Scuola
Al plesso di via Pistoia una targa dedicata alla maestra Laura Scandura

di Vittorio Fiorenza
«Insegnante esemplare, maestra di vita. L’amore che infondevi rimarrà nei nostri cuori per sempre». Recita così la targa intitolata alla maestra Laura Scandura, maestra del plesso di scuola materna “Clara Zappalà” di via Pistoia.
Scomparsa prematuramente a causa di una malattia quattro anni fa, l’insegnante ha lasciato un ricordo dolce in quanti l’hanno conosciuta, tra il personale della scuola, i piccoli alunni, i genitori.
Ecco perché l’Istituto comprensivo “Antonio Bruno”, da cui dipende il plesso, ha voluto renderle omaggio con l’apposizione di una targa marmorea a lei dedicata nel salone dell’istituto.
Alla cerimonia, durante la quale non sono mancati momenti di autentica commozione, è stata ricordata «una donna, una mamma, una maestra», non a caso nella Giornata dell’8 marzo.
Hanno partecipato il marito Diego Toscano con i figli Massimo e Cristina, assieme al dirigente scolastico Agata Di Maita, al sindaco Giuseppe Glorioso e al presidente del Consiglio Comunale, Vincenzo Cantarella, tra canti e poesie da parte degli alunni.
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Istituzioni
Il cattolico antifascista finito nei lager: Biancavilla ricorda Gerardo Sangiorgio
Giornata della memoria: reso omaggio al biancavillese sopravvissuto ai campi di sterminio

Nella “Giornata della memoria”, Biancavilla ha ricordato la figura di Gerardo Sangiorgio, il biancavillese, cattolico e antifascista, mandato nei lager all’indomani dell’Armistizio perché rifiutò di giurare fedeltà alla Repubblica di Salò. E da lì tornò con una disumana esperienza, ma dedicando la sua vita di insegnante alla promozione dei valori di libertà e fratellanza.
Davanti al busto a lui dedicato nel cortile di Villa delle Favare, sono stati i ragazzi del plesso “Guglielmo Marconi” a deporre un canestro floreale. Presente anche la figlia di Sangiorgio, Rita. Anche la scuola “Luigi Sturzo” ha celebrato la figura di Sangiorgio.
Nei loro interventi, il vice sindaco Martina Salvà, l’assessore all’Istruzione Vincenzo Randazzo e il presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero, hanno sottolineato l’importanza di coinvolgere le nuove generazioni nella lotta all’odio e all’indifferenza: «È necessario costruire insieme il bene comune perché quelle atrocità non abbiano più a ripetersi».
In aula magna, ospitato un incontro con gli interventi degli studiosi Placido Antonio Sangiorgio, figlio di Gerardo, Salvatore Borzì e Giuseppe Tomasello. Saluti iniziali della dirigente Concetta Drago.
Nel “Giardino dei Giusti’ dell’Istituto comprensivo “Antonio Bruno”, infine, i giovani studenti hanno deposto una cesta di fiori. La cerimonia è stata preceduta dalla lettura di alcuni passaggi significativi di “Se questo è un uomo”, il libro-testimonianza di Primo Levi.
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