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Guerra aperta al mesotelioma con misure di vigilanza e prevenzione


Cartelli e recinzione attorno l’area di monte Calvario, fonte delle fibre di fluoroedenite
In discussione le misure del Piano di interventi sanitari contro l’eccesso di tumori pleurici, causati dalla fluoroedenite. Riunione operativa all’Asp di Catania, che con l’Istituto Superiore di Sanità ha sviluppato azioni di prevenzione, vigilanza ed assistenza clinica.
Misure di prevenzione ed assistenza sanitaria contro i mesoteliomi pleurici, forme tumorali aggressive che a Biancavilla sono provocate in eccesso dalla presenza delle fibre naturali di fluoroedenite, simili all’amianto.
È quanto annunciato a conclusione di una riunione alla Direzione generale dell’Asp Catania, convocata dal manager dell’azienda catanese, Giuseppe Giammanco, per la prosecuzione delle attività individuate nel Piano straordinario di interventi sanitari nel SIN (sito d’interesse nazionale) di Biancavilla.
Presenti Salvatore Scondotto del Dipartimento Osservatorio epidemiologico – Regione Sicilia, Caterina Bruno dell’Istituto superiore di sanità, il sindaco e il vice sindaco di Biancavilla, Giuseppe Glorioso e Giuseppe Salvà, Rosario Di Stefano, responsabile dell’unità operativa “Igiene Pubblica” del Distretto di Adrano.
Hanno partecipato pure il deputato regionale biancavillese Nino D’Asero, i referenti di linea dell’Asp Catania e delle Aziende ospedaliere della città (per le specializzazioni di chirurgia toracica, oncologia, pneumologia, radiologia e igiene pubblica), il responsabile del Registro tumori di Ragusa, Rosario Trumino.
Presente anche la segreteria confederale della Cgil di Catania, Pina Palella.
«Si è acceso su Biancavilla un importante riflettore – ha detto il dr. Giammanco -. Il territorio in questo percorso ha svolto un ruolo significativo, sollecitando i dovuti passi. Adesso le Istituzioni fanno rete e si preparano a costruire un modello di lettura del fenomeno e di presa in carico clinico-assistenziale che dia ai cittadini le risposte che attendono».
La riunione ha fatto seguito all’incontro del 9 luglio 2015, presso il Comune di Biancavilla, nel corso del quale è stato presentato il Piano straordinario di interventi sanitari per Biancavilla (dove, come noto, si sono registrati numerosi casi di mesotelioma pleurico dovuti all’esposizione a fluoroedenite, fibra presente naturalmente nelle formazioni rocciose del territorio comunale).
Il Piano, approvato dalla Giunta regionale di Governo e oggetto di decreto attuativo in data 28 maggio 2015, è stato sviluppato d’intesa con l’Asp Catania e l’Istituto superiore di sanità.
«Puntiamo all’attivazione di diverse azioni – ha spiegato il dr. Scondotto – per migliorare la sorveglianza epidemiologica; rafforzare gli interventi di prevenzione primaria e di promozione della salute; potenziare la qualità dell’offerta diagnostico-assistenziale in pazienti cronici per patologie respiratorie e circolatorie. Infine, prevediamo di attivare una funzione di coordinamento aziendale degli interventi di sanità pubblica locale, anche attraverso la realizzazione di un focal point».
Tutte le misure saranno coordinate dall’Asp Catania, secondo tempi stabiliti e con percorsi condivisi.
Il parlamentare di Ncd, Nino D’Asero, ha anche auspicato, sia l’integrazione dei diversi percorsi diagnostico-terapeutici e diagnostico-assistenziali, attuati dalla diverse aziende; sia la valorizzazione dei percorsi di prevenzione.
«Abbiamo degli obblighi morali nei confronti dei cittadini – ha affermato il sindaco di Biancavilla – che ci sollecitano a fare di più e meglio in tempi rapidi. Sono soddisfatto della riunione, e lo sarò di più nella misura in cui saranno rispettati i tempi che ci siamo dati».
Intenso il dibattito che si è sviluppato nel corso della riunione e che ha fatto registrare il comune intento di migliorare i percorsi assistenziali prevedendo la stesura di linee guida provinciali sul trattamento del mesotelioma e la redazione di un protocollo osservazionale.
Grande attenzione anche alle esigenze di informazione dei cittadini, prevedendo la prossima realizzazione di un focal point, per informare l’opinione pubblica sul tema dell’esposizione a fluoroedenite e sugli interventi di prevenzione primaria e di promozione della salute già messi in opera o in via di attuazione.


Riunione all’Asp di Catania: da sinistra Bruno, Giammanco e Scondotto
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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp
Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24


La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.
Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.
I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).
Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.
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