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Dal monastero delle clarisse l’augurio del coro “Piccole note”

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Un Natale nuovo, di pace, di gioia e serenità è l’augurio dei bambini del Coro Piccole Note dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Biancavilla.

Il messaggio di pace è stato reso ancora più forte proprio perché è partito dal cuore dei bambini, addolorati e colpiti dalle notizie che giungono in questi giorni dai nostri telegiornali e che interessano tutto il mondo.

Da un luogo di pace e preghiera, quale è la Chiesa del Monastero di Santa Chiara, i piccoli coristi hanno intonato canti e recitato poesie, assieme alle insegnanti e a un gruppo di genitori, davanti a un pubblico attento e spesso commosso, che ha annoverato anche la presenza della comunità di monache clarisse, felici di ospitare un evento simile tra le mura del monastero.

I bambini hanno cantato brani della tradizione europea e mondiale (come The first Noel, We wish you a Merry Christmas…), e brani più recenti (come È nato il Salvatore, Jesus Christ you are my life, Gloria in cielo…), diretti dal maestro Filadelfio Grasso.

Dalla direttrice della famiglia salesiana di Biancavilla, suor Maria Vella, dalle insegnanti, impegnate da sempre nell’educazione e istruzione dei bambini, sono giunte parole di approvazione e incoraggiamento: «La pace, la giustizia, la fratellanza sono valori che vanno insegnati fin dalla più tenera età, più con l’esempio che con cento parole. Solo se sappiamo insegnare ai nostri figli i principi dell’amore, del rispetto, della condivisione, saremo sicuri di costruire domani un mondo migliore».

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In città

Nella chiesa del Purgatorio evento ispirato ai “nannareddi” della Civita

Uno spettacolo-recital con Carmelo Zuccaro organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi

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Un’atmosfera carica di emozione nella Chiesa del Purgatorio di Biancavilla, dove si è tenuto il concerto di Natale “a bona nova”. Lo spettacolo-recital, organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi, ha rievocato musiche, canti, poesie e litanie della novena natalizia tradizionale siciliana, cantata da suonatori e poeti di inizio Novecento nei quartieri di Catania, dove venivano chiamati “nannareddi”, e di tutte le città della Sicilia.

Un evento che è ispirato dai ricordi d’infanzia di Carmelo Zuccaro, che nel quartiere catanese della “Civita” ascoltava direttamente dai “nannareddi” musiche, canti e recitativo, ed arricchito dalle testimonianze degli anziani dello stesso quartiere. Proprio a loro si deve il recupero dei contenuti di questo antico racconto, che rievoca atmosfere e tradizioni di epoche ormai scomparse ma che riescono ancora ad affascinare e coinvolgere il pubblico.

Uno spettacolo impreziosito dal suono finale della “ciaramella” ed animato dallo stesso Zuccaro, nel ruolo di cantaturi. Con lui: Giorgio Maltese al violino, friscalettu, mandolino e ciaramedda, Mimmo Aiola alla chitarra e Savì Manna, poeta.

Prima del concerto, una messa celebrata dall’assistente spirituale della confraternita, don Pino Salerno, in memoria dei confrati defunti. Speciale ricordo per Gianmarco Rapisarda, prematuramente scomparso nell’ottobre scorso. Conclusioni affidate al governatore dell’arciconfraternita, Agostino Sangiorgio, per i saluti e gli auguri.

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