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Cantanti e biopic: i film da non perdere

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Fra i temi cinematografici che da sempre riscuotono più successo vanno annoverati sicuramente i film biografici. I motivi sono numerosi, ma la maggior parte di questi fa tendenzialmente capo alla fama del personaggio, o a quanto da questo compiuto. Fra i film di questo genere sono numerosi quelli dedicati alla trasposizione della vita di cantanti, ed è facile capire come in questo caso proprio la fama dell’artista giochi un ruolo fondamentale, in quanto capace di rendere il film potenzialmente interessante per tutti i fan del protagonista. Non si tratta comunque solo di questo: i film biografici dedicati ai cantanti si prestano particolarmente a indagare la vita personale dell’artista, mettendo in scena fatti meno noti o aspetti personali determinanti nel creare il personaggio da palcoscenico che, spesso, è il solo ad essere noto presso il pubblico. Ci sono, insomma, film in particolare che vale senz’altro la pena vedere.

È indubbiamente il caso di Bohemian Rhapsody, film del 2018 dedicato, come ovvio già dal titolo, ai Queen. La trama ripercorre i primi 15 anni di carriera della famosissima band inglese, arrivando fino allo storico concerto Live-Aid del 13 luglio 1985. Freddie Mercury, frontman e figura di spicco della band, è interpretato da Rami Malek e il film dedica ampio spazio proprio alla sua persona, esplorandone soprattutto il rapporto con i compagni del gruppo e i rapporti sentimentali: con una concessione storica, il film si conclude proprio con la scoperta da parte di Mercury di aver contratto l’AIDS. La pellicola è stata premiata con quattro Premi Oscar, compreso quello per miglior attore protagonista a Rami Malek, ed è divenuto il biopic musicale di maggior successo della storia del cinema; in Italia è stato il film più visto di tutto il 2018.

Altro film molto recente è Rocketman, del 2019, incentrato sulla vita di Elton John. La trama della pellicola parte dal 1983 e, sfruttando un flashback, ripercorre la carriera del cantautore britannico a partire dalla giovinezza durante gli anni ’50. Anche in questo caso il film, oltre che sulla carriera, si concentra in particolar modo sulla vita privata di Elton John, mettendone in scena gli aspetti sentimentali e gli eccessi dai quali si è allontanato. Premiato con il Premio Oscar per la miglior canzone, il film è stato presentato fuori concorso al Festival di Cannes del 2019, venendo salutato con una standing ovation.

Merita poi una menzione il biopic sulla carriera di Elvis Presley, atteso per il prossimo 24 giugno. Diretto da Baz Luhrmann e con un cast composto, fra gli altri, da Austin Butler nel ruolo di Elvis e da Tom Hanks nei panni dello storico manager, colonnello Tom Parker, si tratta di un film che, benché non ancora uscito, promette di riscuotere successo. Oltre a Memphis, palcoscenico dei primi passi del futuro re del rock e dei suoi ultimi anni nella tenuta di Graceland, facile immaginare che tra le ambientazioni non possa mancare Las Vegas, la cui immagine continua a fare da sfondo anche oggi alle moderne piattaforme online che ne perpetuano la leggenda, così come sono prevedibili i riferimenti alla carriera cinematografica dell’artista.

Infine, qualche anno sulle spalle in più per Ray, uscito negli USA nel 2004 e a inizio 2005 in Italia, biopic che mette in scena la carriera di Ray Charles. Partendo dall’infanzia, negli Stati Uniti meridionali degli anni ’30, il film percorre le tappe principali della vita e della carriera dell’artista afroamericano: la morte del fratello, la perdita della vista all’età di 7 anni, la formazione musicale, l’attivismo per i diritti civili delle persone di colore e i difficili rapporti sentimentali. Il film ha rappresentato il trampolino di lancio della carriera di Jaime Foxx, che ha potuto avvalersi anche del contatto con lo stesso Ray Charles: il cantante, morto pochi mesi prima dell’uscita del film al cinema, aveva ricevuto una copia in braille della sceneggiatura, potendo quindi esprimere le sue valutazioni in merito. Il film è stato premiato con il Premio Oscar come miglior attore protagonista per l’interpretazione resa da Foxx: quest’ultima ha rappresentato anche presso il pubblico la componente più apprezzata del film insieme alla colonna sonora, non a caso vincitrice anch’essa dell’Oscar.

