Connettiti con

Chiesa

Una festa che si ripete da 310 anni, Biancavilla riabbraccia S. Placido

Pubblicato

il

Non soltanto fedeli e devoti. È la festa dell’intera comunità. Biancavilla riabbraccia San Placido, il suo patrono e protettore. Lo fa ad un anno dalla scossa sismica che, nel pieno delle celebrazioni patronali, ha sconvolto il paese, creando danno a chiese, scuole ed abitazioni ma fortunatamente nessuna conseguenza per le persone. “W San Placido”, è il grido che si ripete a Biancavilla da 310 anni, fin da quando cioè il martire benedettino è stato elevato a patrono dall’allora vescovo Riggio.

Rituali, movenze e tradizioni che ogni anno segnano per i biancavillesi la fine e l’inizio del “calendario cittadino”. Il sindaco Antonio Bonanno ha simbolicamente consegnato al santo le “chiavi della città”, mentre una delegazione di Gap (città francese in cui risiedono tanti biancavillesi) ha portato ai piedi del fercolo la “palma del martirio”.

Al seguito della processione amministratori comunali ed autorità ecclesiastiche (con in testa il prevosto, padre Pino Salerno) unite nel nome del santo, con i devoti del Circolo San Placido a muovere la vara.

Tra i momenti “collaterali”, quello a Villa delle Favare, dove sul muro esterno, vicino al cancello di ingresso, è stata svelata e benedetta un’effige del martire benedettino per iniziativa personale di Placido Lavenia, che è anche presidente del circolo dei devoti.

Scampanio ed applausi festosi hanno salutato il rientro del fercolo, in attesa della messa notturna, alle ore 2.30 (in ricordo e in ringraziamento dello scampato pericolo del terremoto dello scorso anno) e della processione serale del 6 ottobre, che chiuderà i festeggiamenti patronali 2019.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
Fai clic per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Chiesa

Per Maria Ss. dell’Odigitria una processione e un concerto d’organo

Ospite della parrocchia biancavillese, il maestro Pietro Figura, organista della Cattedrale di Catania

Pubblicato

il

Una processione del quadro della Madonna dell’Idria da via Ascoli Piceno sino all’omonima chiesa. Aperti così i festeggiamenti in onore a Maria Santissima Odigitria nella parrocchia cittadina a lei dedicata.

Ne è seguita una messa, presieduta da fra’ Antonio Timpanaro, frate minore biancavillese ordinato il 2 luglio 2022, attualmente parroco nella diocesi di Acireale e impegnato nella curia provincializia dell’ordine di appartenenza, sempre ad Acireale. A concelebrare, il parroco dell’Idria, don Giovambattista Zappalà.

Subito dopo la celebrazione eucaristica, il Maestro Pietro Figura, organista della Cattedrale di Catania, ha tenuto un concerto d’organo. Un’esibizione a conclusione della manutenzione straordinaria dell’organo a canne, resasi necessaria a seguito dei danneggiamenti del terremoto del 2018, da cui sono anche seguiti i lavori di restauro dell’intera chiesa.

L’opera di manutenzione è stata condotta dalla ditta Cimino con i maestri organari che avevano realizzato lo strumento musicale. Un’opera possibile grazie all’impiego di fondi parrocchiali, provenienti da diverse raccolte, offerte varie e dal contributo della cassa parrocchiale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere

I più letti

Nel rispetto dei lettori e a garanzia della propria indipendenza, questa testata giornalistica non chiede e rifiuta finanziamenti, contributi, sponsorizzazioni, patrocini onerosi da parte del Comune di Biancavilla, di forze politiche e soggetti locali con ruoli di rappresentanza istituzionale o ad essi riconducibili.