Fuori città
Rachele Rapisarda vince il torneo di Natale del “Tennis Club Adrano”
È di Biancavilla e ha 11 anni: si è aggiudicata la 19esima edizione della competizione under 14
Una partita avvincente. Una sfida combattuta con passione e un pizzico di sana tensione. Il torneo di Natale del “Tennis Club di Adrano” –una bella realtà sportiva che raggruppa una sessantina di giovani atleti– è stato vinto da Rachele Rapisarda, per la categoria under 14. Lei di Biancavilla, il suo avversario, Davide Carcagnolo, di Adrano. Entrambi, nonostante la giovane età, nei campetti San Leo hanno dato prova di preparazione, tenacia, fair play e, non ultimo, divertimento, come ama spesso ripetere il mister Piero Di Fazio.
«Rachele è la vincitrice assoluta della categoria “vip”, nonostante abbia 11 anni. Si allena –ha sottolineato Di Fazio– con noi da 1 anno e mezzo e da un mese già gioca nel mondo agonistico della Fit, la Federazione Italiana Tennis, esordendo anche con vittorie in ambito regionale. Lei mi dice sempre “il tennis mi diverte e mi piace”. E questo vale sempre per tutti: bisogna giocare divertendosi e con scioltezza, senza grandi pressioni».
A consegnare i trofei (anche per le categorie under 9 e under 11), un ospite d’eccezione: il giornalista Giuseppe La Venia. L’inviato del Tg1 ha salutato i piccoli tennisti con una esortazione: «Rispettate sempre l’avversario, il resto bisogna dedicarlo al divertimento perché abbiamo bisogno di cose buone».


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Cultura
Gerardo Sangiorgio ricordato a Modena: «Mio padre nell’orrore dei lager nazisti»
L’esperienza del biancavillese sopravvissuto ai campi di sterminio raccontata a Levizzano Rangone


Nella Giornata della Memoria, la figura di Gerardo Sangiorgio – biancavillese deportato nel 1943 nei lager nazisti per avere detto no alla Repubblica di Salò, coerentemente con i suoi principi morali e cristiani – ricordata anche in Emilia Romagna.
Il figlio di Gerardo, Placido Antonio (collaboratore di Biancavilla Oggi), è stato ospitato nella scuola “Celestino Cavedoni” di Levizzano Rangone (frazione di Castelvetro di Modena). Un incontro voluto dai docenti e dalla dirigente scolastica. Qui, Placido Antonio, ha trasmesso ai bambini di quarta e quinta elementare il messaggio e l’esempio del padre (scomparso nel 1993).
«La storia di mio padre –sottolineato Placido– è la storia di tanti ragazzi che nel momento della scelta seppero mettere a repentaglio la loro stessa vita, per un ideale più grande e dal valore universale».
«La voglia di conoscere la storia –ha proseguito– incontra la forza trainante delle storie di vita, in questo terreno c’è il seme dell’umanesimo. Quello che i lager intendevano obliare e che oggi le studentesse e gli studenti chiedono quale terreno di crescita, denominatore di coesistenza tra i popoli, indice di civiltà».
Dopo il suo intervento e la sua testimonianza, tante domande da parte dei bambini e degli insegnanti, riguardanti anche Biancavilla. A conclusione dell’incontro, un insegnante ha letto anche alcuni brani tratti sulla Shoah.
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