In città
La Via Crucis vivente con il pensiero alle vittime degli attentati in Egitto


Un momento della crocifissione rappresentato in via della Montagna (foto di Antonio Bruno)
La rappresentazione sacra proposta dalla famiglia francescana è giunta alla sua 23esima edizione. Un minuto di silenzio dedicato ai morti del Cairo e di Alessandria.
di Alessandro Rapisarda
Un minuto di silenzio per le vittime dell’attentato in Egitto nella Domenica delle Palme. Questa l’esortazione fatta dal guardiano del convento San Francesco di Biancavilla, fra’ Antonio Vitanza, durante la tradizionale Via Crucis vivente.
Così una rappresentazione della tradizione cristiana si fa portatrice di messaggi attuali. In un clima di raccoglimento, il pensiero è stato rivolto ai 43 morti e ai 119 feriti provocati negli attentati kamikaze al Cairo e ad Alessandria.

(foto di Giovanni Stissi)
Un momento dedicato in via Vittorio Emanuele, di fronte a quel grande crocifisso, a cui Papa Francesco ha affidato le vittime del terrorismo.
La manifestazione, organizzata dall’Ordine francescano secolare e dalla Gioventù francescana, nella quale vengono interpretati i personaggi descritti nei vangeli, è giunta alla sua 23esima edizione e come sempre riscuote una nutrita partecipazione.
La processione, accompagnata dalle letture del Vangelo, ha visto coinvolti una cinquantina di ragazzi, che partendo da piazza Roma e passando da piazza Annunziata, sono poi saliti lungo via della Montagna, dove è stata messa in scena la Crocifissione e Resurrezione, tra i momenti più suggestivi.
Coinvolti anche i volontari della protezione civile, che hanno accompagnato il corteo in tutto il percorso.

Un altro momento durante la processione lungo le vie cittadine (foto di Giovanni Stissi)
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In città
Cure palliative e dignità del paziente: incontro per i medici di Biancavilla
Iniziativa promossa dall’Istituto Oncologico del Mediterraneo, in collaborazione con Samot Ets

Anche a Biancavilla ha fatto tappa l’iniziativa formativa dell’Istituto Oncologico del Mediterraneo sulle cure palliative rivolta prevalentemente a medici di medicina generale, psicologi e farmacisti. Categorie professionali chiamate a Villa delle Favare in due giornate dal personale medico delle Cure Palliative della struttura sanitaria che ha sede a Viagrande, con la collaborazione della Samot Catania Ets.
Dare un’adeguata assistenza a pazienti che vivono una condizione acuta e terminale della malattia è una esigenza particolarmente avvertita dai familiari. Alleviare le sofferenze e preservare la dignità della persona sono argomenti che investono la coscienza di tutti.
«Lo scopo di queste giornate itineranti sul territorio – spiegano i promotori – è quello di dare ascolto alle esigenze di chi si trova chiamato a gestire pazienti che necessitano di cure palliative, intese come terapie di supporto volte a garantire la migliore qualità di vita possibile ma che, data l’esiguità del numero di pazienti per singolo professionista, non ha avuto modo di sviluppare una adeguata competenza».
«L’offerta di supporto formativo e pragmatico, da parte di chi svolge in maniera esclusiva cure palliative in un reparto per acuti e sul territorio con l’assistenza domiciliare, ci è sembrata la migliore soluzione per garantire, in un periodo difficile della loro vita, una giusta continuità assistenziale agli utenti».
L’iniziativa a Villa delle Favare ha avuto il patrocinio dell’amministrazione comunale di Biancavilla e la disponibilità dell’assessore Vincenzo Mignemi. Non è mancato il supporto dell’associazione Pcb Odv. L’Istituto Oncologico del Mediterraneo conta di organizzare in futuro nuovi incontri formativi su altre problematiche.
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Chiesa
Fede, riti e movenze che si ripetono da secoli: i “Tri Misteri” di Biancavilla
Per il Venerdì santo, anche una drammaturgia dello scrittore e giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso

Immagini suggestive, quelle del Venerdì santo di Biancavilla. Immagini che raccontano la fede, i riti e le movenze che hanno attraversato i secoli. La processione dei “Tri Misteri” è iscritta nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana, sotto l’alto patronato dell’Unesco.
Un evento storico-culturale, oltre che religioso, così denominato perché nel Seicento – quando è nato – i cittadini seguivano tre gruppi statuari. Gli altri si sono aggiunti successivamente.
In occasione delle celebrazioni del 18 aprile 2025, la manifestazione verrà sottolineata da una drammaturgia scritta dallo scrittore e giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso e da corpi illuminanti e luci suggestive.
Sul sagrato della chiesa madre, le voci narranti degli attori Cinzia Maccagnano (regista dell’opera) e di Fulvio D’Angelo. La musica è affidata al violino e al violoncello. Senza svelare l’allestimento, bastano i pochi dettagli descritti dall’autore dei testi, Lazzaro Danzuso: «Esalteremo la processione con una serie di testi che rappresentano il coro di voci che attraversano i secoli e parlano di questo enorme mistero della morte e resurrezione del Cristo».
«Il progetto di valorizzazione – dice il sindaco Antonio Bonanno – nasce dall’esigenza di promuovere un momento alto di riflessione e bellezza. Attorno a queste manifestazioni – la Via Crucis, I Tri Misteri e A’ Paci della Domenica di Pasqua – si può anche immaginare di promuovere un turismo esperienziale aperto ai visitatori».
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