In città
Dalla danza del ventre a Supnick: eventi imperdibili all’Etna Jazz Club


Michael Supnick assieme a Carmen Toscano, presidente dell’Etna Jazz Club di Biancavilla
di Alessandro Rapisarda
Musica di qualità ed artisti, anche di fama internazionale. Come Michael Supnick, che è stato già a Biancavilla e che ritornerà il prossimo 17 marzo. Merito dell’Etna Jazz Club di via dei Susini, che raggruppa diversi soci e che è guidato dalla prof. Carmen Toscano.
Quattro gli appuntamenti (tutti con inizio alle ore 21) da non perdere. Sabato 24 febbraio, Xrm Band e Mr. Samarsax con Gino Castro (piano), Stefania Guarneri (voce), Roberto Fiore (basso), Pippo Magrì (batteria) e Mario Cammarata (sax).
Il 3 marzo sarà la volta di Giovanni Caruso & Friends: oltre al maestro batterista, ci saranno Mattia Pedretti (piano), Vittorio Carini (chitarra), Fabrizio Scalzo (basso) ed Edy Valastro (voce).
In occasione della Festa della donna, l’8 marzo, spettacolo di danzatrici del ventre ne “Il mistero dell’oriente” con Rachele Balkis Anastasi e Angela Messina.
Appuntamento imperdibile, il 17 marzo: la tromba di Michael Supnick echeggerà in via dei Susini con l’accompagnamento di Gaetano Rubulotta (piano), Pino Delfino (basso) ed Antonio Petralia (batteria).
Statunitense, ma ormai residente a Roma, Supnick è specializzato in musica jazz tradizionale, be-bop, mainstream, swing, blues, latino, salsa. Ha compiuto i suoi studi presso l’University of Indiana e il Berklee College. Le sue esperienze professionali si estendono non solo al campo musicale, ma anche a quello del cinema, della televisione e della radio, avendo preso parte come attore a film importanti (tra cui “La leggenda del pianista sull’oceano” di Giuseppe Tornatore) e come musicista in popolari trasmissioni televisive (tra cui “Indietro tutta” di Renzo Arbore).
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In città
Nella chiesa del Purgatorio evento ispirato ai “nannareddi” della Civita
Uno spettacolo-recital con Carmelo Zuccaro organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi

Un’atmosfera carica di emozione nella Chiesa del Purgatorio di Biancavilla, dove si è tenuto il concerto di Natale “a bona nova”. Lo spettacolo-recital, organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi, ha rievocato musiche, canti, poesie e litanie della novena natalizia tradizionale siciliana, cantata da suonatori e poeti di inizio Novecento nei quartieri di Catania, dove venivano chiamati “nannareddi”, e di tutte le città della Sicilia.
Un evento che è ispirato dai ricordi d’infanzia di Carmelo Zuccaro, che nel quartiere catanese della “Civita” ascoltava direttamente dai “nannareddi” musiche, canti e recitativo, ed arricchito dalle testimonianze degli anziani dello stesso quartiere. Proprio a loro si deve il recupero dei contenuti di questo antico racconto, che rievoca atmosfere e tradizioni di epoche ormai scomparse ma che riescono ancora ad affascinare e coinvolgere il pubblico.
Uno spettacolo impreziosito dal suono finale della “ciaramella” ed animato dallo stesso Zuccaro, nel ruolo di cantaturi. Con lui: Giorgio Maltese al violino, friscalettu, mandolino e ciaramedda, Mimmo Aiola alla chitarra e Savì Manna, poeta.
Prima del concerto, una messa celebrata dall’assistente spirituale della confraternita, don Pino Salerno, in memoria dei confrati defunti. Speciale ricordo per Gianmarco Rapisarda, prematuramente scomparso nell’ottobre scorso. Conclusioni affidate al governatore dell’arciconfraternita, Agostino Sangiorgio, per i saluti e gli auguri.
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