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Fuoco e fumi in zona Sommacco Incendio nella discarica “occultata”


Avevamo già denunciato a gennaio lo scempio ambientale, ma non c’è stato nessun intervento. Il risultato? Per ore, fumi di diossina hanno avvelenato l’aria.
di Vittorio Fiorenza
La colonna di fumo nero si vedeva a chilometri di distanza. Il fuoco si è sprigionato (o qualcuno l’ha provocato intenzionalmente) sui cumuli di rifiuti a pochi metri da una casa di contrada Sommacco, a nord di Biancavilla.
Un incendio che ha incenerito sterpaglie, cumuli di spazzatura e copertoni che da mesi, come aveva già documentato Biancavilla Oggi, si trovavano sul posto, senza che nessuno abbia mai pensato di rimuoverli. Il risultato è che per ore fumi di diossina hanno avvelenato l’aria.
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►Ecco il “vallone della vergogna”: pure scarti edili in zona Sommacco
Ad inizio anno, avevamo lanciato l’allarme attraverso una denuncia video in cui mostravamo la discarica di questa parte del territorio biancavillese che costeggia la Strada Statale 284: il “vallone della vergogna”, lo avevamo chiamato. Il sospetto è che un vero e proprio strato di immondizia, impastatosi nel corso degli anni con fango e terra, si trovi ancora appena sotto la superficie del suolo. Una vera e propria discarica “occultata”.
C’è un punto in cui si vedevano le tracce delle manovre effettuate dai camion per potere ribaltare il cassone carico di inerti derivanti da lavori dell’edilizia.
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Impennata Covid, a Biancavilla il 30% di casi in più negli ultimi 15 giorni
Sono 183 i biancavillesi con positività al virus: +32 “nuovi ingressi” registrati in due settimane


Non se ne parla, i “bollettini” hanno interrotto la loro periodicità. Ma il Covid non arretra. Anzi, secondo gli ultimi dati verificati da Biancavilla Oggi, nella nostra città c’è –in linea con il trend nazionale– un aumento dei nuovi casi.
Se confrontiamo le statistiche delle ultime due settimane, l’incremento dell’incidenza della positività al coronavirus è balzata di circa il 30%. Se 15 giorni fa, le persone positive a Biancavilla erano un centinaio, adesso quelle registrate sono 183. Nello specifico, i “nuovi ingressi” sono 32, quindi circa il 30% in più rispetto a due settimane fa.
Un salto non indifferente. Ma il dato –riferito al quadro offerto dall’Asp di Catania e dalla struttura commissariale Covid– è da ritenere sottostimato. C’è una realtà sommersa. A causa dei test che si fanno a casa, tanti casi di positività non vengono comunicati ufficialmente o arrivano alle autorità sanitarie con ritardo.
Da qui, la necessità della prevenzione e delle accortezze da seguire quando si frequentano luoghi pubblici. E per chi rientra nel target di età o di “fragili” condizioni di salute, l’opportunità della quarta dose del vaccino.
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