Scuola
Il “Cenacolo” entra a scuola: successo contro ogni pregiudizio


A giugno, con la chiusura dell’Anno Scolastico, anche il progetto “C.T.A. Cenacolo Cristo Re incontra le scuole”, si è concluso.
Per l’equipe medico-socio psico-pedagogica della comunità terapeutica, l’iniziativa di incontrare gli studenti ha sortito gli effetti positivi che erano stati previsti, sperati e presentati ai dirigenti scolastici degli istituti del territorio (Biancavilla – Adrano), che ne avevano voluto accettare la proposta condividendone gli scopi educativi.
Il confronto tra operatori e popolazione studentesca a seguito della proiezione cinematografica del medio metraggio “Inseguendo un sogno”, scritto ed interpretato dagli stessi ospiti della comunità, ha ottenuto un riscontro sia emozionale che dialettico forte e serrato.
Sono venuti fuori i temi della salute mentale e del disagio giovanile che, se canalizzati e preventivamente diagnosticati e attenzionati, possono non creare le forti sofferenze che oggi coinvolgono tanti individui di ogni fascia sociale ed età.
Il pregiudizio e lo stigma verso la malattia mentale e le strutture preposte alla cura e riabilitazione come la comunità del “Cenacolo Cristo Re” sono stati affrontati e modificati nel giudizio corrente dei giovani studenti. Questo, assieme ad altri obiettivi era una delle mission più importanti del progetto.
Alla luce dei risultati ottenuti, validati dall’approvazione dei dirigenti scolastici e dei professori di riferimento coinvolti, nonché a maggior ragione anche dall’entusiasmo degli studenti partecipanti, la direzione generale dell’Opera Cenacolo, unitamente a quelle sanitaria e amministrativa della struttura, «si augurano che tale progetto possa il prossimo anno essere riproposto estendendolo ad altre istituzioni scolastiche, non solo del nostro territorio ma anche dei comuni viciniori».
La comunità “Cenacolo”, così facendo, sulla scia degli orientamenti venuti fuori con la Riforma Basaglia, si pone anche come momento, non solo di cura e riabilitazione, ma anche di prevenzione del disagio mentale nella nostra aggregazione sociale.
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Scuola
“Come anime al vento”: così la scuola “Luigi Sturzo” ha ricordato la Shoah
Per la “Giornata della memoria” una mostra temporanea e la lettura di brani e testimonianze


Mattinata intensa, commovente e, a tratti, struggente, quella vissuta nella scuola media “Luigi Sturzo” di Biancavilla, in occasione dell’inaugurazione della mostra temporanea “Come anime al vento”.
I ragazzi, guidati sapientemente dalle professoresse Cetty La Spina e Rosanna Polto, hanno dipinto delle magliette per la “Giornata della Memoria”. Magliette che sono state appese nei corridoi, lungo i quali sono stati esposti anche altri lavori.
Prima dell’inaugurazione, in aula magna alcuni alunni hanno letto , sia in italiano che in inglese, brani tratti dal romanzo della senatrice Liliana Segre “Fino a quando la mia stella brillerà”, testi di canzoni e testimonianze degli atti di un processo contro i colpevoli di Auschwitz.
Hanno preso parte alla manifestazione gli assessori Enza Cantarella e Luigi D’Asero con la dirigente scolastica Concetta Drago.
Con la loro musica, i professori Coniglio e Mammoliti hanno reso ancor più toccante l’evento. La mostra rimarrà visitabile per qualche giorno.
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