In città
Il grest dell’oratorio “Don Puglisi”, festa finale in piazza Roma
di Alessandro Rapisarda
Festa in piazza Roma con 500 bambini e ragazzi, per la chiusura del grest organizzato dall’oratorio “Don Pino Puglisi”. Animatori e partecipanti, alla presenza dei genitori, hanno presentato i lavori realizzati in un mese di attività. Pomeriggi passati insieme tra danza, lavori artistici, pattinaggio, arti marziali e giochi di gruppo. Attività svolte anche nei locali dell’Istituto comprensivo “Antonio Bruno”.
«Sono stati i ragazzi – racconta a Biancavilla Oggi Giuseppe Sant’Elena, responsabile dell’oratorio – assieme ai genitori e semplici parrocchiani che ci hanno incoraggiato e dato una grande mano nell’organizzazione. Fare un primo grest con le grandi aspettative dei biancavillesi ci faceva un po’ paura ma siamo riusciti con un grande risultato in attività e partecipazione.»
«Abbiamo accolto -sottolinea Sant’Elena- il monito di Papa Francesco di uscire dalle parrocchie per abbracciare la città. Oltre alle classiche attività infatti, abbiamo fatto manifestazioni importanti e con scopi formativi per i ragazzi, come la marcie della legalità, cercando di uscire fuori per dare il nostro esempio».
Si è chiusa, quindi, in una gremita piazza questa prima esperienza dell’oratorio di pertinenza della chiesa madre, che all’ombra del campanile ha visti radunati centinaia di bambini dalle magliette multicolor. Presente alla festa anche l’assessore comunale alla Cultura, Antonio Mursia. Nei giorni scorsi anche il sindaco Antonio Bonanno aveva portato i suoi saluti.
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In città
Nella chiesa del Purgatorio evento ispirato ai “nannareddi” della Civita
Uno spettacolo-recital con Carmelo Zuccaro organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi
Un’atmosfera carica di emozione nella Chiesa del Purgatorio di Biancavilla, dove si è tenuto il concerto di Natale “a bona nova”. Lo spettacolo-recital, organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi, ha rievocato musiche, canti, poesie e litanie della novena natalizia tradizionale siciliana, cantata da suonatori e poeti di inizio Novecento nei quartieri di Catania, dove venivano chiamati “nannareddi”, e di tutte le città della Sicilia.
Un evento che è ispirato dai ricordi d’infanzia di Carmelo Zuccaro, che nel quartiere catanese della “Civita” ascoltava direttamente dai “nannareddi” musiche, canti e recitativo, ed arricchito dalle testimonianze degli anziani dello stesso quartiere. Proprio a loro si deve il recupero dei contenuti di questo antico racconto, che rievoca atmosfere e tradizioni di epoche ormai scomparse ma che riescono ancora ad affascinare e coinvolgere il pubblico.
Uno spettacolo impreziosito dal suono finale della “ciaramella” ed animato dallo stesso Zuccaro, nel ruolo di cantaturi. Con lui: Giorgio Maltese al violino, friscalettu, mandolino e ciaramedda, Mimmo Aiola alla chitarra e Savì Manna, poeta.
Prima del concerto, una messa celebrata dall’assistente spirituale della confraternita, don Pino Salerno, in memoria dei confrati defunti. Speciale ricordo per Gianmarco Rapisarda, prematuramente scomparso nell’ottobre scorso. Conclusioni affidate al governatore dell’arciconfraternita, Agostino Sangiorgio, per i saluti e gli auguri.
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