Fuori città
Caduti australiani e neozelandesi, padre Pino Salerno all’Anzac day
foto di Alessandro Zappalà
Anche padre Pino Salerno e le corali di Biancavilla hanno partecipato all’Anzac day, le cerimonie dell’Australian and New Zealand Army Corps (il Corpo d’armata australiano e neozelandese) al Museo dello Sbarco e al cimitero di guerra del Commonwhealth, a Catania. Qui sono sepolti 26 australiani e 10 neozelandesi che morirono nel corso delle operazioni dello sbarco degli Alleati nell’estate del 1943.
Presenti l’ambasciatore Mike Rann, l’addetto culturale dell’Ambasciata australiana a Roma, Clelia March Doeve, e rappresentanti della Polizia e delle Forze armate.
L’ambasciatore, dopo aver visitato il museo, nel suo discorso ha fatto cenno con non celata commozione a suo padre che combatté in Italia nella Seconda Guerra Mondiale, ricordando e sottolineando il valore e il coraggio degli italiani in quei tragici momenti.
Ricordata anche l’Operazione Husky e lo Sbarco a Gallipoli. Parole cariche anche da parte del prefetto di Catania, Maria Guia Federico, che si è soffermata anche sul problema degli “sbarchi” che si sta vivendo in questi mesi nella nostra isola.
Il momento celebrativo, al cimitero, è stato presieduto dal prevosto di Biancavilla, nato in Australia da genitori emigrati, molto attento ai rapporti con questo Continente nel quale si reca quasi ogni anno.
Durante la deposizione delle ghirlande presso la croce monumentale, è stata eseguita la sequenza gregoriana “Dies irae”, dalla Corale dell’Accademia Universitaria Biancavillese e dalla Corale della Basilica Collegiata, che con i loro canti hanno reso ancora più solenne e toccante la celebrazione in memoria dei soldati australiani e neozelandesi sepolti in Sicilia.
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Fuori città
Maratona, la carica e la determinazione della biancavillese Mariangela Grigorio
Lei è ingegnere e ha 31 anni: ha conquistato il primo posto a Catania nella categoria seniores femminile
Alla sua prima maratona, si è classificata al primo posto nella propria categoria, “seniores femminile”. La corsa in cui ha avuto questo promettente risultato è la “Naturosa Catania Marathon”. Un risultato che consente di programmare e preparare altre competizioni.
A Mariangela Grigorio, ingegnere biancavillese di 31 anni che per motivi di studio e lavoro si è trasferita in provincia di Modena, la grinta e la determinazione non mancano.
«Ho iniziato a correre diversi anni fa e ho deciso di fare delle gare serie da aprile 2024, partecipando alla 22 km di Ibiza. Da maggio – ci racconta – mi faccio allenare da Lorenzo Lotti (vincitore di quasi tutte le edizioni della maratona di Catania, detentore del guinness Word record dei 100 km di corsa con passeggino, campione italiano dei 100 km…). Era mio desiderio fare la mia prima maratona nel mio paese e, inaspettatamente, ho avuto un ottimo risultato».
Una carica che le consente di guardare avanti. Grigorio sta ora preparandosi per la maratona di Roma del prossimo marzo, la mezza d’Italia di Maranello, un omaggio ad Enzo Ferrari, la maratona di Russi del Lamone (6 aprile) e la 50 km della Romagna (25aprile). «Altri programmi? Con Lotti – annuncia Grigorio – preparerò anche la 100 km del Passatore del 24 maggio, percorso che da Firenze porta a Faenza».
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