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L’antica processione dei “Misteri”, visita didattica per oltre 350 alunni

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Alunni che ripercorrono le tappe della processione del Venerdì santo di Biancavilla con le statue raffiguranti la Passione di Cristo portate dai vari confratelli.

Una visita per le vie cittadine e le chiese della processione dei “Misteri”: Sant’Antonio, Rosario, Idria, Annunziata, San Giuseppe, Purgatorio e basilica “Maria Santissima dell’Elemosina”. Esclusa dal giro la Mercede, chiusa nei giorni scorsi per lavori di consolidamento.

Per il dodicesimo anno consecutivo, l’iniziativa didattico-culturale curata dall’Arciconfraternita del Rosario, in collaborazione con le altre confraternite cittadine, ha coinvolto oltre 350 bambini di 14 classi del 1° e 2° Circolo didattico, dell’Istituto comprensivo “Antonio Bruno” e dell’Istituto “Maria Ausiliatrice”.

Hanno fatto da guida Dino Laudani, Nino Pastanella e Francesco Piccione per l’Arciconfraternita del Rosario e Claudio Piccione per quella di San Giuseppe. Presenti anche numerosi governatori e gli assistenti spirituali, padre Giovambattista Zappalà e padre Pino Salerno.

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Scuola

La forza di centinaia di studenti per abbattere il muro dell’omertà

Installata in via San Placido una “buca delle lettere anonime” per segnalare atti di illegalità

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“Abbattiamo il muro dell’omertà e del silenzio”. Con questo slogan, centinaia di studenti hanno animato la “Giornata della legalità biancavillese”, promossa dall’associazione antiracket “Rete per la legalità” e dall’Arcidiocesi di Catania. Il raduno è avvenuto presso il Piccolo seminario di via San Placido.

Sono intervenuti l’arcivescovo Luigi Renna, Eugenio Di Francesco (Rete per la legalità) e il sindaco Antonio Bonanno.

«Ho dato il mio contributo spiegando che la mia amministrazione – ha detto il primo cittadino – ha sempre scelto di andare a testa alta e costituirsi parte civile nei processi che riguardano la criminalità mafiosa e per i quali si ritiene che l’immagine di tutta la città sia danneggiata. La nostra scelta di campo è “né complicità né indifferenza” e i cittadini lo sanno bene».

All’ingresso del Piccolo seminario è stata installata la “Buca Lettere Anonime”, che può essere utilizzata per segnalare atti di illegalità. Poi, una “Marcia della Legalità e della Libertà” si è mossa fino a raggiungere piazza Roma.  

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