Connettiti con

News

Sindaco, amministratori e dipendenti comunali sotto esame: tampone negativo

Sottoposti ad esami perché erano stati a contatto con uno degli infermieri (nonché consigliere) risultato positivo

Pubblicato

il

Esito negativo. I risultati dei tamponi effettuati sul sindaco Antonio Bonanno, assessori e alcuni consiglieri comunali, nonché personale del Comune hanno escluso la presenza di infezione virale da Covid-19.

Gli esami erano stati eseguiti agli amministratori e ai dipendenti (una ventina di persone), per pura precauzione e in ossequio al principio di prevenzione, perché tutti erano stati a contatto con il consigliere Agatino Neri, infermiere dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”, risultato positivo al tampone ed ora in quarantena, pur stando bene.

I campioni da gola e narici erano stati prelevati da un’equipe epidemiologica dell’Azienda sanitaria provinciale di Catania, dopo avere riunito tutte le persone interessate presso il Cento Operativo Comunale di viale dei Fiori.

I risultati che hanno escluso la presenza virale sono arrivati dopo quattro giorni. Nell’attesa, tutti sono rimasti isolati a casa. Nello stesso tempo il sindaco ha disposto una sanificazione dei locali comunali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
Fai clic per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

News

Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»

Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate

Pubblicato

il

«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».

Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.

Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.

C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.

«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».

«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».

Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere
Pubblicità

DOSSIER MAFIA

I più letti