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Il gran finale del “grest salesiano” Suor Maria: «Gioia, gioco e amicizia»

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di Alessandro Rapisarda

In festa la Famiglia salesiana di Biancavilla, che ha chiuso il grest 2018 nei locali del plesso elementare “Giovanni Verga” del Secondo circolo didattico. Oltre 250 tra partecipanti ed animatori, che si sono esibiti in varie discipline apprese in questo mese.

Grest, quello delle salesiane, che è stato il primo a diffondersi a Biancavilla, il primo ad ispirare parrocchie ed associazioni che oggi arricchiscono le estati di centinaia di ragazzi, con diverse sfumature nelle varie parrocchie.

«Il grest è stata una invenzione di don Franco Solarino, sacerdote salesiano – racconta a Biancavilla Oggi, suor Maria Vella, direttrice dell’istituto biancavillese – il suo intento, che è rimasto tale sino ad oggi, è raccogliere i ragazzi durante l’estate per evitare che si disperdano. Siamo molto contente che il nostro esempio sia stato emulato in altre realtà, per far sì che l’estate non sia un tempo morto, ma un tempo in cui i ragazzi possano crescere nell’amicizia, nella gioia, nel gioco, anche se quattro settimane insieme ai ragazzi finiscono in fretta».

I ragazzi, divisi in quattro squadre composte da oltre 160 bambini e guidati da circa 50 animatori, sono stati impegnati in queste settimane in danza, ricamo, pattinaggio, calcio, lavori artistici, chitarra e teatro.

Ad intenerire il pubblico di genitori sono stati anche 50 piccoli iscritti al mini-grest. Bambini dai 2 ai 5 anni (seguiti da quattro mamme), che hanno cantato e ballato l’inno del grest e si sono esibiti con un ballo di gruppo.

Premiati, alla fine della festa, i partecipanti, con fasce e medaglie. E qualche bambino che non ha trattenuto le lacrime per la conclusione di un’esperienza in un clima di amicizia. Ma l’appuntamento ritornerà l’anno prossimo.

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In città

In piazza Collegiata Paolo Fresu, Dino Rubino e altri big della musica jazz

Rassegna promossa dal Comune con la direzione artistica del pianista e trombettista biancavillese

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Piazza Collegiata come un “Jazz Club” all’aperto – con posti a sedere – per ospitare la rassegna “Biancavilla in Jazz”, promossa dal Comune, in collaborazione con il Ministero della Cultura, la Regione Sicilia, la Città Metropolitana di Catania e “Monk jazz club etneo”. La direzione artistica è di Dino Rubino, pianista e trombettista assai apprezzato in Europa e originario proprio di Biancavilla. 

La “tre giorni” di grande jazz vede a Biancavilla nomi di assoluto valore, a partire dal trombettista sardo Paolo Fresu, stella di prima grandezza del jazz italiano e internazionale, ospite speciale della serata conclusiva.

Nomi di prim’ordine

Questo il programma dei 5 appuntamenti previsti. Venerdì 13 settembre ore 21.00 Rino Cirinnà Quartet con Rino Cirinnà, Francesco Cerra, Angelo Cultreri e Michael Santanastasio. Alle 22.15 di venerdì, Biancavilla accoglie l’Amato Jazz Trio, storico gruppo jazz in attività da oltre 40 anni formato dai fratelli Elio, Alberto e Loris Amato.

Sabato 14 settembre alle ore 21.00 vedrà sul palco per il primo de due set in programma Nello Toscano “Radici” con Elisa Nocita, Maurizio Diana, Nello Toscano, Emanuele Primavera. Alle 22.15 di sabato si esibirà il trio Bonafede-Leveratto-Cafiero con Salvatore Bonafede, Piero Leveratto e Mimmo Cafiero.

Domenica 15 settembre il gran finale con “Dino Rubino Trio” (con il musicista biancavillese anche Marco Bardoscia e Stefano Bagnoli) e Paolo Fresu come “special guest”.

«Creata una connessione con la città»

«Sono tutti nomi di prima grandezza – spiega il direttore artistico Dino Rubino – che vengono dalla Sicilia e da altre parti d’Italia. Jazzisti conosciuti alcuni dei quali hanno avuto modo di suonare a Biancavilla in rassegne jazz del passato. Sono felice di essere riuscito a creare questa connessione con la mia città. In una serie di appuntamenti successivi coinvolgeremo anche i giovani studenti delle scuole».   

«La città di Biancavilla – osserva il sindaco Antonio Bonanno – ha sempre coltivato fermenti jazz e, più in generale, per la musica e l’arte. Il caro Dino Rubino, direttore artistico della rassegna, già riconosciuto “miglior talento italiano” è il figlio di Giosuè batterista cui si deve la diffusione della musica jazz nel nostro territorio. Nel promuovere “Biancavilla in Jazz” abbiamo pensato di coinvolgere le scuole cittadine che vantano un percorso musicale e che hanno il compito di “allevare” e appassionare alla musica giovani talenti».  

«Lieto di di essere uno dei promotori del ritorno della rassegna jazz a Biancavilla – commenta l’assessore alla Cultura, Vincenzo Randazzo – oltre al cartellone con artisti di rilievo, la novità riguarda il coinvolgimento delle scuole. Nel mese di ottobre, infatti, è prevista una manifestazione che vedrà esibirsi gli alunni delle scuole “Sturzo” e “Bruno” di Biancavilla». 

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