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Attualità

Come sta cambiando il centro storico di Biancavilla

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Passeggiando per le vie acciottolate del centro storico di Biancavilla, si ha l’impressione di un luogo sospeso tra passato e futuro. Gli antichi palazzi in pietra lavica, le chiese barocche e le piazze cariche di memoria convivono oggi con locali moderni, serrande abbassate e cartelli di affitto. Il centro storico, da sempre anima pulsante della vita cittadina, sta cambiando. Su https://rabona9.it/ si trovano spesso spunti e riflessioni su come gli spazi urbani influenzano il vivere quotidiano, ed è lecito chiedersi se questo cambiamento sia un segnale di rinascita o il sintomo di una crisi più profonda.

Ristrutturazioni tra recupero e abbandono

Negli ultimi anni, diversi edifici storici del centro sono stati oggetto di interventi di restauro, grazie anche a fondi regionali ed europei. Alcuni immobili sono tornati a nuova vita, trasformati in abitazioni, studi professionali o spazi culturali.

Tuttavia, non mancano segnali preoccupanti. Molti edifici restano in stato di abbandono, con facciate pericolanti e interni inagibili. La burocrazia, i costi elevati di ristrutturazione e la mancanza di incentivi mirati scoraggiano molti proprietari. Alcune zone, soprattutto quelle più interne e meno trafficate, rischiano di trasformarsi in vuoti urbani difficili da recuperare.

Nuove attività commerciali tra entusiasmo e incertezza

Un altro segnale del cambiamento è la comparsa in tutt’altra zona, cioè nel viale dei Fiori, di nuove attività commerciali. Negli ultimi due anni sono stati aperti piccoli bar, negozi di abbigliamento e spazi multifunzionali gestiti da giovani imprenditori locali. Questi esercizi non solo cercano di rivitalizzare la zona, ma propongono anche un’idea diversa di socialità, spesso legata a eventi culturali e momenti di aggregazione.

Nonostante l’entusiasmo, la sopravvivenza di queste attività non è scontata. La concorrenza con le grandi catene, la difficoltà di accesso al centro per via della viabilità e la diminuzione del flusso pedonale in alcuni orari rendono difficile la sostenibilità economica nel medio termine. Servirebbe un piano organico, capace di supportare e promuovere queste realtà con iniziative concrete, agevolazioni fiscali e una visione chiara dello sviluppo urbano.

La voce dei residenti e il ruolo dell’amministrazione

I cittadini che vivono nel centro storico conoscono bene le contraddizioni della zona. Da un lato, la bellezza architettonica e l’atmosfera unica continuano a essere motivo di orgoglio. Dall’altro, la carenza di parcheggi, i problemi legati alla manutenzione urbana e il rumore notturno generano malcontento. Molti residenti chiedono un maggiore coinvolgimento nelle scelte che riguardano il quartiere e una presenza più attiva dell’amministrazione.

Il Comune ha recentemente annunciato un nuovo piano per i parcheggi. Ma i biancavillesi sanno bene che i piani sulla carta devono tradursi in azioni visibili e continuative, altrimenti il rischio è di perdere, poco a poco, l’anima di un luogo che ha fatto la storia della città.

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Attualità

Intrattenimento 2.0: cosa scelgono davvero gli italiani nel tempo libero digitale

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La diffusione capillare di internet, la crescente portata dei dispositivi mobili e l’evoluzione degli strumenti digitali hanno trasformato profondamente il concetto di intrattenimento. In Italia, milioni di utenti ogni giorno dedicano parte del loro tempo libero a fruire contenuti digitali, socializzare virtualmente o divertirsi con nuove forme di svago online. Questo fenomeno rappresenta un indicatore significativo dei cambiamenti culturali e sociali in atto nella società contemporanea.

