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Il Carnevale “inclusivo” degli ospiti della comunità Cenacolo Cristo Re

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di Alessandro Rapisarda

Una serata di socializzazione, di condivisione all ‘insegna dell’allegria e del divertimento spensierato carnascialesco, quella trascorsa nel salone della Comunità Terapeutica Assistita “Cenacolo Cristo Re” di via San Placido a Biancavilla, con elevati spunti di autostima da parte dei partecipanti.

Un evento, tra i tanti che si organizzano durante l’anno con le stesse finalità, ma caratterizzato dalla particolarità dell’occasione festiva che spinge a creare relazioni spontanee, anziché strutturate. Un evento voluto dalla dirigenza della comunità e dal Dipartimento di Salute Mentale Adrano – Bronte, diretto dal dott. Daniele Aidala, e atteso dagli ospiti e dagli utenti del territorio per il colore e la frizzante atmosfera che tale festa suscita (maschere, costumi, balli…).

La novità registrata è stata quella dell’apertura al territorio con la partecipazione della scuola di ballo Club Selenia Dance: ballerini professionisti hanno saputo animare i numerosi e allegri partecipanti che si sono scatenati in balli dai ritmi latino-americani, standard e tradizionali, trasformando per un paio di ore la struttura sanitaria… in una balera.

«Un momento di evasione e di allegria che ha lo scopo di garantire quel sano divertimento, i cui principi purtroppo la nostra società odierna spesse volte dimentica -ha detto Vincenzo Conti, responsabile della comunità biancavillese – ma che noi come struttura riabilitativa abbiamo il compito di incrementate e favorire».

Soddisfatti dell’iniziativa per questi innesti innovativi,  gli operatori del Dsm, sempre presenti e impegnati nel territorio. «L’evento, pur rappresentando un momento di allegria -ha sottolineato il dott. Salvuccio Furnari, pedagogista del dipartimento – raggiunge nei partecipanti soddisfacenti obiettivi educativo-riabilitativi individuali che si coniugano con un percorso terapeutico complessivo».

A conclusione, “chiacchiere” per tutti: il gustosissimo dolce tradizionale, che ha deliziato il palato e soddisfatto la golosità di tutti i partecipanti.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

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In città

Fu lui a progettarla, ora la rotatoria è intitolata all’ing. Pietro Antonio Furnari

Cerimonia per ricordare il professionista biancavillese scomparso prematuramente a 49 anni

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La sua morte improvvisa, all’età di 49 anni, aveva suscitato profonda commozione a Biancavilla, nel gennaio del 2023. L’ingegnere Pietro Antonio Furnari erano un professionista noto ed apprezzato.

Adesso, l’amministrazione comunale ha intitolato in sua memoria la rotatoria di viale Cristoforo Colombo, che era stata progettata proprio dallo stesso Furnari.

Alla cerimonia, oltre al sindaco Antonio Bonanno, hanno preso parte i familiare del professionista: la moglie, i filgi, le due sorelle. Presente anche il deputato europeo Marco Falcone e l’ex sindaco Mario Cantarella.

«Ho sempre ammirato – ha detto il primo cittadino – la dedizione e il garbo dell’ing. Furnari assieme all’amore per la propria città. Lo spazio a lui intitolato ha il valore di un ringraziamento di tutta Biancavilla a un figlio eccellente, la cui parabola umana e professionale è stata troppo breve».

Nella targa in suo ricordo, la scritta: “Ingegnere, persona perbene, esempio di altruismo, onestà e lealtà”.

L’ing. Furnari si era occupato da diverse opere pubbliche per conto di vari enti, non solo in provincia di Catania, ma anche in altre aree località della Sicilia. Tra i progetti seguiti, quelli riguardanti interventi di riqualificazione dei plessi scolastici “Antonio Bruno”, “San Giovanni Bosco” e “Luigi Sturzo” a Biancavilla. Sempre nella sua città d’origine, ha seguiti i progetti di consolidamenti delle chiese “Sacro Cuore” e “Santa Maria dell’Idria” dopo i danni subìti dal terremoto dell’ottobre 2018.

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