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Sicilia, 1 studente su 2 non si iscrive all’università: l’aiuto dell’online

I dati raccolti dalla fondazione Openpolis sull’istruzione in Italia fotografano una situazione allarmante per quanto riguarda la Sicilia.
Combattere la povertà culturale non è semplice, soprattutto perché essa è legata a fattori come lo sviluppo sociale, i redditi familiari e, più in generale, all’economia di un Paese. Sicuramente, però, è possibile cercare di agevolare i percorsi scolastici e accademici e incentivare così la prosecuzione (o la ripresa) degli studi.
Povertà culturale: i dati di Openpolis
Secondo quanto è emerso dall’indagine statistica, sull’isola quasi un neodiplomato su due (per la precisione il 46,6%) sceglie di non iscriversi all’università. A Catania, invece, la percentuale scende al 43,5%, dato molto vicino a quello riportato dalla regione Campania (43%).
In generale, comunque, è stato notato come nell’Italia meridionale più della metà dei neodiplomati decidano di non frequentare l’università: in particolare, nessuna provincia siciliana e campana arriva a sfiorare in questo ambito la quota di almeno il 50% di iscritti universitari.
Le motivazioni alla base di questi dati sono diverse. Al primo posto, si possono indubbiamente citare gli alti costi che comporterebbe un eventuale trasferimento – o anche solo uno spostamento giornaliero – per arrivare in università. Ma anche il fatto di dover rispettare degli orari fissi e prestabiliti per le lezioni gioca un ruolo: spesso chi ha già un lavoro o altri impegni, si trova impossibilitato a frequentare in presenza i corsi in determinati giorni e orari.
L’aiuto dell’e-learning per combattere l’abbandono degli studi
Moltissime persone oggi preferiscono la formazione a distanza. Rispetto alle università tradizionali, infatti, le università online offrono diversi benefici, tant’è che sono scelti non soltanto dai giovani, ma anche dagli adulti che già lavorano (e che desiderano riposizionarsi sul mercato).
Tra i vantaggi più interessanti che le università telematiche concedono c’è anzitutto la possibilità di assistere alle lezioni in ogni momento della giornata e da qualsiasi luogo, il che permette di organizzare al meglio il proprio tempo. I costi che lo studente deve sostenere, inoltre, sono minori, in quanto non è necessario effettuare spostamenti di alcun tipo.
Gli atenei online, inoltre, mettono a disposizione degli utenti un ventaglio davvero ampio di scelta: sono infatti numerosissime le offerte formative proposte, da Giurisprudenza a Scienze Motorie, per fare solo alcuni esempi.
Aumentano gli iscritti alle facoltà online
Un decennio fa, nell’anno accademico 2010/11, le iscrizioni presso gli atenei telematici in Italia non arrivavano a 40mila. Nel 2017/18 questo numero è salito, fino a superare le 93mila iscrizioni.
Tra il 2015 e il 2018, in particolare, si è registrata la crescita maggiore: oltre il 69%, con più di 38mila iscrizioni registrate.
Nel 2020, poi, è arrivata la pandemia, che ha contribuito moltissimo ad aumentare l’interesse di studenti e studentesse intorno all’istruzione a distanza. Le iscrizioni sono aumentate di un altro 50%, e oggi – come ha rilevato una ricerca condotta da Skuola.net – più di una futura matricola su due valuta di iscriversi in un ateneo telematico.
Se l’istruzione online soppianterà del tutto quella in presenza, non è dato saperlo. Ciò che è certo è che al momento rappresenta un valido aiuto per tanti studenti che non possono sostenere i costi di un trasferimento o che hanno altri impegni oltre allo studio.

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Si è smarrito un bambino: carabinieri, vigili urbani e volontari cercano Nicolò
Il piccolo ha 8 anni, capelli castano chiaro e indossa una maglietta bianca e un paio di jeans blu

Apprensione a Biancavilla per un bambino di 8 anni, Nicolò, di cui non si hanno notizie dalle ore 18. Si trovava con la famiglia in uno studio medico, all’angolo tra via Antonio Gramsci e via Privitera, quando il piccolo sarebbe stato attratto di un cane. Lo ha seguito fino a smarrirsi.
I familiari lo hanno cercato e chiamato per tutto il quartiere. Ma finora senza esito. Per questo sono in giro una pattuglia dei carabinieri e due della polizia municipale per rintracciare il bambino. A loro si sono aggiunti alcuni volontari della protezione civile.
Nicolò ha capelli castano chiaro, indossa una maglietta bianca Guess, jeans blu e scarpe blu della Puma. Chiunque lo notasse può chiamare il comando dei carabinieri e segnalare la sua presenza per essere ricongiunto ai familiari, residenti in via Matteotti.
AGGIORNAMENTO
Il bambino è stao ritrovato. O meglio, è tornato a casa da solo. Dalla compagnia dei carabinieri di Paternò erano anche arrivati rinforzi. Per fortuna, il piccolo è ora con la sua famiglia.
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