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Chiesa

Gemellaggio tra la chiesa della Mercede di Biancavilla e quella di Catania

Santa Messa celebrata da padre Giosuè Messina, con la presenza dell’omonima confraternita

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Un momento di fraternità ha abbracciato le due comunità ecclesiali di Biancavilla e Catania, dedicate alla Madonna della Mercede. Accolto l’invito a presiedere l’eucarestia nella parrocchia catanese, il rettore della chiesa biancavillese, padre Giosuè Messina, assieme alla confraternita e ai fedeli, ha celebrato la messa con l’accompagnamento musicale del maestro Filadelfio Grasso e un gruppo di giovani cantori.

Ad accogliere la comunità è stato il parroco don Pasquale Munzone, cerimoniere arcivescovile e vice direttore dell’Ufficio liturgico diocesano. È stato lui a proporre il gemellaggio fra “le due sorelle”: così le ha definite. Una vera e propria iniziativa di fratellanza tra due comunità.

Durante la predicazione, don Giosuè ha ricordato i voti che facevano, e tutt’oggi fanno, i frati Mercedari: carità, castità, obbedienza e redenzione. La redenzione è un voto che contraddistingue tale ordine: anticamente, così i membri riscattavano gli schiavi con oro e denari pur di salvare loro la vita e redimerli.

L’incontro tra le due comunità è avvenuto per la prima volta il 5 Agosto scorso nella piccola chiesetta mercedaria di Biancavilla, durante la ricorrenza festiva della Madonna della catena. Il proposito che le due comunità dovranno sostenere e portare avanti è quello di arrivare alla “redenzione” attraverso l’evangelizzazione e il cammino sinodale, su cui la chiesa Cattolica si sta soffermando in questo periodo.

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Chiesa

L’ultimo saluto a padre Nicoletti, il vescovo: «Una persona mite e umile»

Addio al prete morto in sagrestia, mons. Renna: «Ogni presbitero desidera andarsene così»

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© Foto Biancavilla Oggi

Una folla commossa e raccolta, ancora quasi incredula, ha accolto la salma di padre Salvatore Nicoletti nella chiesa “Sacro Cuore”. Un ultimo saluto, alla presenza del vescovo di Catania, Luigi Renna, e dall’emerito Salvatore Gristina.

«La sua vita è stata un dono», ha detto Renna, ricordando il sacerdote, morto a 79 anni, nella chiesa dell’Idria, in sagrestia, colto da malore dopo avere celebrato la messa per la comunità neocatecumenale.

«Siamo stati colti impreparati dalla notizia – ha specificato il vescovo – ma anche consapevoli che le circostanze della sua morte sono la situazione più autentica che un cristiano presbitero possa desiderare». E ancora: «La sua morte, che preferisco chiamarla “transito”, è un prolungamento della eucarestia».

Nella sua omelia, Renna ha ricordato l’impegno e la figura di padre Nicoletti, per 37 anni alla guida della parrocchia dell’Idria: «Il suo è stato un impegno umile e costante. La mitezza e l’umiltà di cuore l’hanno reso una persona amabile e semplice verso tutti. È stato una guida di comunità e sacerdote sempre disponibile».

Alla celebrazione, anche il vicario generale, Salvatore Genchi, oltre al clero biancavillese e altri confratelli provenienti da tutta la diocesi. Con fascia tricolore, in rappresentanza della città, il sindaco Antonio Bonanno, a fianco al presidente del Consiglio Comunale, Fabrizio Portale.

Dai parrocchiani dell’Idria a quelli del “Sacro Cuore” (la chiesa in cui ha maturato la sua vocazione), ognuno con un proprio pensiero legato a padre Nicoletti.

Non è mancato il saluto di Gristina: «Padre Salvatore è un dono del Signore. Con la sua umanità e il ministero esercitato. E noi qui presenti siamo la prova di questo dono del Signore alla comunità di Biancavilla e alla Chiesa di Catania. Ringraziamo Padre Nicoletti per ciò che ci ha donato, conserviamo il suo ricordo e facciamo in modo che questi ricordi diano frutto. Sin dal mio arrivo, mi ha colpito la schiettezza di padre Nicoletti e anche nelle difficoltà non è mai mancata la comunione».

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