In città
In scena “Gli amanti di Verona”, successo bis per i DB Friends

Il palcoscenico del teatro “La Fenice” di Biancavilla trasformato nella Verona descritta da Shakespeare in “Romeo e Giulietta”.
I D.B.Friends Compagnia Novaluna, che già ad aprile avevano registrato il tutto esaurito ad Adrano, sono nuovamente andati in scena con il musical “Gli Amanti di Verona”, bissando così il grandissimo successo.
Il cast formato da 50 elementi tra attori, cantanti e ballerini, è stato diretto dalla regia di Vincenzo Licari, che ha saputo scegliere ogni personaggio in maniera idonea ed azzeccata. A coadiuvarlo, le coreografe Maria Gennaro, Jessica Russo, Oriana Valastro e Maria Concetta Merlo, che sono riuscite a tirare fuori il meglio da tutti i componenti del meraviglioso corpo di ballo targato D.B.Friends. Nota di merito a Simona Alongi, ginnasta e ballerina, che con il suo assolo ha incantato la platea.
Ancora una volta a riscuotere grande successo è stata la figura emblematica della Morte, interpretata da Tiziana Cantarella.
Il cast vanta volti ormai noti al pubblico biancavillese ed adranita, che non si smentiscono nella resa sempre più studiata dei personaggi loro affidati: Nicola Santese, Maria Privitera, Silvia Alongi, Giovanna Fallica, Marta Stimoli, Michele Gatto, Giuseppe Marchese, Alberto Pappalardo, Vincenzo Licari, Giovanni D’Agati e Alfredo Cantarella. Tra tutti, in questo spettacolo, a dare prova di bravura è stato Carmelo Calcagno, giovane cantante alle prese con il suo primo ruolo da co-protagonista, che si è dimostrato decisamente all’altezza delle aspettative.
Molti spettatori, provenienti anche da San Giovanni La Punta, Belpasso, Maletto, Catania e Siracusa, hanno espresso il desiderio di potere vedere lo spettacolo pure in altri teatri siciliani.
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In città
Cure palliative e dignità del paziente: incontro per i medici di Biancavilla
Iniziativa promossa dall’Istituto Oncologico del Mediterraneo, in collaborazione con Samot Ets

Anche a Biancavilla ha fatto tappa l’iniziativa formativa dell’Istituto Oncologico del Mediterraneo sulle cure palliative rivolta prevalentemente a medici di medicina generale, psicologi e farmacisti. Categorie professionali chiamate a Villa delle Favare in due giornate dal personale medico delle Cure Palliative della struttura sanitaria che ha sede a Viagrande, con la collaborazione della Samot Catania Ets.
Dare un’adeguata assistenza a pazienti che vivono una condizione acuta e terminale della malattia è una esigenza particolarmente avvertita dai familiari. Alleviare le sofferenze e preservare la dignità della persona sono argomenti che investono la coscienza di tutti.
«Lo scopo di queste giornate itineranti sul territorio – spiegano i promotori – è quello di dare ascolto alle esigenze di chi si trova chiamato a gestire pazienti che necessitano di cure palliative, intese come terapie di supporto volte a garantire la migliore qualità di vita possibile ma che, data l’esiguità del numero di pazienti per singolo professionista, non ha avuto modo di sviluppare una adeguata competenza».
«L’offerta di supporto formativo e pragmatico, da parte di chi svolge in maniera esclusiva cure palliative in un reparto per acuti e sul territorio con l’assistenza domiciliare, ci è sembrata la migliore soluzione per garantire, in un periodo difficile della loro vita, una giusta continuità assistenziale agli utenti».
L’iniziativa a Villa delle Favare ha avuto il patrocinio dell’amministrazione comunale di Biancavilla e la disponibilità dell’assessore Vincenzo Mignemi. Non è mancato il supporto dell’associazione Pcb Odv. L’Istituto Oncologico del Mediterraneo conta di organizzare in futuro nuovi incontri formativi su altre problematiche.
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Chiesa
Fede, riti e movenze che si ripetono da secoli: i “Tri Misteri” di Biancavilla
Per il Venerdì santo, anche una drammaturgia dello scrittore e giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso

Immagini suggestive, quelle del Venerdì santo di Biancavilla. Immagini che raccontano la fede, i riti e le movenze che hanno attraversato i secoli. La processione dei “Tri Misteri” è iscritta nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana, sotto l’alto patronato dell’Unesco.
Un evento storico-culturale, oltre che religioso, così denominato perché nel Seicento – quando è nato – i cittadini seguivano tre gruppi statuari. Gli altri si sono aggiunti successivamente.
In occasione delle celebrazioni del 18 aprile 2025, la manifestazione verrà sottolineata da una drammaturgia scritta dallo scrittore e giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso e da corpi illuminanti e luci suggestive.
Sul sagrato della chiesa madre, le voci narranti degli attori Cinzia Maccagnano (regista dell’opera) e di Fulvio D’Angelo. La musica è affidata al violino e al violoncello. Senza svelare l’allestimento, bastano i pochi dettagli descritti dall’autore dei testi, Lazzaro Danzuso: «Esalteremo la processione con una serie di testi che rappresentano il coro di voci che attraversano i secoli e parlano di questo enorme mistero della morte e resurrezione del Cristo».
«Il progetto di valorizzazione – dice il sindaco Antonio Bonanno – nasce dall’esigenza di promuovere un momento alto di riflessione e bellezza. Attorno a queste manifestazioni – la Via Crucis, I Tri Misteri e A’ Paci della Domenica di Pasqua – si può anche immaginare di promuovere un turismo esperienziale aperto ai visitatori».
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