Reti sociali e comunità virtuali: da passatempo a spazio sociale

Le piattaforme sociali sono ormai stabilmente radicate nelle abitudini quotidiane della popolazione italiana. Secondo stime statistiche, oltre tre quarti degli utenti internet in Italia accedono almeno una volta al giorno a uno o più social network. Facebook, Instagram e TikTok dominano la scena, a cui si aggiungono applicazioni di messaggistica come WhatsApp e Telegram, usate non solo per comunicare ma anche per seguire contenuti di intrattenimento tematici.

Telegram, in particolare, si sta affermando come una piattaforma multifunzionale: oltre alle sue funzioni tradizionali, è sempre più utilizzata per giochi, micro-commerce e contenuti interattivi. Interessante notare come siano nati veri e propri circuiti di svago integrati nell’app, come quelli offerti dai canali di migliori casino europei online, che permettono agli utenti di intrattenersi con giochi da casinò direttamente nell’interfaccia dell’app, ridefinendo il concetto di accessibilità all’intrattenimento digitale.

Streaming video e musica: il dominio dell’on demand

Il comparto dello streaming digitale rappresenta una delle aree di maggior crescita dell’intrattenimento in Italia. Le piattaforme di video on demand hanno rivoluzionato il rapporto degli italiani con i contenuti audiovisivi. Serie televisive, film, documentari e anime sono oggi accessibili in qualsiasi momento, con programmazioni personalizzabili che si adattano alle preferenze e agli stili di vita degli utenti.

Parallelamente, il consumo musicale ha subito una trasformazione simile. Spotify, Amazon Music, Apple Music e altri servizi consentono di ascoltare milioni di brani senza interruzioni, creando playlist automatiche basate sugli algoritmi predittivi. Questo ha modificato profondamente il ruolo della radio tradizionale e dei supporti fisici, accentuando la centralità dell’ascoltatore e della sua esperienza personalizzata.

Videogiochi: un ecosistema trasversale tra età e generi

Il gaming online continua a registrare una crescita costante e stratificata. In Italia, la platea di videogiocatori comprende ormai una fascia anagrafica che va dagli adolescenti agli over 50. I giochi per dispositivi mobili rappresentano la categoria più accessibile e popolare, ma sono i titoli multiplayer su console e PC a generare le comunità digitali più attive.

Non si tratta più di un semplice passatempo solitario: le piattaforme multiplayer, i tornei online e gli spazi virtuali condivisi hanno trasformato il gioco in un’esperienza sociale e competitiva. Inoltre, la crescente diffusione degli eSport sta contribuendo a ridefinire l’intrattenimento videoludico in termini quasi professionali, con eventi in diretta streaming, sponsor e audience globali.

Podcast e contenuti vocali: un formato in ascesa

Negli ultimi anni ha preso piede una nuova forma di fruizione dei contenuti: i podcast. Questi formati audio, disponibili tramite piattaforme dedicate o integrati in applicazioni di uso quotidiano, offrono contenuti informativi, narrativi o di intrattenimento accessibili anche in mobilità.

Il pubblico italiano mostra interesse verso una gamma diversificata di generi, dai racconti storici alle interviste con esperti nei diversi settori, passando per programmi legati all’attualità e alla tecnologia. I dispositivi intelligenti, come assistenti vocali e smart speaker, contribuiscono ulteriormente alla diffusione del formato, facilitando l’accesso ai contenuti attraverso comandi vocali.

Attività digitali e tempo libero: una trasformazione permanente

La crescente digitalizzazione del tempo libero non appare più come un trend passeggero, ma come una trasformazione strutturale all’interno dei comportamenti sociali. L’adozione di strumenti e piattaforme virtuali è spesso legata non solo all’intrattenimento, ma anche alla ricerca di conforto sociale, alla curiosità intellettuale o alla costruzione della propria identità digitale.

Tale fenomeno si riflette anche nella diversificazione delle modalità con cui gli utenti cercano svago online: dai contenuti audiovisivi ai giochi interattivi, fino agli spazi digitali che simulano ambienti di aggregazione, il panorama italiano mostra una notevole ricchezza. Il tempo libero si configura quindi sempre più come uno spazio ibrido, tra reale e virtuale, in cui ogni individuo sceglie modalità su misura per esprimere sé stesso e connettersi con il mondo.

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