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Da Porto Empedocle a Biancavilla: oltre cinquanta pellegrini in basilica

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Oltre cinquanta parrocchiani della chiesa madre “Maria Santissima del Buon Consiglio” di Porto Empedocle sono stati in visita alla basilica “Maria Santissima dell’Elemosina” di Biancavilla. Guidati dall’arciprete-parroco, don Leopoldo Argento, i pellegrini sono stati accolti sul sagrato dal prevosto, don Pino Salerno, e dal presidente dell’associazione “Maria Santissima dell’Elemosina”, Giuseppe Santangelo.

Dopo avere appreso alcuni cenni storici, il folto gruppo ha partecipato alla messa. A servire all’altare è stato il seminarista Andrea Militello, prossimo all’ordinazione diaconale che ha già pensato di ripetere il pellegrinaggio a Biancavilla con altre realtà ecclesiali diocesane.

Nella sua omelia, l’arciprete Argento ha evidenziato il forte legame che unisce le due comunità mariane.

Dopo la liturgia, i fedeli si sono ancora una volta raccolti ai piedi dell’Icona della Madonna dell’Elemosina per la recita della preghiera di supplica e la benedizione conclusiva.

A seguire, tour all’interno della Basilica, che ha compreso la visita della settecentesca Cappella di S. Placido, della Sacrestia monumentale e di alcune pregiate opere d’arte.

Al gruppo è stata poi donata una riproduzione dell’Icona mariana. La giornata dei pellegrini agrigentini è proseguita verso l’Etna.

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Chiesa

L’ultimo saluto a padre Nicoletti, il vescovo: «Una persona mite e umile»

Addio al prete morto in sagrestia, mons. Renna: «Ogni presbitero desidera andarsene così»

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© Foto Biancavilla Oggi

Una folla commossa e raccolta, ancora quasi incredula, ha accolto la salma di padre Salvatore Nicoletti nella chiesa “Sacro Cuore”. Un ultimo saluto, alla presenza del vescovo di Catania, Luigi Renna, e dall’emerito Salvatore Gristina.

«La sua vita è stata un dono», ha detto Renna, ricordando il sacerdote, morto a 79 anni, nella chiesa dell’Idria, in sagrestia, colto da malore dopo avere celebrato la messa per la comunità neocatecumenale.

«Siamo stati colti impreparati dalla notizia – ha specificato il vescovo – ma anche consapevoli che le circostanze della sua morte sono la situazione più autentica che un cristiano presbitero possa desiderare». E ancora: «La sua morte, che preferisco chiamarla “transito”, è un prolungamento della eucarestia».

Nella sua omelia, Renna ha ricordato l’impegno e la figura di padre Nicoletti, per 37 anni alla guida della parrocchia dell’Idria: «Il suo è stato un impegno umile e costante. La mitezza e l’umiltà di cuore l’hanno reso una persona amabile e semplice verso tutti. È stato una guida di comunità e sacerdote sempre disponibile».

Alla celebrazione, anche il vicario generale, Salvatore Genchi, oltre al clero biancavillese e altri confratelli provenienti da tutta la diocesi. Con fascia tricolore, in rappresentanza della città, il sindaco Antonio Bonanno, a fianco al presidente del Consiglio Comunale, Fabrizio Portale.

Dai parrocchiani dell’Idria a quelli del “Sacro Cuore” (la chiesa in cui ha maturato la sua vocazione), ognuno con un proprio pensiero legato a padre Nicoletti.

Non è mancato il saluto di Gristina: «Padre Salvatore è un dono del Signore. Con la sua umanità e il ministero esercitato. E noi qui presenti siamo la prova di questo dono del Signore alla comunità di Biancavilla e alla Chiesa di Catania. Ringraziamo Padre Nicoletti per ciò che ci ha donato, conserviamo il suo ricordo e facciamo in modo che questi ricordi diano frutto. Sin dal mio arrivo, mi ha colpito la schiettezza di padre Nicoletti e anche nelle difficoltà non è mai mancata la comunione».

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