Chiesa
Benedizione dei nuovi altare ed ambone nella chiesa del convento

Sono stati ultimati gli interventi, al convento San Francesco di Biancavilla, per il nuovo altare maggiore e ambone, che completano ed arricchiscono l’area del presbiterio.
Dopo i lavori di tinteggiatura che hanno interessato l’intero edificio sacro, un ulteriore tassello si aggiunge all’abbellimento della chiesetta dei Frati minori.
L’ambone in marmo presenta in alto la raffigurazione simbolica del “Leone di Giuda”. Sono state collocate anche due croci e, al centro, una stella a otto punte che rimanda al giorno successivo alla Creazione, il giorno della Risurrezione di Cristo.
L’altare maggiore è in marmo policromo e presenta la raffigurazione della Sacra Famiglia, all’interno di motivi ornamentali.
La cerimonia per l’ultimazione di questi interventi è avvenuta con la preghiera di benedizione, la posa della tovaglia da parte delle donne dell’O.F.S. e la messa, presieduta da fra’ Antonio Vitanza, padre guardiano del convento biancavillese, ed animata dal coro dei ragazzi.
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Chiesa
I giovani di Biancavilla ricevuti dal vescovo: «I nostri talenti, i nostri sogni»
I ragazzi e gli animatori dell’oratorio dell’Annunziata accompagnati dal parroco, don Giosuè Messina

Una folta rappresentanza dei giovani dell’oratorio “Don Bosco” della parrocchia Annunziata di Biancavilla ricevuti da mons. Luigi Renna al palazzo arcivescovile, a Catania. Un incontro proficuo nel quale si è parlato dei talenti e dei sogni giovanili. Non è mancato un pensiero rivolto a Giulia Cecchettin, uccisa dal suo ex fidanzato, con un’esortazione del vescovo al rispetto.
«È stato un incontro molto arricchente ed edificante per noi giovani», dice Samuele Salamone, uno degli animatori dell’oratorio “Don Bosco”. Realtà giovanile viva, che sta crescendo sempre più nel nostro territorio, promuovendo iniziative sociali, culturali e religiose.
I giovani dell’oratorio, nell’incontro con Renna, sono stati accompagnati dai loro animatori e dal parroco, don Giosuè Messina. Ad ognuno, Renna ha regalato un libro di spiritualità.
«Ci ha incoraggiati –prosegue Samuele – a sfruttare i nostri talenti per il bene nostro e degli altri. L’arcivescovo ha evidenziato che dobbiamo credere in Dio e affidarci sempre a Lui. Il rapporto di fede nasce infatti con Dio. Ma ci sono altri rapporti molto importanti, quello sentimentale, per esempio».
«È stata per noi una gioia presentare i nostri giovani e nello stesso tempo raccontare come si impegnano a vivere da buoni cristiani. D’altra parte, – sottolinea padre Giosuè Messina – l’arcivescovo non ha esitato ad incoraggiare i ragazzi e i loro educatori in questo cammino delicato ed importante. Il tema del nostro incontro è stato “I sogni degli adolescenti nella crescita cristiana”, che l’arcivescovo ha sviluppato attraverso la parabola dei talenti. Non è mancato un accenno al fatto di cronaca di queste ultime settimane, quello della cara Giulia. Il padre vescovo ha esortato a vivere bene tutte le relazioni, nel rispetto reciproco, come il Vangelo ci insegna».
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