Chiesa
Da Porto Empedocle a Biancavilla: oltre cinquanta pellegrini in basilica
Oltre cinquanta parrocchiani della chiesa madre “Maria Santissima del Buon Consiglio” di Porto Empedocle sono stati in visita alla basilica “Maria Santissima dell’Elemosina” di Biancavilla. Guidati dall’arciprete-parroco, don Leopoldo Argento, i pellegrini sono stati accolti sul sagrato dal prevosto, don Pino Salerno, e dal presidente dell’associazione “Maria Santissima dell’Elemosina”, Giuseppe Santangelo.
Dopo avere appreso alcuni cenni storici, il folto gruppo ha partecipato alla messa. A servire all’altare è stato il seminarista Andrea Militello, prossimo all’ordinazione diaconale che ha già pensato di ripetere il pellegrinaggio a Biancavilla con altre realtà ecclesiali diocesane.
Nella sua omelia, l’arciprete Argento ha evidenziato il forte legame che unisce le due comunità mariane.
Dopo la liturgia, i fedeli si sono ancora una volta raccolti ai piedi dell’Icona della Madonna dell’Elemosina per la recita della preghiera di supplica e la benedizione conclusiva.
A seguire, tour all’interno della Basilica, che ha compreso la visita della settecentesca Cappella di S. Placido, della Sacrestia monumentale e di alcune pregiate opere d’arte.
Al gruppo è stata poi donata una riproduzione dell’Icona mariana. La giornata dei pellegrini agrigentini è proseguita verso l’Etna.
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Chiesa
Rivive il presepe nel cuore del quartiere San Giuseppe tra le suggestive viuzze
L’evento ha coinvolto tutte le componenti della parrocchia Annunziata, guidata da padre Giosuè Messina
L’arco di San Giuseppe, l’omonima chiesa, le caratteristiche viuzze. Uno degli angoli più suggestivi del centro storico di Biancavilla diventa la location perfetta per il presepe vivente. Merito di catechisti, educatori, confratelli e fedeli della parrocchia Annunziata di padre Giosuè Messina. L’iniziativa nasce per coinvolgere i bambini e i ragazzi dell’oratorio alla tradizionale novena di Natale.
Sono state allestite la stalla della della natività e il palazzo di Erode, che riprendono il racconto evangelico. Vi è stata l’opportunità di scoprire gli antichi mestieri del falegname, del fabbro, delle ricamatrici, del vasaio, della lavandaia, delle impastatrici, delle venditrici di stoffe e della verdura.
Un’iniziativa religiosa, dunque, che si propone anche con il suo valore culturale e di aggregazione sociale. Per questo, non è mancato il patrocinio da parte del Comune di Biancavilla.
«Il presepe – sottolineano gli organizzatori – ha lo scopo di rappresentare in maniera plastica le pagine evangeliche oltre che a rendere il figurante e il visitatore protagonisti dell’evento più importante della storia».
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