Politica
Pasquetta da passare tra le mura di casa, controlli con drone e pattuglie a Biancavilla
Sanzioni e denunce per i trasgressori, forze dell’ordine sulle due maggiori direttrici: verso l’Etna e verso il Simeto
di VITTORIO FIORENZA
Le direttrici dei biancavillesi in occasione della Pasquetta sono state sempre due: verso l’Etna, tra i vigneti e i boschi, oppure verso il Simeto, tra gli agrumeti. Passare una giornata di spensieratezza, all’aria aperta e con l’immancabile “rito” della grigliata. Non quest’anno, però. Le disposizioni restrittive che limitano le uscite da casa valgono ancor di più in una giornata in cui si è soliti spostarsi. Bisogna stare attenti ai controlli.
Sono proprio gli imbocchi delle strade che portano nelle due opposte parti del territorio comunale che vedranno la presenza di pattuglie. In campo carabinieri e polizia municipale. In loro supporto anche un drone di proprietà comunale, già fatto volare alcuni giorni fa per monitorare le maggiori vie cittadine in cerca di assembramenti e flussi veicolari eccessivi (vedi le immagini sotto che si riferiscono a quel servizio).
Lo strumento, peraltro, è indicato nel piano messo a punto dalla Prefettura di Catania e viene considerato utile ed efficace per lanciare alert di concentramenti anomali e dare precise informazioni alle forze dell’ordine in servizio su strada.
Non tutte le amministrazioni comunali posseggono un drone. Il Comune di Biancavilla ne ha uno in dotazione, in grado di offrire immagini di alta qualità. L’utilizzo, che nelle intenzioni iniziali doveva essere a supporto dei servizi antincendio e a contrasto dell’abusivismo, è consentito anche ora proprio perché in un periodo emergenziale, in cui la Pasquetta si deve passare tra le quattro mura di casa. La grigliata? In terrazza o sui balconi. Ma -è chiaro- senza riunioni affollate tra parenti e amici.
Per i trasgressori che dovessero avventurarsi in campagna, alle Vigne o al bosco, sanzioni e denunce sarebbero inevitabili.
«Abbiamo dato avvio al servizio di controllo del territorio. È Pasquetta e c’è una bella giornata di sole ma -avvisa il sindaco Antonio Bonanno- occorre resistere alla tentazione di vanificare i sacrifici compiuti in questi giorni. Occorre restare a casa. Ed assieme a carabinieri, polizia municipale e protezione civile stiamo presidiando tutte le principali uscite della città. Anche in questa circostanza stiamo impiegando l’occhio del drone per poter arrivare dappertutto. Compiamo tutti uno sforzo importante per preservare la salute di tutti».
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Politica
Bonifica, forse è la volta buona: operai e mezzi in azione a monte Calvario
Lavori al via dopo gli intoppi post-appalto (ritocco dei costi dei materiali e interdittiva antimafia ad un’impresa)
Operai e mezzi, da qualche settimana, si muovono all’interno dell’area di monte Calvario. Forse è la volta buona perché le opere di bonifica possano entrare nel vivo. «In questo momento i lavori sono in corso, si sta predisponendo la cantierizzazione dell’intervento, a seguito dell’approvazione del piano di lavoro da parte di Spresal», conferma il sindaco Antonio Bonanno a Biancavilla Oggi.
Nonostante la consegna dei lavori, con tanto di nastro inaugurale, alla presenza del ministro Nello Musumeci, sia avvenuta nel febbraio 2023, una serie di inghippi hanno bloccato gli operai. Dopo l’assegnazione dell’appalto, l’impresa Rem aveva sollecitato l’aggiornamento dei costi dei materiali che nel frattempo erano aumentati. Impresa e Comune si erano ritrovati davanti al Collegio Consultivo Tecnico, esprimendosi poi a favore dell’ente pubblico e sollecitando l’avvio dei lavori. Ma lo scorso aprile, come svelato da Biancavilla Oggi, la “Gentile Ambiente” con sede a Casoria (l’altra impresa che con la Rem si era aggiudicata l’appalto) era stata raggiunta da informativa antimafia ostativa da parte della Prefettura di Napoli. «L’amministrazione – specifica Bonanno – ha proceduto alla sua esclusione dall’Associazione Temporanea d’Impresa a seguito della comunicazione di interdittiva. Il provvedimento è diventato definitivo senza che sia stato impugnato».
Opere di bonifica con l’impresa Rem
A portare avanti i lavori, dunque, sarà soltanto la Rem. «La ditta – dice il primo cittadino – che si è aggiudicata l’appalto ha previsto circa 2 anni. La speranza è che non ci siano altri incidenti di percorso per finire i lavori di bonifica nel 2026». Ma Bonanno preferisce stare con i piedi piantati a terra: «Bisogna essere fiduciosi, ma anche realistici. Il sistema degli appalti e il codice degli stessi merita una revisione. L’intoppo è sempre dietro l’angolo».
Certo è, come dimostrano le immagini che abbiamo pubblicato sopra, in questi giorni nell’area di monte Calvario si sono visti operai e mezzi in azione. L’obiettivo finale, come è noto, è trasformare la zona in un parco verde, mettendo in sicurezza le rocce e le aree delle ex cave, da cui si sono diffuse nel corso dei decenni le fibre minerali di fluoroedenite. La micidiale fibra-killer, simile all’amianto, responsabile di oltre 70 decessi accertati per mesotelioma pleurico.
Monte Calvario e poi?
La bonifica di monte Calvario non è l’ultimo capitolo di quelle prescrizioni fornite già a fine degli anni ’90 dagli esperti che si sono occupati del caso Biancavilla. La bonifica degli immobili privati e la realizzazione di un sito di stoccaggio di materiali edili (potenzialmente inquinati) sono due filoni da non dimenticare.
«Abbiamo approvato quest’anno – fa presente Bonanno – il progetto di fattibilità tecnico economica sulla bonifica dell’edilizia privata, con priorità degli interventi sulle abitazioni più vecchie. L’iter del progetto esecutivo sulla discarica va anche avanti. Nonostante gli uffici siano al lavoro sulle opere del PNRR e della bonifica del monte calvario in fase di attuazione, si prosegue con attenzione anche su questi fronti».
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