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Tenente dei carabinieri di Biancavilla a capo del Norm di Villa San Giovanni


Il tenente dei carabinieri Alessandro Cantarella, 38enne di Biancavilla, guiderà il Nucleo Operativo e Radiomobile di Villa San Giovanni.
Un incarico, formalizzato qualche mese dal comando generale dell’Arma, che il tenente assumerà nei prossimi giorni. Incarico di prestigio e responsabilità allo stesso tempo, visto che la sede calabrese è da considerare tra le più impegnative per la sua posizione.
La carriera del tenente Cantarella è cominciata da carabiniere ausiliario nel 1999, passando per i vari reparti dell’Arma.
Dal servizio presso il battaglione “Sicilia” passa alla compagnia di Bologna Borgo Panigale. Poi il trasferimento in provincia di Grosseto con l’incarico di guidare la stazione di Roccastrada e, successivamente, la tenenza di Follonica
Dalle esperienze sul campo alla Scuola ufficiali a Roma. E da qui, quindi, l’incarico di comandare il Norm della compagnia di Villa San Giovanni.
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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp
Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24


La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.
Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.
I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).
Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.
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