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Immondizia e persino paraurti d’auto, ripuliti tratti di contrada “Pozzillo”
È ricominciata, così come da programma, la pulizia delle aree nelle quali, gli incivili di turno, avevano gettato la propria immondizia assieme a materiale di risulta e addirittura rottami di auto.
In contrada Pozzillo, l’amministrazione Bonanno attraverso l’azione dei dipendenti della Caruter, ha ripulito tutta l’area in questione (non si è, ovviamente potuti intervenire nei fondi privati che danno sulla strada).
Lo stato in cui si presentava la zona, con rifiuti di ogni genere e persino diversi paraurti di auto, era stato denunciato e documento, ancora una volta, da Biancavilla Oggi. Adesso, l’intervento del Comune.
«Inutile dire che non si deve arrivare a pulizie straordinarie che ci fanno impiegare energie che preferiremmo impiegare altrove – spiegano il primo cittadino, Antonio Bonanno e l’assessore Alfio Stissi -: una pulizia che alle casse del Comune e dunque alle tasche dei cittadini, è costato non poco. Già nei prossimi giorni installeremo le cosiddette “camera trap” anche in centro storico: la loro installazione ci aiuterà a scovare e fotografare chi sporca senza ritegno. Abbiamo l’obbligo di dare una svolta culturale che passa anche dalla costanza con la quale stiamo insistendo sulla raccolta differenziata: una differenziata che, da mesi, si è attestata ad una soglia che va oltre il 60% grazie all’aiuto e la collaborazione dei cittadini. Abbiamo cominciato un percorso virtuoso e, ora che la differenziata si sta assestando, colpiremo e agiremo con determinazione contro l’insano malcostume di dar vita alle discariche a cielo aperto».
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Ecco la “sala mortuaria” dell’ospedale di Biancavilla: una grave offesa alla dignità
Le condizioni ignobili di un luogo che dovrebbe accogliere con rispetto la persona deceduta e i loro familiari
Muri scrostati e mancanza di pulizia. Uno spazio ristrettissimo. Un ripiano rivestito di marmo (non in acciaio, come dovrebbe essere). Ripiano su cui sono evidenti, come nell’annesso lavandino, residui (organici?) che mostrano una mancanza di sanificazione minima. È qui che vengono appoggiate le salme. Un condizionatore d’aria, in alto sul muro, posto al di sopra di una piccola grata di ferro arrugginito.
È questa la camera mortuaria dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla. Ma sembra un ripostiglio, ricavato in una stanzetta di fronte al vecchio pronto soccorso del plesso di via Cristoforo Colombo. Una porta in legno, un catenaccio e una targa: “Sala mortuaria”. Biancavilla Oggi vi mostra come si presenta, nel video che qui pubblichiamo.
Il luogo – a due passi dalla direzione sanitaria – è un’offesa al decoro e alla dignità che bisognerebbe riservare ai pazienti deceduti in reparto. Salme collocate qui, in attesa della vestizione funebre, della sistemazione nella bara e della consegna ai familiari. Un’attesa durante la quale gli operatori delle pompe funebri sono costretti a muoversi in pochissimo spazio. I parenti del paziente deceduto possono soltanto stazionare fuori, all’aperto, dove si trovano alcuni vecchi sedili in plastica.
Un’indecenza, tra muffa e ruggine. Una realtà poco conosciuta della struttura ospedaliera di Biancavilla, ma che rappresenta una triste esperienza per i familiari che hanno dovuto affrontare il decesso di un proprio caro in ospedale. Riesce difficile comprendere come nella nuova struttura ospedaliera non sia stata prevista o non ancora realizzata una sala mortuaria degna ad ospitare la persona deceduta e ad accogliere i familiari. Una questione di civiltà e di umanità. È una pretesa eccessiva?
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