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Nasce il comitato “no-triv” per contrastare le trivelle vicino al Simeto

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di Salvo Sidoti

«Il comitato si propone di contrastare le speculazioni, il saccheggio e lo snaturamento di questo territorio; i fenomeni che arrecano danni alle persone e all’ambiente».

Questo l’obiettivo del comitato “No Triv Valle del Simeto”, sorto per fronteggiare le trivellazioni in atto da alcuni mesi in contrada Mandarano, in territorio di Centuripe, a seguito delle concessioni minerarie date dall’Enimed per la ricerca di idrocarburi.

Ricerca in corso in piena valle del Simeto, a Mandarano, nelle campagne di Centuripe al confine con una vasta area agricola del Catanese, che comprende i Comuni di Adrano, Biancavilla. S. M. di Licodia, Paternò e altri.

E il grido d’allarme per le perforazioni del territorio in piena valle simetina è stato lanciato in questi ultimi Comuni, tanto che la prima assemblea pubblica del comitato si è svolta al Palazzo Bianchi di Adrano, facendo registrare una nutrita partecipazione di cittadini, rappresentanti di altri comitati civici, ambientalisti, imprenditori agricoli, esponenti del Partito comunista e M5S, segno che l’attenzione è alta sulla problematica.

Le trivelle sono in azione in una vasta area a grande vocazione agricola e di grande interesse storico-paesaggistico. Da qui la preoccupazione dei promotori del comitato No Triv, i quali temono che la ricerca di idrocarburi possa danneggiare un’area che deve invece essere tutelata per le sue potenzialità agricole e turistiche.

In prima linea, tra i promotori del comitato No Triv, c’è l’ambientalista biancavillese Piero Cannistraci. «Le trivelle sono una violenza a questo territorio – dice – ecco perché nasce questo comitato, che non è ancora definito. Con l’incontro di Adrano, vogliamo estenderlo e coinvolgere anche altri comitati. Da soli non riusciremo a portare avanti le nostre battaglie».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. Piero cannistraci

    18 Dicembre 2017 at 10:05

    Penso che dovremmo unire tutte le nostre forze, tutti quei movimenti e comitati spontanei, tutte le intelligenze ( e non sono poche) che lottano per un mondo migliore ed elaborare insieme progetti alternativi basati sulla SOSTENIBILITA’.
    Ripensare il modello di sviluppo ed attuare un’economia circolare, utilizzando le energie rinnovabili e non gli idrocarburi.

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Il vescovo Luigi Renna in visita ai reparti dell’ospedale di Biancavilla

«Bisogna essere grati per questo presidio che fa sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura»

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© Foto Biancavilla Oggi

Un saluto ad ogni paziente ricoverato, l’incontro con il personale medico e infermieristico, la visita al pronto soccorso e in tutti i reparti (con canti e sventolio di bandiere, in particolare, in “Pediatria”). L’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, ha fatto tappa all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla.

«Sono rimasto molto ben impressionato – ha detto Renna – dalla manutenzione e dalla cura delle strutture, ma soprattutto dalla relazione che si è venuta a creare tra pazienti, medici, personale sanitario. È un ambiente luminoso sotto tutti gli aspetti. Bisogna essere grati per questo presidio che permette ai cittadini di sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura e ci sprona a fare sempre meglio».

Il vescovo è stato accolto dal commissario straordinario dell’Asp, Maurizio Lanza, e dal direttore sanitario della struttura, Mario Patanè. Un’occasione attraverso la quale ha conosciuto anche il personale di recente assunzione.

«Ho incontrato molti nuovi giovani medici, infermieri e operatore socio-sanitari. E questo – ha sottolineato il vescovo – fa ben sperare sia perché l’azienda sta assumendo sia perché ci sono tanti giovani che non emigrano, ma rimangono nel nostro territorio. È la vittoria di una sfida molto importante. Sappiamo che la nostra Sicilia si sta spopolando, dobbiamo fermare questa emorragia e credo che le assunzione abbiano un duplice vantaggio. Anzitutto dota di professionalità fresche il sistema sanitario e poi permette ai giovani di mettere su famiglia e di creare una società solida nella nostra Isola».

«Un ospedale proiettato nel futuro»

Sulla questione del personale si è soffermato il commissario Lanza: «Non c’è nessun problema per il personale infermieristico perché abbiamo approvato la nuova graduatoria. Conosciamo, invece, le carenze di determinate specialità mediche che riguardano tutta Italia».

Per l’ospedale di Biancavilla, Lanza ha voluto ribadire che si tratta di una struttura «pronta ad accogliere e proiettata nel futuro perché gli investimenti sono stati e saranno tanti». In particolare, «il vecchio plesso è oggetto di una nuova ristrutturazione e affiancherà il nuovo: due strutture sulle quali bisogna puntare per il futuro».

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