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Nove cuccioli salvati alle Vigne da Giuseppe e dal figlio Leonardo

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Storia e lieto fine, grazie alla sensibilità di un papà e del figlio. Adesso i cagnolini sono stati affidati alle cure di una associazione di Sant’Alfio. Si spera nella loro adozione.

 

Erano stati abbandonati praticamente appena subito dopo la loro nascita, nella zona Vigne di Biancavilla, in mezzo ai cespugli, da qualcuno che, senza pietà e in modo sbrigativo, ha trovato così la soluzione per disfarsene. Ma sono stati fortunati perché il cuore sensibile di due passanti, Giuseppe Cantarella e il figlio Leonardo, li ha salvati da morte certa. Una storia a lieto fine, quella di nove cuccioli di cane.

Il racconto dei “salvatori”: «Eravamo in bici io e mio figlio nella zona Montalto. Appena ci siamo fermati per bere e riposarci un po’, sentiamo come un miagolio provenire da dietro i cespugli. In un primo momento pensavamo di trovare un gattino impigliato, invece ci ritroviamo una cassetta di cartone della frutta con dentro nove cuccioli».

cuccioli-salvati-alle-vignecuccioli-salvati-alle-vigne-2Giuseppe e Leonardo non ci hanno pensato più di tanto. Hanno preso quella cassetta con i cuccioli e sono corsi a casa per tentare le prime cure.

«Abbiamo chiesto ad amici suggerimenti e aiuti per questi cagnolini, troppo piccoli, hanno bisogno della madre. Non sapevamo come alimentarli o a chi portarli. Non ci siamo persi d’animo, così abbiamo acquistato un biberon per neonati e tentiamo di alimentarli. Abbiamo fatto diversi tentativi, tutta la notte. Poi un veterinario ci ha suggerito un tipo di latte specifico, che abbiamo comprato. Nulla da fare: soltanto tre o quattro cagnolini lo hanno accettato. Volevamo evitare che finissero in un canile. Così, dopo una serie di tentativi e telefonate, siamo riusciti a metterci in contatto con Alfia e Angelo Scuderi dell’associazione “L’oasi del randagio” di Sant’Alfio. Qui abbiamo trovato già la cuccia per i nove cuccioli e latte caldo. I cagnolini sono ora in buone mani. Speriamo possano farcela tutti. E speriamo che dopo possano essere adottati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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2 Commenti

2 Commenti

  1. Greta V. Grace

    30 Agosto 2014 at 15:35

    bravissimi davvero Giuseppe e Leonardo !
    Esempio di civiltà e buon cuore !
    E grazie sempe ad Alfia ed Angelo dell’Oasi del Randagio che li hanno prontamente accolti ♥

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Maurizio Costanzo e il suo “sosia” Giuseppe Petralia di Biancavilla

Il ricordo di un incontro al Parioli: «Mi somiglia veramente, forse ci hanno divisi alla nascita»

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Giuseppe Petralia è un giornalista di Biancavilla. La sua somiglianza con Maurizio Costanzo incuriosì lo stesso conduttore televisivo, al punto da volere salutare il collega dal palco del Parioli.

A ricordare quell’episodio è ora Petralia, da decenni collaboratore del quotidiano “La Sicilia” e corrispondente da Biancavilla negli anni ’70 e ‘80.

«La notizia della morte di Maurizio Costanzo – dice Petralia – mi è tanto dispiaciuta e reso triste. Ho avuto l’onore di conoscerlo personalmente come invitato alla trasmissione “Maurizio Costanzo Show” perché ero stato segnalato come suo sosia».

«Lei è il mio sosia, mi somiglia veramente, forse ci hanno divisi alla nascita», disse Costanzo a Petralia ad inizio di una puntata del suo programma su Canale 5.

«Dopo la trasmissione –ricorda ancora il giornalista biancavillese – ci siamo incontrati dietro al palco, dove Maurizio è stato nei miei confronti molto affabile e gentile. Quando mi ha salutato, mi ha detto “Se vieni a Roma, vienimi a trovare”. Purtroppo non ho potuto avere questa opportunità. Grazie amico e giornalista, riposa in pace».

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