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Il direttore Asp “visita” l’ospedale: «Presto realtà la “Rianimazione”»

di Vittorio Fiorenza
Il “referto” recita così: «È un ospedale all’avanguardia, in grado di offrire tantissimi servizi con una “Rianimazione” estremamente evoluta e un potenziale elevato». A redigerlo è il direttore generale dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza, per descrivere il “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla, collocato e riorganizzato nella nuova struttura inaugurata nel 2018, dopo un’attesa che durava dalla fine degli anni ’70.
Il quadro del manager viene fatto dopo il periodico monitoraggio di ogni parametro. Al briefing hanno partecipato tutti i componenti ospedalieri, le sigle sindacali e i primi cittadini di Biancavilla e Adrano, Antonio Bonanno e Angelo D’Agate.
Rispetto agli annunci dello scorso anno, in occasione dell’apertura del nuovo plesso, si registra il ritardo nell’attivazione del reparto di Rianimazione, novità assoluta per Biancavilla e il suo comprensorio. Eppure, il reparto è pronto con posti letto e macchinari di alta tecnologia. La mancata inaugurazione, finora, si spiega con il fatto che «non tutti gli anestesisti che noi abbiamo selezionato –ha puntualizzato Lanza– hanno accettato il posto perché hanno optato per sedi più “appetibili”». Ma il direttore dell’azienda sanitaria vuole essere chiaro: «Noi la faremo partire e, facendo scorrere la graduatoria, speriamo che dopo l’estate possa diventare una realtà».
Per il resto, i dati del primo trimestre 2019 dell’ospedale di Biancavilla sono chiari: 527 ricoveri ordinari, 65mila prestazioni ambulatoriali, quasi 9mila accessi al pronto soccorso, oltre 200 interventi chirurgici e 125 parti.
«Non abbiamo riscontrato qui criticità particolari, come registrate invece a Caltagirone o a Paternò. D’altra parte –dice il direttore– le performance positive sono state possibili grazie ad un personale molto motivato dalla struttura moderna in cui lavora».
Un presidio che –viene ribadito– deve servire un vasto territorio (con un’utenza spesso proveniente pure dalla provincia di Enna), assieme agli altri due presidi-gemelli. «L’ospedale di Biancavilla con le strutture di Paternò e di Bronte –specifica il direttore Lanza– costituiscono una dorsale di servizi dell’Asp in questo comprensorio. Sono presidi che si completano a vicenda e per questo osserviamo gli equilibri tra gli stessi perché devono essere capaci di dare risposte a questa fascia etnea. Si tratta, quindi, di ospedali che si integrano tra loro e non devono “cannibalizzarsi”, ma lavorare in armonia, seppur nelle loro identità e finalità».
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Operai muniti di motosega in piazza Falcone-Borsellino: tagliati gli alberi
Lavori in corso a “Spartiviale”: prosegue la riqualificazione dell’intero quartiere sud di Biancavilla

Gli alberi di pino presenti in piazza Falcone-Borsellino di Biancavilla sono stati abbattuti. Tagliati del tutto. Operai, minuti di motosega, al lavoro nell’area vicina alla chiesa Santissimo Salvatore. Un intervento radicale che cambia la fisionomia della piazza e che ha suscitato perplessità in quanti sono passati da viale Europa.
È noto che i pini non siano adatti alle aree urbane, a causa della loro mole e delle radici che, con il tempo, rovinano la pavimentazione o creano deformazioni del manto stradale. Ecco perché verranno sostituiti con alberi più adeguati al luogo.
I lavori in corso si inseriscono nell’ambito del più articolato progetto di riqualificazione dell’interno quartiere di Spartiviale. Non soltanto la piazza intitolata ai due magistrati antimafia. Anche lo stesso viale Europa, così come via Filippo Turati, la strade limitrofe, lo spazio in cui si svolge la fiera settimanale e via Belvedere sono interessati agli interventi.
A quasi 2 milioni di euro ammontano i finanziamenti. Opere che cambieranno l’aspetto dell’area sua di Biancavilla. I lavori riguarderanno strade, marciapiedi e nuove attrezzature di svago per i bambini. Saranno piantati nuovi alberi e verrà migliorato il sistema di captazione delle acque.
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L’Etna dà spettacolo, ma attenzione: soccorsi in territorio di Biancavilla
Nonostante l’ordinanza del sindaco Antonio Bonanno, visitatori improvvisati nella zona sommitale

La colata di lava che sta “rigando” i fianchi dell’Etna attira sulla parte sommitale del Vulcano molti curiosi che vogliono ammirare da vicino uno spettacolo unico. Accade nonostante i divieti. Il rischio di incidenti è alto.
In località monte Denza, in territorio di Biancavilla, un uomo ha riportato un infortunio ad una caviglia, impendendo di proseguire. È scattato così l’intervento del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi. In meno di mezz’ora i militari hanno raggiunto il malcapitato, che presentava alcuni principi di ipotermia e lamentava un forte dolore. I soccorritori hanno posizionato l’infortunato sulla barella speciale per il trasporto a mezzo motoslitta. Raggiunto il cancello della pista Altomontana “Filiciusa-Milia”, l’uomo è stato affidato alle cure degli operatori sanitari del 118 intervenuti in ambulanza, che hanno provveduto successivamente a condurlo in ospedale.
Il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha firmato un’ordinanza per impedire che visitatori improvvisati si avventurino in luoghi che in questo momento presentino condizioni ad alto rischio.
«Gli esperti – spiega Bonanno – ci informano del rischio di esplosioni idro-magmatiche provocate dall’interazione tra colata lavica e neve. Frammenti di lava incandescente possono raggiungere curiosi ed escursionisti sprovveduti, con conseguenze che è facile immaginare. Va bene, quindi, ammirare lo spettacolo ma la sicurezza viene prima di ogni altra cosa».
Certo è che anche dal versante di Biancavilla, la colata offre una visuale spettacolare. La foto che pubblichiamo qui a seguire è stata scattata proprio da un nostro lettore, Placido Recupero, appassionato di fotografia, al punto che la sua Reflex è diventata la sua compagna di viaggio. «Grazie alla fotografia – ci dice – riesco a condividere con gli altri momenti ed emozioni uniche che rimangono immortalate per sempre». L’immagine dell’Etna innevato con l’eruzione e la linea di fuoco ne è un esempio.

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