla Protezione civile, Francesco Privitera che si è fatto anello di congiunzione con la ditta Kart, che ha fornito il grande pallone aerostatico, regalando attimi di felicità e di festa agli ospiti.

L’evento, per l’alta valenza socioeducativa, è stato favorito dalla direzione generale amministrativa e sanitaria dell’Opera Cenacolo Cristo Re che ne ha condiviso gli obiettivi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Chiesa

Fede, riti e movenze che si ripetono da secoli: i “Tri Misteri” di Biancavilla

Per il Venerdì santo, anche una drammaturgia dello scrittore e giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso

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Immagini suggestive, quelle del Venerdì santo di Biancavilla. Immagini che raccontano la fede, i riti e le movenze che hanno attraversato i secoli. La processione dei “Tri Misteri” è iscritta nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana, sotto l’alto patronato dell’Unesco. 

Un evento storico-culturale, oltre che religioso, così denominato perché nel Seicento – quando è nato – i cittadini seguivano tre gruppi statuari. Gli altri si sono aggiunti successivamente.

In occasione delle celebrazioni del 18 aprile 2025, la manifestazione verrà sottolineata da una drammaturgia scritta dallo scrittore e giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso e da corpi illuminanti e luci suggestive. 

Sul sagrato della chiesa madre, le voci narranti degli attori Cinzia Maccagnano (regista dell’opera) e di Fulvio D’Angelo. La musica è affidata al violino e al violoncello. Senza svelare l’allestimento, bastano i pochi dettagli descritti dall’autore dei testi, Lazzaro Danzuso: «Esalteremo la processione con una serie di testi che rappresentano il coro di voci che attraversano i secoli e parlano di questo enorme mistero della morte e resurrezione del Cristo». 

«Il progetto di valorizzazione – dice il sindaco Antonio Bonanno – nasce dall’esigenza di promuovere un momento alto di riflessione e bellezza. Attorno a queste manifestazioni – la Via Crucis, I Tri Misteri e A’ Paci della Domenica di Pasqua – si può anche immaginare di promuovere un turismo esperienziale aperto ai visitatori».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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In città

Kermesse “sanremese” per il Carnevale della comunità “Cenacolo Cristo Re”

Musica, balli, “chiacchiere” e coriandoli per gli ospiti della struttura terapeutica di via San Placido

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Sull’eco del Festival di Sanremo e approfittando delle giornate dedicate al divertimento, anche gli ospiti della Comunità Terapeutica “Cenacolo Cristo Re” di Biancavilla hanno voluto organizzare per il Carnevale una kermesse musicale con canzoni e premi.

Nel salone dell’Istituto di via San Placido, grazie alla collaborazione di tutte le figure professionali e di volontariato esterno, si è tenuta la competizione. Una gara in cui i concorrenti, ospiti della struttura, si sono “sfidati”, intonando canzoni di ogni tempo. Valletta d’eccezione che ha accompagnato i “cantanti” alla postazione predisposta per l’esibizione, destando l’ilarità di tutti, un’infermiera in abito carnascialesco che rappresentava la “Sirenetta”. Una giuria composta da vari operatori ha stabilito i primi tre classificati, assegnando un premio. Un gadget a tutti i partecipanti.

L’evento, in ogni sua parte, è frutto dei vari laboratori che si tengono giornalmente in comunità al fine di favorire il percorso riabilitativo degli ospiti (maschere allestite nel Gruppo creativo, canzoni provate e preparate nel Laboratorio musicale…). Non sono mancati musica e balli di gruppo, “chiacchiere” (i dolci tipici del periodo) e coriandoli.

Gli ospiti del “Cenacolo”, inoltre, hanno vissuto l’atmosfera del Carnevale, tra le vie cittadine e nelle piazze di Biancavilla, ammirando i gruppi in maschera e i carri allegorici.

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