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Concluso il Giubileo per San Placido, in basilica la premiazione di 15 alunni

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Attestati di riconoscimento agli studenti della scuola media “Luigi Sturzo” e del Primo e Secondo circoli didattici che hanno partecipato al concorso dedicato al santo patrono, a 1500 anni dalla sua nascita.

 

di Vittorio Fiorenza

Chiusura, nella basilica di Biancavilla, del Giubileo per i 1500 anni dalla nascita di San Placido. Con una messa celebrata dal parroco, padre Pino Salerno, e la premiazione degli elaborati grafici dedicati al santo patrono degli alunni di scuola elementare e media, il programma di iniziative è arrivato alla sua conclusione.

Era stato l’arcivescovo di Catania, mons. Salvatore Gristina, in basilica, lo scorso luglio, ad aprire solennemente il “giubileo placidiano”.

Il clou si è avuto ad ottobre con l’arrivo in paese dell’urna reliquiaria da Messina e la processione straordinaria per le vie del centro storico.

Attivissimi i devoti del circolo San Placido, presieduto da Antonio Spedalieri, che hanno promosso una serie di incontri nelle scuole e nei sodalizi di Biancavilla per fare conoscere la vita del santo.

In questo contesto, promosso pure un concorso per gli alunni biancavillesi (hanno partecipato la “Sturzo” e i due circoli didattici). In basilica, la premiazione di tutte le creazioni pittoriche e plastiche che hanno avuto come tema il patrono di Biancavilla.

Per la scuola media “Luigi Sturzo”, il primo premio è andato ad Agnese Catalfo della 3 B, il secondo a Giuditta Maria Cantarella della 3 L, il terzo a Salvatore Sergi della 3 I e ad Agata Gaia Grasso della 3 B.

Per le scuole elementari, premiazione allargate anche a gruppi. Il primo premio è stato assegnato a Sefora Milazzo della 5 B del Primo Circolo didattico. Secondo premio, ad un altro alunno della stessa classe: Cristian Di Perna. Al terzo posto, un ex aequo “affollato”: Simone Fiore e Salvatore Piovano della 5 B del Primo Circolo didattico e, per la 5 A del Secondo Circolo didattico, Gabriella Anna Greco, Marta Maria Greco, Viola Giovanna Lavenia, Aliana Mauceri, Matteo Pastanella e Martina Puce.

Assegnato anche un premio speciale per Asia Scirocco della 5 D del Secondo Circolo didattico.

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Chiesa

L’ultimo saluto a padre Nicoletti, il vescovo: «Una persona mite e umile»

Addio al prete morto in sagrestia, mons. Renna: «Ogni presbitero desidera andarsene così»

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© Foto Biancavilla Oggi

Una folla commossa e raccolta, ancora quasi incredula, ha accolto la salma di padre Salvatore Nicoletti nella chiesa “Sacro Cuore”. Un ultimo saluto, alla presenza del vescovo di Catania, Luigi Renna, e dall’emerito Salvatore Gristina.

«La sua vita è stata un dono», ha detto Renna, ricordando il sacerdote, morto a 79 anni, nella chiesa dell’Idria, in sagrestia, colto da malore dopo avere celebrato la messa per la comunità neocatecumenale.

«Siamo stati colti impreparati dalla notizia – ha specificato il vescovo – ma anche consapevoli che le circostanze della sua morte sono la situazione più autentica che un cristiano presbitero possa desiderare». E ancora: «La sua morte, che preferisco chiamarla “transito”, è un prolungamento della eucarestia».

Nella sua omelia, Renna ha ricordato l’impegno e la figura di padre Nicoletti, per 37 anni alla guida della parrocchia dell’Idria: «Il suo è stato un impegno umile e costante. La mitezza e l’umiltà di cuore l’hanno reso una persona amabile e semplice verso tutti. È stato una guida di comunità e sacerdote sempre disponibile».

Alla celebrazione, anche il vicario generale, Salvatore Genchi, oltre al clero biancavillese e altri confratelli provenienti da tutta la diocesi. Con fascia tricolore, in rappresentanza della città, il sindaco Antonio Bonanno, a fianco al presidente del Consiglio Comunale, Fabrizio Portale.

Dai parrocchiani dell’Idria a quelli del “Sacro Cuore” (la chiesa in cui ha maturato la sua vocazione), ognuno con un proprio pensiero legato a padre Nicoletti.

Non è mancato il saluto di Gristina: «Padre Salvatore è un dono del Signore. Con la sua umanità e il ministero esercitato. E noi qui presenti siamo la prova di questo dono del Signore alla comunità di Biancavilla e alla Chiesa di Catania. Ringraziamo Padre Nicoletti per ciò che ci ha donato, conserviamo il suo ricordo e facciamo in modo che questi ricordi diano frutto. Sin dal mio arrivo, mi ha colpito la schiettezza di padre Nicoletti e anche nelle difficoltà non è mai mancata la comunione».

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