In città
All’ex sindaco Giosuè Leocata intitolato il piazzale dell’ospedale

Fu primo cittadino e direttore sanitario del “Maria Santissima Addolorata”. Cerimonia a cento anni dalla nascita. Interventi commemorativi a Villa delle Favare.
di Giuseppe Petralia
Ex Sindaco ed ex direttore sanitario dell’Ospedale “Maria Santissima Addolorata”, uomo e professionista molto apprezzato per le sue doti umane nello svolgere la sua professione. Così è stato ricordato il dott. Giosuè Leocata, nel giorno del centenario della sua nascita, festeggiato il 4 novembre del 2016 nella sua Biancavilla.
Per l’occasione il sindaco Giuseppe Glorioso e la moglie del medico, la signora Gaudolfina Pastanella, hanno scoperto una targa con la quale è stato intitolo il piazzale davanti all’ospedale.
Alla cerimonia hanno partecipato i figli Filippo, Ferdinando ed Aldo con le moglie ed i nipoti, il comandante della locale stazione dei carabinieri, maresciallo Roberto Rapisarda, il direttore sanitario dell’ospedale, dott. Giuseppe Spampinato, il senatore Antonio Scavone ed il deputato regionale Nino D’Asero.
Dopo la benedizione della targa da parte del prevosto della Chiesa Madre, don Pino Salerno, è seguito a Villa della Favare un incontro commemorativo del dott. Leocata con interventi del sindaco Giuseppe Glorioso, Salvuccio Furnari, il direttore sanitario dell’ospedale, Giuseppe Spampinato, del dott. Giuseppe Calaciura, della prof.ssa Maria Portale e del nipote Giosuè Leocata, che ha letto un messaggio del presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
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In città
Kermesse “sanremese” per il Carnevale della comunità “Cenacolo Cristo Re”
Musica, balli, “chiacchiere” e coriandoli per gli ospiti della struttura terapeutica di via San Placido

Sull’eco del Festival di Sanremo e approfittando delle giornate dedicate al divertimento, anche gli ospiti della Comunità Terapeutica “Cenacolo Cristo Re” di Biancavilla hanno voluto organizzare per il Carnevale una kermesse musicale con canzoni e premi.
Nel salone dell’Istituto di via San Placido, grazie alla collaborazione di tutte le figure professionali e di volontariato esterno, si è tenuta la competizione. Una gara in cui i concorrenti, ospiti della struttura, si sono “sfidati”, intonando canzoni di ogni tempo. Valletta d’eccezione che ha accompagnato i “cantanti” alla postazione predisposta per l’esibizione, destando l’ilarità di tutti, un’infermiera in abito carnascialesco che rappresentava la “Sirenetta”. Una giuria composta da vari operatori ha stabilito i primi tre classificati, assegnando un premio. Un gadget a tutti i partecipanti.
L’evento, in ogni sua parte, è frutto dei vari laboratori che si tengono giornalmente in comunità al fine di favorire il percorso riabilitativo degli ospiti (maschere allestite nel Gruppo creativo, canzoni provate e preparate nel Laboratorio musicale…). Non sono mancati musica e balli di gruppo, “chiacchiere” (i dolci tipici del periodo) e coriandoli.
Gli ospiti del “Cenacolo”, inoltre, hanno vissuto l’atmosfera del Carnevale, tra le vie cittadine e nelle piazze di Biancavilla, ammirando i gruppi in maschera e i carri allegorici.
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In città
Nella chiesa del Purgatorio evento ispirato ai “nannareddi” della Civita
Uno spettacolo-recital con Carmelo Zuccaro organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi

Un’atmosfera carica di emozione nella Chiesa del Purgatorio di Biancavilla, dove si è tenuto il concerto di Natale “a bona nova”. Lo spettacolo-recital, organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi, ha rievocato musiche, canti, poesie e litanie della novena natalizia tradizionale siciliana, cantata da suonatori e poeti di inizio Novecento nei quartieri di Catania, dove venivano chiamati “nannareddi”, e di tutte le città della Sicilia.
Un evento che è ispirato dai ricordi d’infanzia di Carmelo Zuccaro, che nel quartiere catanese della “Civita” ascoltava direttamente dai “nannareddi” musiche, canti e recitativo, ed arricchito dalle testimonianze degli anziani dello stesso quartiere. Proprio a loro si deve il recupero dei contenuti di questo antico racconto, che rievoca atmosfere e tradizioni di epoche ormai scomparse ma che riescono ancora ad affascinare e coinvolgere il pubblico.
Uno spettacolo impreziosito dal suono finale della “ciaramella” ed animato dallo stesso Zuccaro, nel ruolo di cantaturi. Con lui: Giorgio Maltese al violino, friscalettu, mandolino e ciaramedda, Mimmo Aiola alla chitarra e Savì Manna, poeta.
Prima del concerto, una messa celebrata dall’assistente spirituale della confraternita, don Pino Salerno, in memoria dei confrati defunti. Speciale ricordo per Gianmarco Rapisarda, prematuramente scomparso nell’ottobre scorso. Conclusioni affidate al governatore dell’arciconfraternita, Agostino Sangiorgio, per i saluti e gli auguri.
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Omicidio Andolfi, a Santangelo concessi i domiciliari dal Tribunale del Riesame
Alfonso
7 Novembre 2016 at 20:16
È’ stato un grande uomo. È’ sempre stato vicino alla mia famiglia anche quando avevamo problemi economici.