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Due call center e 850 operatori, rassicurazioni dalla Lombardia


Da Milano, una nota di “Lombardia Informatica”, braccio tecnologico della regione governata da Roberto Maroni, smentisce i timori del segretario siciliano dello Snalv-Confsal e rassicura i lavoratori di Biancavilla e Paternò.
Non soltanto Cgil, Cisl, Uil e Ugl. A smentire le preoccupazioni espresse dal segretario regionale dello Snalv-Confsal, Antonio Santonocito, sul destino degli 850 operatori dei call center Transcom di Biancavilla e Paternò, arriva una nota dalla Regione Lombardia.
A rassicurare i lavoratori delle due sedi etnee che gestiscono le prenotazioni per le visite specialistiche della regione governata da Roberto Maroni, da Milano arriva una nota di “Lombardia Informatica”, la società lombarda che cura anche il servizio appaltato alla Transcom.
«Nel pieno rispetto delle norme vigenti e con la massima trasparenza –viene fatto presente– Lombardia Informatica garantirà il servizio per i prossimi 6 anni attraverso una gara bandita, attualmente alle fasi conclusive, per l’affidamento di parte del servizio stesso svolto da circa 800 lavoratori, estendendo le stesse logiche di continuità e di tutela dei lavoratori espresse nella delibera della Giunta regionale di Regione Lombardia dello scorso anno, nella quale l’amministrazione ha preso atto della buona qualità del servizio di prenotazione ospedaliera erogato presso le tre sedi» (oltre a quelle di Paternò e Biancavilla, c’è una terza a Milano, seppure con minori postazioni).
Ieri, Snalv-Confsal aveva paventato il rischio licenziamento dei lavoratori ed il trasferimento delle attività al Nord Italia. Oggi, la dura presa di posizione di Cgil, Cisl, Uil e Ugl contro la sigla sindacale, accusata di diffondere notizie false e fare terrorismo ai danni dei lavoratori. Poi, la nota di “Lombardia Informatica”, che sembra mettere un punto sulla vicenda.
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Impennata Covid, a Biancavilla il 30% di casi in più negli ultimi 15 giorni
Sono 183 i biancavillesi con positività al virus: +32 “nuovi ingressi” registrati in due settimane


Non se ne parla, i “bollettini” hanno interrotto la loro periodicità. Ma il Covid non arretra. Anzi, secondo gli ultimi dati verificati da Biancavilla Oggi, nella nostra città c’è –in linea con il trend nazionale– un aumento dei nuovi casi.
Se confrontiamo le statistiche delle ultime due settimane, l’incremento dell’incidenza della positività al coronavirus è balzata di circa il 30%. Se 15 giorni fa, le persone positive a Biancavilla erano un centinaio, adesso quelle registrate sono 183. Nello specifico, i “nuovi ingressi” sono 32, quindi circa il 30% in più rispetto a due settimane fa.
Un salto non indifferente. Ma il dato –riferito al quadro offerto dall’Asp di Catania e dalla struttura commissariale Covid– è da ritenere sottostimato. C’è una realtà sommersa. A causa dei test che si fanno a casa, tanti casi di positività non vengono comunicati ufficialmente o arrivano alle autorità sanitarie con ritardo.
Da qui, la necessità della prevenzione e delle accortezze da seguire quando si frequentano luoghi pubblici. E per chi rientra nel target di età o di “fragili” condizioni di salute, l’opportunità della quarta dose del vaccino.
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