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Troppo caldo per ficodindia e olive: prodotti buoni, pezzatura a rischio


Timori dei produttori per gli effetti delle alte temperature. E nella zona di Piano Rinazze, ovvero il “quartier generale” dell’agricoltura biancavillese, si spera nella pioggia estiva.
di Alessandro Rapisarda
L’afa e le alte temperature fanno boccheggiare anche l’agricoltura. Lo sanno bene i produttori biancavillesi, già in anticipo con la campagna di raccolta delle fichidindia e quasi pronti a quella olivicola.
L’anomala ondata di calore, secondo gli umori raccolti da Biancavilla Oggi, è motivo di discussioni e preoccupazioni a Piano Rinazze, “quartier generale” dell’economia agricola biancavillese in cui si trovano una ventina di aziende e magazzini che danno lavoro, con tutto l’indotto, ad oltre 500 persone.
Proprio a Rinazze si trova il capannone di Domenico Morina, uno dei maggiori commercianti di olive da mensa: «Abbiamo già girato in lungo e in largo, la campagna olivicola sembra essere ottima dal punto di vista della produzione e della qualità, temiamo per la pezzatura, ma siamo fiduciosi che una pioggia estiva possa cambiare in meglio la produzione».
Già, si spera soltanto, a questo punto, in una pioggia estiva. Che non faccia danni, ovviamente, e che possa correggere un ciclo produttivo, quest’anno fortemente condizionato dalla canicola.
La campagna ficodindicola, invece, è già iniziata da qualche settimane. «Anche se ottima dal punto di vista quantitativo e qualitativo dei frutti, fa segnare –spiega uno dei produttori biancavillesi– una pezzatura media diffusa che tende a essere più piccola degli scorsi anni. È da febbraio che non c’è una pioggia rilevante e siamo costretti a irrigare ormai da molti mesi, con elevati costi e molte ore di lavoro, visto che l’ingrossamento dei frutti solo con l’irrigazione è molto difficile».
Ondata di caldo a parte, quello delle ficodindia, come raccontato recentemente da Biancavilla Oggi, è un mercato in crescita. A Biancavilla e nel comprensorio, il balzo è quantificato, rispetto agli anni precedenti, in un +7% e un’esportazione che raggiunge diversi paesi europei.
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►Ficondindia, balzo del 7% nei mercati: raccolta anticipata per caldo
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Coltre nera su Biancavilla: alla pioggia si aggiunge adesso la cenere vulcanica
Il sindaco Antonio Bonanno attiva la protezione civile: «Chiedo a tutti la massima attenzione»


Alle forti raffiche di vento e alla pioggia che stanno colpendo da diverse ore il nostro territorio si sono aggiunti i boati e la cenere vulcanica che sta cadendo copiosa su Biancavilla e su tutto il comprensorio. Una coltre nera ricopre piazze, strade, terrazze e balconi.
Secondo quanto comunicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia «il tremore vulcanico, già al livello alto, ha registrato un repentino aumento dei valori». E «il sistema Etnas è nello stato F2», che comporta quindi l’altissima probabilità di accadimento imminente o in corso di fontane di lava.
È per questo che i sindaci e i comuni delle aree sommitali dell’Etna sono stati invitati ad attivare nuovamente il sistema di protezione civile.
«Con gli uomini della Protezione Civile stiamo monitorando la situazione», ha fatto sapere il primo cittadino di Biancavilla, Antonio Bonanno. Per queste ragioni «chiedo a tutti la massima attenzione: guidare con prudenza e raccomando di evitare l’uso di motocicli e mezzi a due ruote».


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