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Fuori città

Cento alunni nell’azienda Arcoria per scoprire i segreti dell’agrumicoltura

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Un centinaio di alunni, tra i 4 e i 10 anni, dell’Istituto San Giuseppe delle Orsoline di Santa Maria di Licodia hanno partecipato ad una lezione un po’ speciale. Innanzitutto perché non si è svolta in classe, ma nell’agrumeto dell’azienda agricola di contrada Sferro dell’imprenditore biancavillese Giosuè Arcoria.

Arcoria, noto per essere stato tra gli imprenditori fornitori partner di McDonald’s, ha spiegato agli studenti tutte le fasi della filiera degli agrumi, dalla concimazione al raccolto, per avvicinarli a una delle materie prime per cui la loro regione è conosciuta e rinomata in tutto il mondo. A seguire, i bambini hanno pranzato all’interno dell’azienda e partecipato a diverse attività di intrattenimento.

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Giosuè Arcoria, l’agricoltore 2.0 premiato da McDonanld’s ad Expo

L’obiettivo della visita è sensibilizzare i bambini sulle sane abitudini alimentari attraverso il contatto diretto con i frutti e profumi della natura, immersi in una realtà all’avanguardia sul tema. Infatti, l’Azienda Agricola Arcoria si è convertita quest’anno alla coltivazione biologica e presta grande attenzione alla riduzione degli sprechi di risorse grazie a un complesso sistema di irrigazione e fertirrigazione in grado di calcolare e fornire con esattezza le sostanze nutritive di cui necessitano il terreno e le piante.

Giosué Arcoria, 35enne di Biancavilla, è stato selezionato come fornitore di arance da McDonald’s grazie a Fattore Futuro, il progetto dedicato agli imprenditori agricoli italiani under 40. L’imprenditore siciliano fornirà a McDonald’s, per i prossimi tre anni, le arance utilizzate per le spremute servite all’interno dei McCafé italiani, grazie a un accordo con Oranfrizer, storico fornitore di arance per l’insegna.

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Cultura

L’omaggio di Salvo Ardizzone alla memoria del maestro Franco Zeffirelli

L’artista biancavillese racconta il suo incontro, quand’era ancora studente, con il grande regista italiano

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Nello scenografico complesso di San Firenze, sede della Fondazione Franco Zeffirelli, consegnata l’opera dell’artista siciliano Salvo Ardizzone, originario di Biancavilla, dedicata al maestro del cinema italiano: “I Zeffiretti FZ 2023” acrilico 80×80.

Il dipinto rappresenta un giovane Zeffirelli del periodo del Gesù di Nazaret, circondato dagli “zeffiretti” dell’idomeneo di Mozart tanto amati dalla mamma Alaide. E poi tanto “viola” e tanti “gigli”, che rappresentano la sua amata Fiorentina.

«Ho incontrato il Maestro – ricorda l’artista biancavillese – nella primavera del 1993, lui stava girando il film “Storia di una Capinera” a Catania, io frequentavo l’Accademia di Belle Arti e stavo realizzando la mia tesi “Gesù nel cinema: secondo Pasolini, Zeffirelli e Jewison”, tre modi di vedere la figura di Gesù. È chiaro che di Zeffirelli mi sono soffermato sul “Gesù di Nazaret”, che considero il kolossal non solo della mia adolescenza ma anche di tutti i tempi».

«Tramite le suore benedettine, visto che una mia compagna di classe lo era, mi procurai – prosegue Ardizzone – un appuntamento con il Maestro all’interno del set. Nonostante siano passati esattamente 30 anni, lo ricordo come se fosse oggi. Lui saliva la “scalinata Alessi”, dove c’era anche il suo hotel di appoggio, considerando che lui aveva anche un caravan. Finita la salita si avvicinò a me, nonostante ci fosse un gruppetto di persone e mi disse: “Sei tu il ragazzo della tesi?”. Io in maniera emozionata gli risposi “sì”. Mi prese la mano e la bacio, dicendo “Grazie”. Ho ancora impresso questo momento nei miei pensieri e lo porterò con me».

Se il Gesù di Nazaret e Fratello sole, sorella luna mi hanno emozionato per le verità evangeliche e storiche, Storia di una Capinera e Romeo e Giulietta, mi legano di più alle emozioni amorose, che tutti noi abbiamo dentro il nostro cuore. La stessa cosa si può dire di Amore senza fine. Per parafrasare Callas forever, posso dire Zeffirelli forever».

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