Fuori città
Alfio Crispi sulla vetta di Erice: primo posto con record al campionato italiano
Con la sua Peugeot 106, il biancavillese ha messo il sigillo alla cronoscalata per la sua categoria
Un biancavillese conquista Monte Erice, mettendo il suo sigillo sulla cronoscalata. Alfio Crispi, classe 1975, con la sua Peugeot 106, si è distinto per la sua categoria “E1 1400” al campionato italiano “velocità montagna”. Ma non si è accontentato solo del primo posto. Ha anche stabilito il record del tracciato: 3 minuti e 35 secondi.
Con questa di Erice, è la quarta vittoria del biancavillese, su sei gare di campionato italiano, disputate, con altrettanti record, tra Ascoli, Gubbio e Pedavena.
«Questo campionato italiano –vuole sottolineare Alfio– lo dedico soprattutto a mio papà, che sicuramente da Lassù mi guarda e mi illumina il percorso di gara. Ciao pa’… tranquillo, ce l’abbiamo fatta».
Le prossime tappe? C’è la “Coppa nissena”, domenica prossima. E poi, per concludere, Crispi andrà alla finale del Trofeo italiano della montagna, ad Orvieto, il 24 di ottobre.
E il pensiero va già al prossimo anno: «Siamo messi bene per il 2022 –specifica Crispi– questo è quello che conta, con Nunzio Farinato abbiamo trovato un setup che ci permette di scaricare la cavalleria del motore preparato dal Maestro Peppino Ciarcelluti. Lui non si arrende e ha già pronta una sorpresa per il prossimo anno. Nell’attesa non mi resta che ringraziare il mio fedelissimo Alfredo Persiano. Senza di lui non saprei come fare, instancabile come sempre. Ringrazio il mio team che mi supporta come sempre… Pippo Monaco, Giuseppe Leanza, Fortunato Scarvaglieri, Luigi Aricò. Ringrazio la mia scuderia, che mi ha supportato, la Catania Corse. E poi la mia famiglia, mia moglie e le mie figlie, che mi seguono nelle dirette, tifando come allo stadio».
Alfio Crispi, nel 2018 ho vinto il Trofeo italiano della montagna di classe E1 Italia 1400. L’anno successivo ha vinto il Campionato italiano di classe E1 400. Nel 2021 il Campionato italiano di classe E1 Italia 1400. Per l’anno prossimo si valuterà se rimanere in “1400” o passare al “1600”.
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Fuori città
Effetto “Sinner” a Biancavilla: in 60 al torneo di tennis “Ciuri di Mungibeddu”
Finale avvincente e di alto livello: trofeo vinto dalla coppia Salvo Bisicchia – Claudia Minissale
Chiamiamolo pure “effetto Sinner”. Certo è che il tennis a Biancavilla e in tutto il territorio etneo non è mai stato così in forma. La quarta edizione del torneo di tennis doppio misto “Ciuri di Mungibbeddu” ha registrato numeri da record, con quasi trenta coppie uomo-donna iscritte. Un traguardo che conferma la crescente popolarità dell’evento sportivo. Nato in forma amatoriale solo pochi anni fa, la manifestazione si è rapidamente affermata tra le più attese nella zona.
La finale ha visto la coppia Salvo Bisicchia – Claudia Minissale affrontare Maria Giovanna Granuzzo – Marco Di Fazio, con una vittoria finale di 6-2, 4-6, 10-5 per la prima coppia. Il match è stato combattuto fino all’ultimo, offrendo un livello di gioco elevato che ha mantenuto alta la tensione, culminando dopo settimane di sfide serrate.
Competizione organizzata dalla famiglia Rapisarda
«Il successo di questa edizione è una grande soddisfazione per tutti noi – racconta Vincenzo Rapisarda, ideatore e organizzatore del torneo –. Vedere così tante coppie appassionarsi e partecipare con entusiasmo ci riempie di orgoglio. Il nostro obiettivo era creare un evento che non fosse solo una competizione sportiva, ma un momento di aggregazione per la comunità, mantenendo vivo lo spirito di tradizione che da sempre accompagna “Ciuri di Mungibbeddu”. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato, dai partecipanti a chi ha curato ogni dettaglio dell’organizzazione. E un pensiero speciale va alla mia famiglia, sempre presente sia nell’organizzazione che in campo tra i partecipanti, e a tutti gli amici del tennis che condividono con me questa passione. Spero che il torneo continui a crescere e a coinvolgere sempre più persone negli anni a venire».
Non sono molti i tornei di questo tipo nel territorio etneo, e “Sciuri di Mungibbeddu” si distingue per il successo che ha riscosso negli anni, grazie a una partecipazione in costante aumento, che ha visto la presenza di molte coppie provenienti da fuori provincia. Oltre alla famiglia Rapisarda, che ha messo a disposizione il proprio campo privato per la competizione, il merito va anche a chi ha gestito la logistica: la maestra di tennis Lidia Bondor del “TC Biancavilla” e Piero Di Fazio, presidente del “TC Adrano”.
Evento ispirato dal poeta Giuseppe Tomasello
Il torneo si lega alla poesia dialettale siciliana. Quattro anni fa, infatti, il celebre concorso di poesia dialettale “Ciuri di Mungibbeddu” ispirò la nascita dell’evento tennistico. Giuseppe Tomasello, il poeta-contadino, uno degli animatori del concorso, ebbe l’idea di trasferire l’essenza di quel progetto culturale sul campo da tennis, creando un legame originale tra sport e cultura.
«Ogni cosa bella è destinata a durare – dice Tomasello – spero che anche nei prossimi anni questa iniziativa possa crescere e coinvolgere sempre più gente. L’idea è nata grazie ai miei nipoti, che giocano a tennis e hanno trasmesso la passione anche ai miei pronipoti. Come ho già avuto modo di dire più volte, questo sport è così bello, armonico ed elegante da sembrare una vera poesia».
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