Attualità
Le associazioni “no profit”: distinguere e scegliere la tipologia
Le associazioni “no profit” sono delle organizzazioni senza scopo di lucro, che operano per contribuire in maniera del tutto volontaria a una determinata causa senza l’aspettativa di un ritorno monetario. Le attività di cui si occupa una qualsiasi organizzazione no profit vengono svolte per il bene della causa che si persegue, senza altri fini. Sebbene legalmente non ci si debba aspettare un ritorno monetario o uno “stipendio”, l’associazione ha necessità di denaro per poter essere mantenuta e per poter promuovere e organizzare le attività all’interno o all’esterno della sede. Tutti possono entrare a fare parte di un’associazione senza scopo di lucro, sia giovani che adulti.
Tipologie di organizzazioni no profit
Le associazioni che rientrano nel mondo del non profit si distinguono tra di loro principalmente per la tipologia di struttura, per la causa che si persegue e per lo status giuridico. La maggior parte delle no profit opera nei settori dello sport, della ricerca, della cultura, dell’assistenza, della sanità e dell’istruzione. La legislazione italiana ha elencato differenti categorie di no profit. Vediamole nel dettaglio.
● ONG
Anche conosciute come Organizzazioni Non Governative, rientrano tra le categorie del no profit, soprattutto per la totale assenza di guadagno monetario. Le prime ONG sono nate negli anni 70 svolgendo attività in aiuto dei paesi in via di sviluppo. Oggi, le ONG vengono finanziate tramite donazioni dei privati oltre a ricevere del denaro pubblico. Queste organizzazioni sono molto differenti tra di loro (religiose, filosofiche, politiche, sociali, ecc), occupandosi di varie attività e avendo forme differenti e sedi per tutto il mondo. La maggior parte delle ONG fanno parte di movimenti ecologisti, religiosi o pacifisti, oltre a quelli politici. In quest’ultimo ambito, le ONG possono agire come gruppi di pressione politica o semplicemente come programmi che aiutino allo scopo.
● ONLUS
Acronimo di Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale, le ONLUS mirano a perseguire missioni solidaristiche e di rilevanza sociale. Le attività delle ONLUS possono agire nell’ambito dell’assistenza sociale, beneficenza, formazione, sport, arte, promozione culturale, tutela dei diritti e ricerca scientifica.
● Organizzazioni di volontariato
Le ODV sono associazioni composte unicamente da volontari che svolgono attività per l’unico ed esclusivo scopo solidaristico. All’entrata delle Organizzazioni di Volontariato possono avere entrate di natura commerciale e possono essere considerate un ente del terzo settore. Come in tutte le altre associazioni no profit, i membri del gruppo di volontariato non possono essere pagati ma possono ricevere un rimborso delle spese effettuate per le attività svolte.
● Cooperative sociali
Le cooperative nascono per perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini. In Italia vengono riconosciute 4 tipologie di cooperative:
Tipo A : svolgono attività che mirano a promuovere servizi socio-sanitari oltre a quelli educativi
Tipo B: i membri di questa tipologia di gruppi forniscono attività per l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate.
Come gestire al meglio i finanziamenti delle no profit
Come citato precedentemente, le organizzazioni no profit non possono guadagnare del denaro che viene poi distribuito come “stipendio” ai membri e ai soci che ne fanno parte. È necessario tuttavia raccogliere delle somme di denaro, attraverso donazioni, soldi pubblici o attività, per gestire l’organizzazione stessa, promuovere eventi futuri e rimborsare i membri. Gestire questo denaro non sempre però può risultare semplice, soprattutto quando il gruppo è composto da numerosi membri. Per questo motivo, una soluzione scelta ormai da molti è quello delle carte prepagate, come quelle offerte da Soldo. Le carte prepagate semplificano l’iter per organizzare una società no profit, per gestire il denaro dell’organizzazione per tenere sotto controllo le spese necessarie alle attività. Consentono inoltre di trasferire denaro con semplicità e risparmiare tempo prezioso, automatizzando l’inserimento dei dati relativi alle transazioni.
Attualità
Strategie e strumenti per il giovane commercialista: come la tecnologia semplifica e potenzia il lavoro
Nella società moderna – caratterizzata da una crescente complessità sia dal punto di vista normativo che fiscale – il ruolo del commercialista è diventato cruciale e imprescindibile.
Da questa maturata consapevolezza è nata la necessità, da parte di TeamSystem – company leader nel mercato delle soluzioni digitali per imprese e Professionisti – di fornire una guida indirizzata a coloro che vogliono intraprendere un percorso professionale nel settore della consulenza fiscale indipendente, “Il Manuale del giovane Commercialista”.
I suggerimenti vanno dai requisiti legali – la partita IVA, il tirocinio di tre anni, l’esame di Stato per l’abilitazione, l’iscrizione all’INAIL e alla Cassa Nazionale di Previdenza dei Dottori Commercialisti – alla struttura legale per il proprio studio.
Entrando più nello specifico nell’argomento, la principale distinzione è quella tra Studi individuali e Studi associati: la scelta dipende da priorità personali, livello di rischio che si è in grado di sopportare e dalla visione di crescita aziendale.
Alla base di tutto c’è la creazione di un business plan efficace, in grado di definire la direzione strategica e operativa di uno studio di commercialista. Analisi del mercato, obiettivi, struttura organizzativa, pianificazione e promozione i suoi punti fondamentali.
Per la sostenibilità a lungo termine dell’intera attività diventa fondamentale la gestione quotidiana dei processi, dalla standardizzazione dei processi all’amministrazione dei documenti e la loro archiviazione, ormai digitale e “coadiuvata” da strumenti tecnologici avanzati come TeamSystem Studio.
L’obiettivo è quello di rendere il lavoro più efficiente e consentire ai Professionisti di concentrarsi sulle attività a maggior valore aggiunto.
Per il commercialista – come per molte altre figure professionali – diventa fondamentale, inoltre, tenersi aggiornato sulle normative e le leggi fiscali, così come sulle tasse e le imposte.
L’ultimo macro-argomento da considerare è quello relativo al marketing e alle tecniche da utilizzare per aumentare il proprio business: si va dal marketing digitale – ottimizzare il sito web dello studio per i motori di ricerca, ad esempio – agli eventi o webinar, fino ad arrivare ai programmi di referral e partnership, al fine di fidelizzare i clienti.
In questo senso, mantenere sempre alto il loro grado di soddisfazione – scegliendo un rapporto proattivo oppure offrendo servizi personalizzati che rispondano a specifiche esigenze – è importante per il successo del professionista e la sostenibilità dell’attività.
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