Fuori città
Fichidindia, ciliegie ed arance in mostra con Euroagrumi a Londra


Il consorzio Euroagrumi di Biancavilla nella prestigiosa vetrina dell’Ife di Londra, uno degli appuntamenti di maggior rilievo nel settore del food internazionale. L’organizzazione dei produttori ha presentato e messo in mostra le eccellenze siciliane ed in particolare il ficodindia dell’Etna, la ciliegia dell’Etna e l’arancia rossa.
Nell’area espositiva allestita dall’Italia Trade Agency, che ha ospitato diversi prodotti agroalimentari italiani, il Consorzio Euroagrumi rappresentato dal presidente Salvatore Rapisarda ha registrato apprezzamenti sia da parte dei visitatori che dagli esperti del settore.
Momenti particolarmente attrattive sono stati gli show cucking, nei quali sono stati utilizzati i prodotti della terra siciliana, da chef pluristellati come Antonio Carluccio, Enzo Oliveri e Carmelo Carnevale, nella preparazione di diverse ricette.
Particolare curiosità e interesse ha destato tra i visitatori della manifestazione, la pala del ficodindia che arriva nel regno unito per la prima volta.
Molto soddisfatto del successo dei prodotti siciliani a marchio dop e igp anche il direttore dell’Italia Trade Agency a Londra, Fortunato Celi Zullo.
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Cultura
L’omaggio di Salvo Ardizzone alla memoria del maestro Franco Zeffirelli
L’artista biancavillese racconta il suo incontro, quand’era ancora studente, con il grande regista italiano


Nello scenografico complesso di San Firenze, sede della Fondazione Franco Zeffirelli, consegnata l’opera dell’artista siciliano Salvo Ardizzone, originario di Biancavilla, dedicata al maestro del cinema italiano: “I Zeffiretti FZ 2023” acrilico 80×80.
Il dipinto rappresenta un giovane Zeffirelli del periodo del Gesù di Nazaret, circondato dagli “zeffiretti” dell’idomeneo di Mozart tanto amati dalla mamma Alaide. E poi tanto “viola” e tanti “gigli”, che rappresentano la sua amata Fiorentina.
«Ho incontrato il Maestro – ricorda l’artista biancavillese – nella primavera del 1993, lui stava girando il film “Storia di una Capinera” a Catania, io frequentavo l’Accademia di Belle Arti e stavo realizzando la mia tesi “Gesù nel cinema: secondo Pasolini, Zeffirelli e Jewison”, tre modi di vedere la figura di Gesù. È chiaro che di Zeffirelli mi sono soffermato sul “Gesù di Nazaret”, che considero il kolossal non solo della mia adolescenza ma anche di tutti i tempi».
«Tramite le suore benedettine, visto che una mia compagna di classe lo era, mi procurai – prosegue Ardizzone – un appuntamento con il Maestro all’interno del set. Nonostante siano passati esattamente 30 anni, lo ricordo come se fosse oggi. Lui saliva la “scalinata Alessi”, dove c’era anche il suo hotel di appoggio, considerando che lui aveva anche un caravan. Finita la salita si avvicinò a me, nonostante ci fosse un gruppetto di persone e mi disse: “Sei tu il ragazzo della tesi?”. Io in maniera emozionata gli risposi “sì”. Mi prese la mano e la bacio, dicendo “Grazie”. Ho ancora impresso questo momento nei miei pensieri e lo porterò con me».
Se il Gesù di Nazaret e Fratello sole, sorella luna mi hanno emozionato per le verità evangeliche e storiche, Storia di una Capinera e Romeo e Giulietta, mi legano di più alle emozioni amorose, che tutti noi abbiamo dentro il nostro cuore. La stessa cosa si può dire di Amore senza fine. Per parafrasare Callas forever, posso dire Zeffirelli forever».
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